Ottenere buoni link, da siti di qualitĆ  e a tema, ĆØ da sempre l’obiettivo di tutti i webmaster. Fare link building e link baiting, rastrellare link in modo (piĆ¹ o meno…) naturale, rimangono fra le tecniche migliori per posizionare i propri contenuti sui motori di ricerca: lo stesso Matt Cutts ha di recente affermato che ĆØ un po’ presto per “scrivere l’epitaffio dei link”. Ma farsi linkare non ĆØ affatto semplice, e nel corso del tempo i SEO hanno sviluppato tecniche sempre piĆ¹ furbe e sofisticate. Una delle ultime ĆØ quella di utilizzare le infografiche: a tal proposito cito l’ottimo Justin Briggs, che in un dettagliato post sul blog di SEOmoz di un annetto fa, spiegĆ² molto bene “how to build links with infographics”, ovvero “come ottenere link con le infografiche”. Eppure presto questa tecnica potrebbe non servire piĆ¹. Matt Cutts, in una intervista rilasciata a Eric Enge di Stone Temple Consulting, ha infatti dichiarato: “Non sempre le persone si rendono conto cosa stanno linkando quando ripubblicano queste infografiche. Spesso il link punta ad un sito completamente fuori tema, a qualcuno che non intenderemmo sostenere. Succede che pubblicando l’infografica, e accettando di includere il link, non si bada a cosa si linka. E dal nostro punto di vista non ĆØ cosƬ che dovrebbe essere un link.” E ancora: “E’ simile a quanto avviene con i widget. Non sarei sorpreso se a un certo punto, in futuro, iniziassimo a diminuire il valore di questi link. I link contenuti nelle infografiche sono spesso integrati in modo che le persone non se ne rendono conto, rispetto a quelli che invece forniscono un vero riconoscimento nei confronti del tuo sito.” In altre parole Cutts ribadisce che i link dovrebbero essere consapevoli, ottenuti senza automatismi, e di conseguenza “sudati“. Piacere a Google ĆØ sempre piĆ¹ difficile e faticoso…