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Sicuramente saprai che puoi danneggiare il posizionamento di un sito web a suon di link di pessima qualitร . Ma secondo Bartosz Gรณralewicz, noto SEO polacco, esiste anche quella che lui chiama Linkless Negative SEO, ovvero la possibilitร  di far perdere posizioni ad una pagina su Google SENZA utilizzare link spammosi. Bartosz ha notato un problema di visibilitร  su 2 siti di suoi clienti, problema non causato dai soliti Panda e Penguin. I 2 siti erano piรน “sani” dei loro rispettivi concorrenti, eppure perdevano visibilitร  su Google. Non era questione di link, di citazioni, o di altri elementi on-page. Quali erano dunque la cause?

Crawling “Pesante” (e Sospetto)

Il primo sito mostrava problemi di carico sul server, cosa che si verificava soprattutto alle prime ore del mattino (fra le 2 e le 5). La causa era probabilmente una scansione molto pesante delle pagine, probabilmente lanciata da qualche concorrente, che portava a tempi di risposta molto elevati:

Server rallentato da un concorrente?

Normalmente, infatti, il sito ha un response time decisamente piรน basso:

Normale response time del server

Se รจ quindi vero il fatto che la velocitร  – pardon, l’eccessiva lentezza – รจ considerata da Google come un fattore di ranking, ecco svelato il mistero della misteriosa perdita di posizioni.

Nessun Click dalle SERP di Google

Il secondo sito ha invece subito quello che potremmo chiamare un click through attack su Google, sulle parole chiave principali legate al brand. In pratica, sembrava che un CTR bot fosse stato programmato da qualche concorrente per fare delle ricerche su Google per determinate parole chiave, e cliccare poi sui risultati delle ricerche. Ma senza MAI cliccare il sito del cliente di Gรณralewicz.

Bartosz dice di aver risolto questo problema utilizzando a sua volta un em>CTR bot, programmato per cliccare sul suo cliente: dopo 3-4 settimane sembra che il sito si sia (lentamente) ripreso. Questa รจ ovviamente solo una sua ipotesi: il dubbio che il calo fosse stato generato da altre cause รจ forte, e molti suoi colleghi non si sono trovati d’accordo sulle sue teorie. E allora il nostro SEO polacco ha deciso di fare un test direttamente sul suo sito.

Test di Negative SEO… SENZA Link!

Il blog di Gรณralewicz ha circa 12 mesi, e non ha mai fatto azioni di link building: il pratica, il sito si รจ posizionato in un modo del tutto naturale. Bartosz ha quindi scelto una parola chiave con cui era posizionato molto bene, grazie a link naturali di alta qualitร . Ha quindi creato un bot con lo scopo di effettuare query per [penguin 3.0] (questa la keyword selezionata), e poi cliccare a caso sui risultati della SERP. Su tutti, TRANNE che sul suo. Ed ecco il risultato,

Calo di ranking rilevato nei Google Webmaster Tools

confermato anche dal pannello di Searchmetrics:

Calo di ranking rilevato su Searchmetrics

Gรณralewicz assicura di aver monitorato accuratamente i concorrenti nella stessa SERP, per capire se il suo brusco calo fosse dovuto ai loro “meriti”, ma su quel fronte non ha trovato nulla in grado da poter giustificare una caduta cosรฌ repentina. E quindi ha coniato questo nuovo termine:

Linkless Negative SEO

La user experience รจ un forte segnale per Google, cosa confermata anche dagli ultimi Ranking Factors โ€“ Rank Correlation di Searchmetrics. Yandex dice di non considerare piรน i link come fattore di ranking, per quanto riguarda le query di carattere commerciale. Matt Cutts ha invece affermato che Google ha testato internamente una versione del motore che non faceva uso di link per determinare il posizionamento delle pagine, ma dal test รจ emersa una qualitร  dei risultati davvero pessima. Eppure, secondo Bartosz, anche Google potrebbe non basarsi (principalmente) sui link nel suo algoritmo di ranking. O perlomeno potrebbe dare oggi molto peso ad altri fattori, come il tasso di click nelle SERP del motore di ricerca.

Conclusione

Se fosse confermata, la Linkless Negative SEO – ovvero la Negative SEO che NON fa uso di link – sarebbe qualcosa di estremamente insidioso e critico: un SEO con medie competenze รจ infatti in grado di individuare piuttosto in fretta e piuttosto bene i “link spazzatura”, ed effettuare di conseguenza la procedura di disavow senza troppe difficoltร . Ma capire che una pagina scende perchรฉ ad alcune ore della notte il server viene “rallentato”, o peggio perchรฉ riceve pochi click nelle SERP di Google (mentre i suoi concorrenti ne ricevono parecchi, anche se piรน o meno artificiali), non รจ davvero cosa semplice e alla portata di tutti. Siamo entrati in una nuova era della Negative SEO? O sono solo SEO-paranoie?

Max Valle

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