Nei giorni scorsi in molti si sono scagliati contro un post di ReadWriteWeb, dal titolo “Google’s Matt Cutts: Good Content Trumps SEO” (traducibile come “I Buoni Contenuti Battono la SEO”); l’articoletto di Joe Brockmeier si conclude cosรฌ: “quindi, se stai pianificando il bilancio del 2012, pensaci 2 volte prima di assumere un SEO e piuttosto trovati un esperto in contenuti”. Vecchia storia quella di contrapporre la qualitร  dei contenuti alla SEO. Su questo blog ne abbiamo parlato spessissimo, e per il 2011 avevo dato – tra gli altri – questo consiglio: “…investi un sacco di tempo nella creazione di contenuti originali, di grande qualitร , ma anche nella loro diffusione. In questo Facebook e Twitter possono essere una vera e propria manna…” Contenuti e Social in pole position… e la SEO? La SEO fa parte del “mix”. Non รจ questione di fare un discorso sul “questo piuttosto che quello”; รจ questione di investire su tutti gli elementi in grado di portare conversioni. E i motori di ricerca, per la stragrande maggioranza dei siti presenti su Internet, sono ancora la prima fonte di traffico, incidendo spesso per almeno i 3/4 delle visite. Ma in fin dei conti, Matts Cutts ha davvero detto che la SEO รจ morta? Assolutamente no. Gli hanno semplicemente chiesto se Google favorisca da un lato chi applica le “best practice” SEO e penalizzi dall’altro coloro che sono tecnicamente delle schiappe ma hanno contenuti fantastici. Da un lato, Cutts afferma che “solo perchรฉ qualcuno non รจ un esperto SEO, non significa che non produca buoni contenuti. E innanzitutto Google si preoccupa di mostrare cose che piaccono alla gente, di mettere i contenuti buoni di fronte a loro”. Sacrosanto. Nessuno รจ obbligato a conoscere la SEO a menadito – anche se chi fa l’editore online di professione dovrebbe almeno conoscerne le basi – e Google cercherร  di premiare sempre e comunque chi produce contenuti di qualitร , anche se questi non sottostanno in modo ferreo a certi tecnicismi. Dall’altro lato, perรฒ, Cutts dice anche che “naturalmente, se hai la possibilitร  di investire un po’ di tempo per fare in modo che il contenuto sia accessibile, utile, e tutte quelle cose, assolutamente puรฒ aiutare. E altrimenti non si spiegherebbe perchรฉ Google abbia perso del tempo a rilasciare una guida ufficiale (nel 2008, aggiornata nel 2010) all’ottimizzazione per i motori di ricerca, dove nella prefazione si legge: “Seguire queste raccomandazioni aiuterร  i motori di ricerca a scansionare ed indicizzare meglio i vostri contenuti online” e anche queste modifiche possono sembrare dei semplici aggiustamenti; insieme ad altre ottimizzazioni, tuttavia, possono avere un impatto significativo sul modo in cui gli utenti utilizzano il sito e sulla sua presenza nei motori di ricerca. Come dire che applicare un buon strato di SEO sopra ad un contenuto di qualitร , di certo male non fa. E quindi se stai per assumere un buon copywriter che mastica anche un po’ di SEO, รจ sicuramente meglio che assumerne uno bravo solo a scrivere.