facebook fa soldi con la pubblicità

Facebook fa ormai parte stabilmente della nostra cultura e della nostra vita quotidiana. Eppure in molti si sono sorpresi quando la società ha rivelato di aver raddoppiato le revenue nella prima metà dell’anno, arrivando a quota 1,6 miliardi di dollari (di cui 500 milioni di profitto), mostrando una grande curiosità attorno ai perché di questa crescita impetuosa.

Il social network è ancora una azienda privata, e pertanto può permettersi di non rivelare in dettaglio i suoi risultati finanziari. Ma se mettiamo insieme tutto ciò che sappiamo su Facebook, è abbastanza facile capire come sia diventato un colosso della pubblicità online. In realtà non è una singola cosa ad aver innescato la crescita, ma una combinazione di più fattori: il tasso di adozione degli utenti, il miglioramento del prodotto pubblicitario, il lancio della “moneta sociale” e un ecosistema che sta rapidamente maturando.

La crescita dei ricavi di Facebook è strettamente legata a quella degli utenti. Il social ha oggi un enorme numero di utenti e viene utilizzato sulle più svariate piattaforme. Nell’ultimo anno il numero di iscritti è esploso, arrivando a superare gli 800 milioni di utenti.

Da un network esclusivamente dedicato agli studenti universitari, è arrivato a toccare tutti i segmenti demografici, consentendo agli inserzionisti di raggiungere e interagire con i consumatori a livello globale. Questo intenso utilizzo ha – ovviamente – attirato sempre più inserzionisti. Imprese locali, grossi brand, aziende puramente dedicate al gaming (come Zynga) o ai gruppi di acquisto (come Groupon), e un sacco di altre startup si stanno contendendo gli spazi pubblicitari su Facebook.

Essendo questo mercato basato sul modello di vendita all’asta, la concorrenza ha fatto lievitare le revenue del social network: il CPM è cresciuto del 60% e il CPC del 30% nel primo semestre del 2011, e ci si aspetta che questi numeri continueranno ad aumentare nei prossimi mesi.

Anche le modifiche migliorative ai prodotti pubblicitari hanno giocato un ruolo importante: negli ultimi 6 mesi Facebook ha lanciato le Sponsored Stories, lo zip code, il topical e il broad targeting, e ha migliorato le metriche degli annunci. Le aziende hanno investito nelle pagine fan e nelle applicazioni, rispetto che sui micrositi. Nel tentativo di aumentare l’efficacia di pagine fan e applicazioni, hanno dirottato i budget da Yahoo, AOL e MSN verso Facebook.

E inoltre Facebook risulta attraente per gli inserzionisti in quanto offre un tipo di pubblicità orientata al passaparola e al coinvolgimento dell’utente. Ma torniamo al numero degli utenti. Col passare del tempo, gli utenti di Facebook aggiungono sempre più amici ed espandono il loro social circle.

Al tempo stesso, producono contenuti e cliccano “Mi piace” sui contenuti, sia che si tratti di quelli di un amico che di quelli presenti su siti esterni. Tutti questi like e condivisioni contribuiscono ad arricchire il social graph con un sacco di dati demografici, che alimentano un miglior targeting degli annunci pubblicitari e fan quindi crescere le revenue. E al tempo stesso Facebook ha messo in piedi un team di commerciali focalizzato alle relazioni con i brand e le agenzie, e presto lancerà una campagna aggressiva per reclutare inserzionisti locali.

L’innovazione nella pubblicità di Facebook è estremamente rapida e il flusso di revenue future includerà mobile, display, search e video, ponendo il social in diretta competizione con Google e con tanti altri network pubblicitari, ma dai quali si differenzierà grazie all’enorme mole di dati raccolti sui suoi utenti e alla presenza del social graph.

E man mano che l’ecosistema di Facebook matura, l’importanza delle API sue (e dei suoi partner) aumenta, perché sempre più aziende hanno bisogno di soluzioni e di ottimizzazioni per creare campagne pubblicitarie più efficienti e performanti.

Se osservi tutti questi fattori, è facile capire perché le revenue di Facebook sono sulla buona strada per superare i 4 miliardi di dollari nel 2011: e non aspettarti che la crescita di utenti, revenue o innovazione nell’advertising si fermerà tanto presto.

Liberamente tradotto da The Inside Scoop on Facebook’s $1.6 Billion Ad Machine, di Dave Williams.