le web stories su google discover

Google ha recentemente annunciato l’introduzione della funzione Web Stories (precedentemente, AMP Stories) in Google Discover. Dunque, non solo risulta oggi possibile trovare le Web Stories in Google Search e in alcune altre piattaforme supportate dal motore di ricerca, bensì – come vedremo, però, non dappertutto – anche nello strumento Discover nell’applicazione Google iOS e Android.

Nel proprio comunicato, infatti, Google precisa come abbia da tempo maturato la ferma intenzione di introdurre in Discover le Web Stories, ma che tale novità sarà inizialmente disponibile solo in alcuni selezionati mercati (come gli Stati Uniti, l’India, il Brasile e in parte dell’Europa).

È tuttavia evidente come l’intenzione della società statunitense sia quella di allargare ulteriormente la platea di Paesi in grado di adottare le Web Stories in Discover, e come tale ampliamento territoriale non sarà calendarizzato troppo in là nel tempo.

Per quanto concerne il suo funzionamento, giova rammentare come il meccanismo alla base delle Stories continui ad essere piuttosto semplice nella sua natura sostanziale.

Dunque, sarà possibile sfogliare le Web Stories con la stessa immediatezza di sempre e, nel momento in cui si dovesse toccare una di quelle ritenute di proprio interesse, osservare una più coinvolgente esperienza a schermo intero.

A quel punto sarà sufficiente toccare ancora lo schermo per passare alla pagina successiva, o procedere con una Storia diversa.

In aggiunta a ciò, Google ha pubblicato la documentazione sul sito AMP su come creare Web Stories, anche se – per poter rendere ancora più intuitiva la loro strutturazione – rimane la privilegiata possibilità di ricorrere ai plugin ad hoc per WordPress.

Fin qui, una panoramica introduttiva su questa interessante novità, su cui la società di Mountain View sembra puntare crescente impegno e convinzione. Ma perché val la pena impiegare del tempo sulle Web Stories? E perché potrebbero costituire un gradevole valore aggiunto nella propria strategia SEO oriented?

Nelle prossime righe mi occuperò in maniera più dettagliata di tutti i principali aspetti di questa innovazione, nella speranza di poter anticipare eventuali tue domande su come potrai ottenere il massimo da questa funzionalità di Google.

Naturalmente, per qualsiasi dubbio, perplessità o richiesta di approfondimenti, sentiti libero di contattarmi in ogni momento!

Web Stories & co: cos’è Google Discover?

Nella parte introduttiva di questo focus ho compiuto una breve introduzione sulla nuova feature introdotta da Google. Tuttavia, è possibile che le riflessioni di cui sopra possano lasciarti un po’ basito, soprattutto se non hai alcuna dimestichezza con Discover. A proposito, sai di che si tratta?

Senza scendere troppo nei dettagli tecnici, Google Discover è una funzionalità integrata nell’app Google che ti consente di avere sul tuo display le informazioni ritenute più importanti, come le previsioni del tempo della tua zona, o gli articoli più rilevanti pubblicati nei giornali online.

Il valore aggiunto di Google Discover non consiste evidentemente nella sua mera natura di “aggregatore”, come potrebbe apparire dalla sbrigativa definizione che ho elaborato poche righe fa, bensì nell’efficiente applicazione della sua intelligenza artificiale.

Grazie agli algoritmi di cui è dotato, infatti, Discover può presentare al proprio utente notizie sempre più personalizzate, che Google presuppone che lo stesso utente possa trovare di maggiore interesse.

Insomma, per dirla in termini ancora più semplici, quello che fa Google Discover è mettere a frutto le informazioni che riesce a reperire dall’utilizzatore (le ricerche effettuate nel tempo, i siti più visitati, e così via) e rielaborarle per poter creare un’offerta su misura, ritagliata sulla base delle propensioni, caratteristiche e preferenze del singolo user.

Naturalmente, questo non significa che l’utente debba assistere passivamente alla creazione dell’offerta personalizzata da parte di Google.

Sarà infatti pur sempre possibile cercare di modificare manualmente le impostazioni, in maniera tale da “aiutare” Google ad affinare la propria proposta di servizio.

Web Stories su Discover: una novità attesa, tutta da sfruttare!

Che le Web Stories fossero in dirittura d’arrivo su Discover (almeno, ribadiamo, in alcuni mercati di rilevanza per Google), era nell’aria da diverso tempo. Ci è tuttavia voluta una nota ufficiale di Vamsee Jasti, Web Stories Product Manager di Google, sulle pagine del blog del motore di ricerca, per poterne avere una conferma più formale.

Nella sua nota il manager di Google ha descritto il funzionamento di questa nuova feature che, secondo le ambizioni della compagnia, dovrebbe permettere agli utenti di trovare alcuni dei migliori contenuti visivi della rete, direttamente nella parte superiore di Discover, quale componente integrante del servizio fornito dall’app Google per i principali sistemi operativi mobili (Android e iOS), già usata da più di 800 milioni di persone ogni mese.

Nello stesso comunicato ci si è poi soffermati su alcune novità del servizio, e sul fatto che su di esso si stiano concentrando importanti investimenti da parte di Google. Ma perché le Web Stories sono così importanti?

Ora che hai qualche informazione in più su cosa siano le Web Stories, possiamo certamente condividere insieme per quali motivi sempre più persone si stiano avvicinando con interesse a questo genere di contenuti, e come puoi sfruttarli al meglio per la tua visibilità online.

A mio giudizio, il primo grande vantaggio che le Web Stories di Google possono apportare è certamente rappresentato dalla possibilità di poter generare contenuti accattivanti, in grado di conseguire un buon risalto rispetto alla media delle altre tipologie di contenuto e, dunque, stimolare un discreto engagement da parte dell’utenza.

Le Web Stories (che, come vedremo, potrai creare in completa autonomia anche con un plugin di WordPress!) sono in altri termini “meglio” percepite da parte degli utenti, che apprezzeranno una più soddisfacene user experience e, dunque, ti garantiranno maggiore visibilità.

Per il resto, non posso naturalmente non rammentare come le Web Stories siano strumenti facilmente monitorabili: potrai dunque sfruttare il tracking di Google per poter individuare e analizzare i risultati che hai ottenuto, potendo evidentemente apportare degli immediati cambiamenti se riterrai utile cambiare rotta.

A proposito di cambiamenti, ti ricordo come la flessibilità creativa che ti è concessa dalle Web Stories sia davvero elevatissima: potrai pertanto provare tanti layout, da personalizzare anche se non hai specifiche competenze in materia.

Per quanto concerne poi gli specifici utilizzi delle Stories, è evidente che tali caratteristiche li rendano straordinariamente efficaci per poter fare del buon storytelling, andando a raccontare in maniera accattivante la tua attività, i tuoi prodotti, il tuo brand e tutto ciò che può trasmettere in modo più efficace delle emozioni alla tua utenza finale.

I motivi che dovrebbero spingerti a valutare positivamente le Web Stories non sono evidentemente finiti qui. Pensa, per esempio, alla possibilità che le Web Stories siano facilmente integrabili con le politiche di advertising, permettendo così il ricorso a una buona monetizzazione per quegli editori che scelgono di veicolare promozioni con link di affiliazioni.

Insomma, tantissimi “pro” a fronte di un utilizzo mai così semplice! Editori dateci un’occhiata!

Come creare Web Stories con i plugin per WordPress

Se hai già maturato un po’ di esperienza con le Web Stories di Google, ti sarai probabilmente reso conto che questi contenuti hanno dei parametri piuttosto rigidi da rispettare, e diversi requisiti di base che dovresti seguire se non desideri vanificare il tuo progetto di “sfruttamento” delle stories.

Per tua fortuna, però, ci sono diversi strumenti che ti permetteranno di creare Web Stories in maniera estremamente semplice e guidata, evitandoti così ogni tipo di complessità e permettendoti di concentrarti solamente sugli aspetti più sostanziali e su quelli più creativi.

Il mio riferimento è soprattutto al plugin Web Stories di Google per WordPress, un editor che semplifica (e di tanto!) il processo di creazione di queste stories, senza doverti indurre a leggere le numerose righe del manuale che disciplina la generazione di tali contenuti. Sarà infatti il plugin a guidarti passo dopo passo nel rispetto di tutti i requisiti richiesti da Google per la formulazione delle stories, rendendo mai così semplice la fruizione di questi contenuti così visivamente affascinanti.

Il plugin che ti permetterà di creare delle Web Stories attraverso WordPress presenta infatti un’interfaccia drag and drop molto immediata, che ti consentirà di personalizzare la tua storia in modo intuitivo, trascinando gli elementi che vuoi presentare ai tuoi utenti con il mouse.

I modelli predefiniti che ti verranno presentati all’interno del plugin renderanno poi ancora più semplici le operazioni che potrai portare a compimento in pochi secondi. Ti assicureranno inoltre un pieno controllo sui contenuti, una gallery multimediale, le modifiche delle immagini e tante altre comode funzionalità di progettazione per arrivare a un risultato finale molto professionale e in linea con le tue ambizioni.

In particolare – e qui mi rivolgo soprattutto a tutte quelle persone che non hanno alcuna dimestichezza con questo strumento! – potrai attingere a modelli predefiniti già progettati per poter essere utilizzati prontamente, e che ti aiuteranno a iniziare più velocemente nella generazione delle tue prime Web Stories.

In aggiunta a ciò avrai a disposizione anche tante risorse per poter curare in ogni dettaglio la tua esperienza di personalizzazione e, se vorrai, potrai anche attingere alle immagini e alle video in stock, che Google ha approntato grazie a delle partnership con alcuni operatori terzi (e in particolar modo con Unsplash), per poterti dare solamente il meglio dei contenuti multimediali di alta qualità.

Detto ciò, se a questo punto sei intenzionato a fare un passo in avanti e comprendere come funziona il plugin, ti invito subito a scaricare tale aggiunta dall’admin WordPress.

Ti ricordo che WebStories per WordPress è open source e che la community di sviluppatori è sempre costantemente impegnata nel migliorarne le caratteristiche, al fine di dotarti di uno strumento ancora più potente e immediato.

Per quanto concerne i requisiti minimi ni per l’utilizzo, non ci sono richieste particolarmente esose, considerato che sarà sufficiente una versione di WordPress pari alla 5.3.1 e una versione PHP minima di 5.6.

Buone (Web) Stories!