Di tentativi, più o meno riusciti, di brevettare cose strane possiamo contarne a decine. Fra questi ti cito la barzelletta, il WC e l’acchiappa-cacca per cani, o anche (visto che si parla di cani) la museruola… per uomini, oppure l’orologio che conta quanto tempo rimane ancora da vivere. Ma c’è un brevetto, appena concesso a Google, che è altrettanto (se non più) incredibile. Il titolo del brevetto è “Sistemi e metodi per indurre gli utenti ad accedere ad un sito web”, e nell’abstract si legge: “Un sistema che provvede periodicamente a cambiare […] il logo legato ad un evento speciale, per invogliare gli utenti ad accedere ad una pagina web. […] Il sistema può modificare un logo standard aziendale in occasione di un evento speciale onde creare uno “special event logo”, associare uno o più termini di ricerca allo “special event logo”, e caricare lo “special event logo” su una pagina web. Il sistema può quindi ricevere la selezione dell’utente dello “special event logo”, e fornire i risultati di una ricerca legati a eventi speciali.” Avrai quindi capito che Google è riuscita a brevettare i suoi Doodle, ovvero i loghi che cambiano periodicamente in occasione di ricorrenze e festività. Ma più che altro ha brevettato tutto il “processo” che sta dietro al Doodle, ovvero quello che spinge l’utente a cliccare sul logo e quindi lo porta su una determinata SERP del motore di ricerca. Speriamo solo che questo assurdo caso serva a mettere in luce un sistema vecchio, costoso e lentissimo (la richiesta del brevetto in questione è stata depositata da Sergey Brin il 30 Aprile 2001, e quindi sono stati necessari quasi 10 anni per ottenerne l’approvazione). E speriamo che se a Natale deciderò di cambiare il logo del blog inserendoci un pupazzo di neve, Google non mi faccia causa.