Partita serpeggiando qualche mese fa, ha preso sempre più piede fino a meritare un post sul rinomato blog di HTML.it: stiamo parlando della moda dell’article marketing, fenomeno ben noto negli USA da tempo, ma ancora quasi sconosciuto dalle nostre parti, almeno fino a qualche mese fa.
Cos’è successo? Perché di colpo hanno cominciato a moltiplicarsi come funghi siti dedicati a questa “nuova” forma di promozione (Fast Popularity, Articolista e Stragulp! Article Marketing, giusto per fare qualche nome), consistenti nella pubblicazione in esclusiva o in comproprietà di articoli affini al tema trattato nel sito da promuovere, ultimo dei quali è il promettente articolista?
Se i prodromi di questa tecnica SEO sono nell’aria da sempre, (si pensi da una parte ai redattori di magazine online, dall’altra allo scambio recensioni), le prime avvisaglie del fenomeno si possono ritrovare in un tam tam su forum di settore (in particolare nel forum GT). Alle spalle di questo rincorrersi di post sulla “nuova” tecnica c’è un concorso (al quale peraltro ho partecipato anch’io, classificandomi in terza posizione): sto parlando ovviamente di “Fattori Arcani”, la gara tra SEO che ha monopolizzato la SERP fittizia omonima di Google negli ultimi 9 mesi e che ha tenuto col fiato sospeso molti addetti ai lavori per 6, lunghi mesi.
Come alcuni sapranno, il sito vincitore del concorso era il lenzuolo rosa shocking “Fattori Arcani FAQ”, coacervo di nonsense verbali e di funambolismi lessicali incentrati attorno al misterioso binomio. Tra le poche, laconiche, dichiarazioni del vincitore (doopcircus di Web Design Genova), c’è stato un ripetuto ed insistente riferimento all’utilizzo della tecnica dell’article marketing.
Se, per ovviare alla carenza di siti di tal genere, il concorrente era approdato sui lidi virtuali d’oltreoceano, traducendo in inglese una sorta di guida-diario sul concorso stesso, sono risultate subito evidenti le potenzialità del nuovo mezzo: cercate su Google “How to Climb the Serp of Google With a New Web Page Within a Few Days”, e noterete come il buon doopcircus sia stato maestro ad utilizzare l’article marketing, già 8 mesi fa (quando in Italia quasi nessuno parlava di questa “nuova moda”).
La curiosità e l’entusiasmo hanno poi fatto il resto, dando inizio a quel tam tam di cui si parlava poc’anzi e alla già citata esplosione di siti di genere: difficile dire se l’