ricerca vocale

Dall’Ottobre del 2011, con il lancio di Siri, siamo entrati in una nuova era della ricerca su Internet. Quando ne accennai a Maggio del 2010 il quadro non era ancora chiaro, ma giร  nell’autunno di 2 anni fa i SEO specialist piรน scaltri avevano intuito che per la local search le cose sarebbero cambiate, e parecchio. Guarda questo video e capirai immediatamente di cosa parlo:

se utilizzi la ricerca vocale di iPhone per trovare un ristorante nelle vicinanze, Siri ti propone i ristoranti piรน “stellati” di Yelp. E tu, con buona probabilitร , “tapperai” su uno dei primissimi risultati della lista.

Niente annunci pubblicitari, niente SERP in stile motore di ricerca: solo un elenco dei posti migliori dove poter mangiare, vicini geograficamente al luogo in cui ti trovi. Yelp ha dichiarato che nel secondo trimestre del 2013, il 59% delle ricerche (sul suo sito) sono state effettuate attraverso dispositivi mobili, quasi a dire che le attivitร  svolte attraverso “PC fisso” diventeranno via via sempre piรน marginali (perlomeno per coloro che cercano un luogo dove mangiare qualcosa). E cosa dire invece di Google Now, che fornisce giร  da mesi risposte in lingua italiana:

il motto del servizio รจ “schede utili con le informazioni che ti servono nel corso della giornata, visualizzate ancor prima che tu le chieda”: Google va giร  oltre la risposta a seguito di una domanda, spingendosi nel campo della cosiddetta predictive search (ovvero “ricerca predittiva”). In pratica il motore cerca di immaginare i tuoi futuri bisogni e necessitร , in base alle tue attivitร  passate. E prova di conseguenza a proporti delle soluzioni, o quantomeno a darti dei piccoli “aiutini”. L’8 Luglio 2013 Matt Cutts ha pubblicato questo video:

il lancio di Hummingbird avverrร  solo 2 mesi e mezzo dopo, ma le parole di Cutts lasciano chiaramente intendere la strada che Google andrร  ad imboccare. “Utilizzando la voce, le persone sono piรน propense ad utilizzare un linguaggio naturale, e meno propense ad utilizzare operatori di ricerca, parole chiave e cose del genere. E’ questa la tendenza che stiamo notando. Google vuole migliorare la ricerca conversazionale, e fornire risposte dirette in modo interattivo.

Se prima inserivi delle parole nella tua query, mettendo in pratica un and fra una parola e l’altra, e continuavi ad aggiungere nuove parole, ottenevi sempre meno risultati, perchรฉ ci sono sempre meno documenti in grado di rispondere a quel tipo di query. In una ricerca vocale, invece, piรน parole aggiungi piรน risultati ottieni [sarebbe forse meglio dire “ottieni un miglior risultato”], perchรฉ con ogni parola che aggiungi passi a Google sempre piรน informazioni: si passa dalla logica dell’and fra una parola e l’altra, a quella di cercare di estrarre il concetto, di trovare la corrispondenza all’idea che avevi in mente. La sintassi delle query รจ cambiata.

Per esempio, ora puoi cercare una immagine su Google Image trascinando una foto. Le persone vogliono essere in grado di cercare in tutti i modi possibili. Non vogliono pensare alle parole chiave (se possono evitarlo), e credo che nel corso del tempo Google riuscirร  a capire sempre meglio l’intento dell’utente, e sarร  in grado di restituirgli il miglior set possibile di informazioni, risposte o documenti, a dipendenza di ciรฒ che sta cercando.” La crescente diffuzione del mobile, e della ricerca vocale, han dunque rivoluzionato profondamente Google, e il modo di cercare: Hummingbird รจ solo l’inizio…


Max Valle

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