aprire una startup

Aprire una startup vuol dire avere un’idea di impresa da trasformare in un business sostenibile e scalabile sul mercato. Durante i tanti anni di consulenza per le startup, mi è capitato di confrontarmi con persone che avevano budget e risorse da investire, ma progetti e visioni di business di scarso valore e con poca fattibilità.

Avere una buona prima intuizione non trasforma automaticamente un’idea in un business di successo, è necessario studiare il mercato, misurare validità e scalabilità, individuare i margini di crescita.

Se vuoi avviare la tua startup non puoi lasciare niente al caso e nemmeno improvvisare, hai bisogno di tutte le informazioni per comprendere se stai per avviare un percorso realmente profittevole.

In questo articolo del Sole24ore si evidenzia come nel 2022 gli investimenti nelle startup siano cresciute del 68%, una cifra di circa 2 miliardi e 340 milioni, a conferma del grande interesse da parte delle aziende di investire capitali nell’innovazione.

Hai un progetto imprenditoriale in mente che pensi possa valere l’interesse degli investitori, ma non sai come muoverti?

Nei prossimi paragrafi cercherò di aiutarti, dandoti alcune informazioni utili a comprendere i passaggi da fare per avviare la tua nuova impresa.

Come viene definita una startup: caratteristiche e requisiti

Startup vuol dire “partire, avviare”, è quindi facilmente intuibile che il termine viene usato per indicare un’impresa appena costituita o appena quotata in borsa, che porta sul mercato un’innovazione.

In Italia, questo status ha carattere temporaneo e il sistema fiscale mette a disposizione delle agevolazioni apposite per il lancio di nuove imprese.

Inoltre, se l’impresa è rivolta alla produzione e allo sviluppo di nuove tecnologie o prodotti innovativi, è possibile iscriversi come startup innovative, quest’ultime disciplinate con DL apposito, nello specifico, il 179/2012, articoli 25-32 (Decreto Crescita 2.0), convertito nella Legge 221/2012.

Se vuoi lanciare un nuovo business, ti consiglio di tenere in considerazione la startup innovativa, perché c’è una maggiore disponibilità di bandi nazionali ed europei, e più possibilità di ottenere agevolazioni specifiche per chi investe nel tecnologico e nell’innovazione.

Per poter essere definita una startup, l’azienda deve avere un modello di business che sia:

  • Scalabile
  • Replicabile
  • Innovativo
  • Temporaneo

La scalabilità di una startup è ciò che gli permette di crescere esponenzialmente, investendo pochissime risorse.

Vuol dire che la tua impresa dovrà poter raggiungere un numero di elevato di clienti, senza imbattersi in difficoltà legate a limiti di liquidità o scarsità di altre risorse.

La replicabilità del modello di business è quando quest’ultimo può essere facilmente esportato al di fuori del contesto di mercato, senza dovergli apportare modifiche sostanziali.

Pensa alla tua impresa all’estero, al tuo prodotto/servizio che supera i confini nazionali per essere adottato in altri paesi del mondo. Per potersi adattare ai vari contesti, dovrà essere, in buona parte, stravolto? In questo caso, la caratteristica di replicabilità viene a mancare.

Altra condizione fondamentale, affinché la tua idea imprenditoriale venga riconosciuta come startup, è racchiusa nell’innovazione intrinseca.

Ciò che crei, che sia un processo o un prodotto, deve riuscire a fornire la soluzione a un problema ancora irrisolto o soddisfare un bisogno rimasto insoddisfatto. Devi portare sul mercato qualcosa di nuovo.

Infine, non deve venir meno la temporaneità. Ricorda che la startup è la fase di avviamento di un’impresa, il periodo durante il quale vengono poste le basi per trasformare un progetto embrionale in una grande impresa.

Come aprire una startup: tutti gli step necessari per concretizzare il tuo business

Se vuoi aprire una startup in Italia e avere successo, devi conoscere la normativa, le opportunità disponibili e gli strumenti necessari per valutare il tuo progetto in ogni suo aspetto.

Devi sapere come gestire la tua idea e concretizzarla, comprendere tutte le fasi, dall’analisi alla progettazione, alla realizzazione e alla gestione ottimale della tua impresa.

Non sai come orientarti? Posso aiutarti a comprendere tutto questo e affiancarti nella fase di lancio della tua startup. Vuoi saperne di più? Inizia ora a concretizzare le tue idee di business.

Sei sicuro che la startup è la strada giusta per te? È la prima domanda che devi porti. Capire perché lo stai facendo è fondamentale per il successo del tuo percorso.

Se il tuo obiettivo è semplicemente quello di investire per cercare un’altra fonte di reddito, potrebbe non essere la strada per te.

Alla base del successo della tua nuova impresa deve esserci una forte motivazione, tanto impegno, tempo, costanza e apertura mentale, dovrai ampliare le tue conoscenze, studiare e investire, non solo denaro ma anche una parte del tuo tempo libero.

Se pensi di essere pronto a tutto questo, allora puoi partire dalle informazioni che sto per darti per avere un’idea di come si avvia una startup di successo.

Definisci la tua idea di business

Come ti ho anticipato, tutto nasce da una buona idea di business, se pensi di averne già una, puoi andare oltre, ma se non l’hai trovata devi porti alcune domande.

Una startup deve portare un’innovazione sul mercato, risolvere un problema che non ha ancora una soluzione. Cosa puoi fare?

  • Studiare i trend di mercato
  • Trovare una tecnologia la cui applicazione può portare a buoni risultati
  • Anticiparne l’adozione
  • Chiederti a quale bisogno non ancora soddisfatto può rispondere
  • Individuare le aziende che offrono un servizio simile e pensare in che modo tu potresti fare meglio
  • Offrire soluzioni veloci, pratiche, convenienti

Ricorda di focalizzarti sulle persone, sui loro comportamenti e bisogni, quello che porterai sul mercato sarà rivolto a loro.

Valida l’idea per capirne il reale potenziale

Dopo che hai trovato l’idea di business, per capire se può essere trasformata in una startup, dovrai validarla. 

Che significa? Validare l’idea di business vuol dire testarla per capire se ha un potenziale di successo sul mercato.

Questo implica la raccolta di feedback e dati per valutare se risolve un problema reale del mercato, se esiste una domanda per il prodotto o servizio che si vuole offrire, e se ci sono abbastanza clienti disposti a pagare per averlo.

Ci sono diverse tecniche per validare un’idea di business, alcune includono la creazione di un MVP (Mininum Viable Product),  l’organizzazione di focus group per raccogliere feedback dai potenziali clienti, l’utilizzo di strumenti di analisi di mercato, e la valutazione della concorrenza.

L’obiettivo della validazione dell’idea di business è di ridurre il rischio di fallimento della startup. Se l’idea viene validata con successo, ci sono maggiori probabilità che la startup sia in grado di ottenere finanziamenti e approdare sul mercato con un modello di business vincente.

Studia e analizza il mercato

Lo studio del mercato e l’analisi della concorrenza sono fondamentali, anche una startup innovativa ha dei competitor, averne consapevolezza vuol dire ridurre le possibilità di fallimento.

La prima cosa da fare è identificare il mercato specifico in cui la startup deve operare. Questo può essere fatto definendo il target di clientela, la nicchia di mercato o il segmento di mercato specifico.

Poi bisogna raccogliere i dati di mercato per capire quali sono le tendenze, le opportunità disponibili, le sfide e le esigenze dei clienti, tramite ricerche di mercato, sondaggi, interviste alle persone e analisi dei dati di vendita.

Il passo successivo è analizzare la concorrenza, capire come operano i competitor, la loro posizione sul mercato, i prezzi, l’offerta e le strategie di marketing. Individuare i gap e le mancanze e capire come colmarle con la propria proposta.

Infine, identificare i punti di forza e debolezza della tua startup rispetto alle esigenze di mercato e alla concorrenza. Sarà utile fare un’analisi SWOT. Questo ti aiuterà a definire una Unique Value Proposition e a creare una strategia di marketing efficace.

A cosa ti serve tutto questo?

  • A capire se l’idea di business ha potenziale sul mercato
  • Se qualcuno è realmente interessato a ciò che offri
  • Se il mercato a cui ti rivolgi è abbastanza grande
  • Se i competitor sono posizionati male e come sfruttare le opportunità

Crea uno Smoke Test

Prima di fare dei passi concreti nell’apertura della startup, è utile fare un primo test di mercato per capire se l’idea ha potenziale di successo.

Uno smoke test è una tecnica utilizzata dalle startup per verificare se un’idea di prodotto o servizio può essere vincente, senza dover necessariamente sviluppare il prodotto completo.

Si tratta di un test veloce e leggero che può fornire dati e informazioni utili sulla validità dell’idea.

Un esempio di smoke test per una startup potrebbe essere quello di creare una pagina web o una landing page che descrive il prodotto o servizio che si vuole offrire, senza però svilupparlo.

In questo modo, si testa se ci sono abbastanza potenziali clienti interessati, basandosi sulla quantità di traffico ricevuto sulla pagina e sulla percentuale di visite che si trasformano in azioni concrete (ad esempio, l’iscrizione a una lista di attesa o l’acquisto di un prodotto).

I contatti ottenuti in questa fase sono gli early adopters, quelli che potenzialmente potrebbero poi diventare dei clienti paganti.

Il vantaggio di questo strumento è che permette di ottenere feedback di potenziali clienti e sul mercato, senza dover investire molto tempo e risorse per creare il prodotto/servizio completo. In questo modo, puoi evitare di fare un investimento in un qualche che potrebbe non avere successo.

Realizza il business plan

Il business plan per la startup è un documento che descrive in che modo l’azienda intende operare, il mercato di riferimento e la strategia di sviluppo futuro.

Ti è utile per comprendere il business in modo completo e a comunicare le tue idee ai potenziali investitori o partner.

Un business plan si compone di diverse parti, te ne elencherò solo alcune delle più importanti:

  • Executive Summary: sintesi del piano di business che include una panoramica dell’azienda, il modello di business, le opportunità di mercato e le previsioni finanziarie.
  • Analisi di mercato per la valutazione del segmento in cui opererà la startup, tra dui la definizione delle nicchia, le esigenze dei clienti, i trend di mercato e le opportunità di crescita.
  • Modello di business che include l’individuazione della fonte di ricavi, il costo delle operazioni e la struttura dei prezzi.
  • Prodotti e/o servizi che si intende offrire , descrivendone caratteristiche, funzionalità, vantaggi e differenze rispetto alla concorrenza.
  • Strategia di marketing e vendita, tra cui il target di clientela, i canali di distribuzione, la strategia di pricing e le attività promozionali.
  • Organizzazione della struttura e della gestione della startup, tra cui le responsabilità dei membri del team, le risorse umane necessarie e le partnership strategiche.
  • Proiezioni finanziarie su entrate ed uscite dell’azienda, tra cui il piano finanziario, il bilancio, i flussi di cassa e i rendiconti finanziari.

Quello che viene fuori è un documento, che descrive nel dettaglio tutta l’idea di business, ma anche uno strumento dinamico, da aggiornare nel tempo, per migliorare lo sviluppo futuro della tua startup.

Ottieni dei finanziamenti

Trovata e convalidata l’idea di business e realizzato il business plan, se vuoi aprire la startup, dovrai trovare dei finanziamenti per la startup.

Infatti, a meno che tu non disponga di una quantità di capitale tale da poter fare da solo, recuperare le risorse economiche necessarie, richiederà molto impegno.

È possibile ottenere finanziamenti tramite contributi a fondo perduto, crowdfounding, investimenti da parte di imprenditori privati o da incubatori/acceleratori.

Se decidi di accedere alle fonti ufficiali messe a disposizione dagli enti pubblici, come i bandi per startup regionali, nazionali ed europei, sarà fondamentale preparare correttamente il business plan e presentare tutti i documenti richiesti all’interno del bando di richiesta per l’accesso al fondo.

Scegli la forma societaria più adatta

Trovati i finanziamenti, il passo successivo che dovrai fare è quello di scegliere  forma e modello societario più adatti. Probabilmente la soluzione migliore per te sarà quella della società di capitali, peraltro obbligatoria per alcune tipologie di startup, come quelle innovative.

Nell’ipotesi di startup innovativa, la procedura di costituzione seguirà una strada simile a quella di tutte le altre società, non potendo più fruire dei modelli tipizzati predisposti dal MISE e formalizzabili direttamente online.

Dunque, se decidi di costituire una startup innovativa, dovrai rivolgerti al notaio, che risulta peraltro necessario anche in tutti gli altri casi, compresi quelli dell’apertura di una società a responsabilità limitata semplificata (SRLS).

I costi di avvio di una startup sono molteplici, potremmo approfondire questo aspetto durante la consulenza. 

Per ciò che riguarda la costituzione della società, oltre agli oneri notarili, le spese riguarderanno le imposte di registro e di bollo, mentre per gli altri aspetti contabili e fiscali, niente varia rispetto alla SRL ordinaria. 

Il capitale sociale minimo per aprire una SRLS parte da un solo euro: superati i 10.000 euro di capitale sociale, avrai l’obbligo di convertire la forma giuridica in una SRL.

Ci sono poi vari aspetti legali da considerare, te ne elenco alcuni:

  • Individuazione della Persona Giuridica
  • Iscrizione dell’attività alla Camera di Commercio
  • Apertura P.IVA
  • Registrazione del marchio
  • Registrazione di eventuali brevetti
  • Acquisto licenze
  • Contratti per i collaboratori che compongono il team

Ovviamente, non si tratta solo di questo, gli adempimenti e le fasi per avviare una startup sono molti di più di quelli che ho voluto riassumere in questo approfondimento.

Ci sono persone che hanno intuizioni di business molto valide e con ottimo potenziale, ma che spesso si fermano alla sola idea perché non sanno come muoversi e cosa fare per non commettere errori e perdere l’eventuale investimento.

Credi nella tua idea? Pensi che il tuo progetto imprenditoriale abbia le carte in regola per diventare un business scalabile, replicabile e di successo?

Allora non fermarti alla sola teoria, con la mia esperienza come consulente digital per le startup, posso aiutarti concretamente a trasformare la tua idea in una grande impresa, affiancandoti in tutte le fasi.

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