Come si sa, i nomi a dominio sono la base, la struttura, su cui montare il proprio business. Mentre i nomi a dominio generici, cioè di una parola descrittiva e possibilmente commerciale, acquisiscono anche in Italia sempre maggior valore, arrivando a costare anche diverse centinaia di migliaia di Euro, esiste un’altra categoria di nomi a dominio spesso ingiustamente ignorata sia dai domainers, coloro cioè che fanno business con i nomi a dominio, sia d’altra parte da seo e webmaster. Sono i domini con traffico in scadenza, chiamati nel mercato internazionale expired traffic domains. Cosa sono questi domini? Ogni volta che un sito web viene abbandonato, di lì a poco scadrà anche il nome a dominio ad esso collegato. Non parliamo di piccoli numeri: solo in Italia scadono mediamente ogni giorno 350 domini, un 15% dei quali porta con sé dei backlink. Essi possono rimanere attivi per molto tempo e, con un po’ di attenzione, possono essere opportunamente sfruttati. In questo articolo parliamo in generale del mondo dei domini, ma prendiamo in considerazione nel dettaglio i domini .it. Qualche esempio? Tra i domini che scadono in questi giorni e che Nidoma.com segnala sul proprio sito, ne ho scelti due che hanno molti link in ingresso ma caratteristiche differenti: vivovolley.it, che porta un bagaglio di più di 10.800 link, e terrasicilia.it, che conserva 6.200 backlink. In entrambi i casi i nomi sono apparentemente appetitosi. Ed il primo di fatti lo è: analizzandolo con Yahoo Site Explorer vediamo che i link provengono da numerosi siti differenti e attivi legati alla pallavolo, anche dall’estero. Se verifichiamo i backlink del secondo dominio con lo stesso strumento, vediamo che essi provengono quasi tutti da un unico sito che era collegato al sito presente sul dominio scaduto. Sicuramente quindi poco appetibile. Come usare questi domini? Probabilmente moltissime persone che leggono questo blog sanno già come questi nomi possono essere utili e non hanno bisogno di questa breve spiegazione, fatta per giunta da un outsider che si occupa solo di nomi a dominio e non di seo. Gli utilizzi che si fanno di questi nomi a dominio sono principalmente tre: 1. I domainer li usano per sfruttare il traffico in scadenza con sistemi di pagamento con ppc, come il domain parking. Basta puntare i domini sui dns di un parking provider, come Sedo.com, e se il dominio ha buoni backlink e una tematica commercializzabile si possono fare buoni guadagni 2. I domini con queste caratteristiche possono però essere destinati allo sviluppo di un sito web tematicamente simile: se avete intenzione di sviluppare un sito web sulla pallavolo o se ne avete già uno avviato da poco e poco indicizzato, non vi sembra appetibile acquisire un dominio con già più di 10.000 backlink tematicamente rilevanti? 3. Più semplicemente, questi nomi a dominio possono essere reindirizzati sul tuo sito come fonte di traffico e di pubblicità a basso costo Ci sono limitazioni o penalizzazioni per questi domini in scadenza? Purtroppo si: quando un dominio .it entra, poco prima di scadere, nella propria fase terminale di vita, i suoi dns vengono disattivati di default. La giustificazione di questa pratica, a quanto pare, è quella di segnalare al proprietario di un sito, che forse non si è accorto che il proprio dominio sta scadendo, che “c’è qualcosa che non va”, portandolo a fare una verifica prima che il dominio scada definitivamente. La disattivazione dei dns porta, come prima conseguenza, alla perdita del page rank. La seconda conseguenza negativa legata alla registrazione di un dominio .it scaduto è legata all’anzianità: nel momento in cui viene riregistrato alla scadenza, la nuova data di creazione sarà quella attuale. Un esempio? Ho registrato un ottimo dominio che non era stato ordinato da nessun mio cliente, telefonisatellitari.it. Il dominio, registrato nel 2000 e scaduto dopo 11 anni, risulta ora creato l’8 maggio 2011. So di rivolgermi ad un pubblico esperto e, poiché in proposito ho sentito pareri molto discordanti, vorrei concludere con una domanda: in base alle vostre esperienze nel settore, i motori di ricerca principali, come Google, penalizzano tali cambiamenti di data? Autore: Simone Ferracuti (Web: www.namecase.com – Domain Backorder: www.nidoma.com), per il TagliaBlog.