Per sopravvivere, è necessario adattarsi all’ambiente nel quale si vive. In caso contrario, si è destinati a perire. Questa regola vale anche per chi fa business online (e offline): ignorare l’impatto che hanno Social Media, SEO e PR sul marketing, è un atto suicida. Inserirli nella strategia, può invece portare ad un cambiamento virtuoso. Questa integrazione, se fatta in modo intelligente, ti permette inoltre di dominare la tua nicchia. Con il giusto approccio, è possibile creare e sfruttare sinergie di lunga durata, migliorando anche il ROI. Il passaggio da interesse a fiducia I giochini tattici lato SEO stanno per terminare. Google smetterà di ignorare i trucchetti basati su cose come i check-in fasulli e le recensioni fasulle. Queste cose distruggono la fiducia nei confronti della local search, e Google non può permettersi che ciò accada. Come conseguenza, gli sforzi di Google vanno nella direzione di determinare l’identità dell’utente, e valutarne l’attendibilità. E credi forse che Google+ sia solo un altro social network dove incontrarsi e condividere contenuti? No, è molto di più. E’ un sistema per stabilire il livello di trust dei singoli utenti. Il trust è l’ancora della salvezza finanziaria di Google. La maggior parte dei 50,2 miliardi di dollari di fatturato del 2012 sono provenienti dalla pubblicità, e Google ha bisogno che le persone continuino a tornare da lui. E tornano solo se hanno fiducia nei risultati del motore di ricerca. Se le risposte non fossero pertinenti e affidabili, le persone l’avrebbero già abbandonato da tempo. Per evitarlo, Google deve: 1. Scoprire l’intento dell’utente e comprendere i suoi problemi, anche pescando dati dal knowledge graph. 2. Fornire agli utenti pubblicità geolocalizzate e risultati rilevanti, in base al luogo in cui si trovano. 3. Identificare le persone reali ed assegnare loro un “punteggio di qualità”, usando fattori difficili da taroccare. Tutto ciò significa che la SEO ora è molto più complessa. Le tecniche on-page e off-page, da sole, non sono più sufficienti. Ora la SEO è vero marketing. Ed ha anche a che fare con i social e le PR. Dove stai investendo il tuo budget? Continuare a buttare ciecamente soldi in tecniche obsolete è la strada per una lenta ma sicura morta. Per avere successo oggi, bisogna cambiare approccio; è necessario evolvere per sopravvivere. Secondo Google, il 97% delle ricerche è indirizzato ad imprese locali e offerte online. Se l’utente non ti trova, va da un tuo concorrente. Ottimizzare per il locale e per il mobile è quindi oggi fondamentale. Larry Page, CEO di Google, ha detto che il knowledge graph è oggi solo all’1% di dove Google vuole che sia. Google vuole saperne sempre di più su di te: cerca di giudicare se i tuoi contenuti, il tuo sito web, le tue offerte – in una parola il tuo business – è “degno” di essere condiviso all’interno delle sue pagine. E’ un percorso lungo, non sarà una cosa rapida. Ci sono 3 fattori chiave in questo mercato: 1. Il progresso tecnologico 2. I cambiamenti attitudinali e comportamentali delle persone 3. L’ecosistema digitale Google ha bisogno di stare al passo con tutte queste cose. Se sei preoccupato di quanto possa essere impegnativo il tuo business, pensa a quanto difficile è per Google! Google sa dove sono i tuoi clienti

Knowledge Graph Carousel for Local Search

Google ha lanciato di recente il Knowledge Graph Carousel per la ricerca locale, il che significa che i risultati della ricerca locale sono ora visualizzati più in alto nelle SERP. Il carousel viene popolato dinamicamente in base alla posizione di chi effettua la ricerca, quindi la posizione geografica di una attività commerciale impatterà sui risultati che gli utenti vedranno per primi. Anche i social e le PR giocheranno un ruolo importante. Le persone vengono prima dei link. Fino ad oggi, l’attenzione verso i link è stata come il proverbiale tallone d’Achille. Google si è basato principalmente sui link, che però erano facili da manipolare. E quindi ora deve trovare un modo per aggirare questo problema – non per sostituire il valore dei link, ma per dare a questi il giusto valore in base al contesto in cui si trovano. Se la SEO è più o meno sempre la stessa, la local SEO è invece influenzata da 2 fattori: 1. Le citazioni che l’attività commerciale ha ricevuto 2. Il numero e il tono dei commenti inseriti dai clienti (tono che può essere positivo, neutro o negativo) Indovina cos’ha il peso maggiore? Esatto, i “segnali sociali”, ovvero le recensioni positive. Convincere un cliente soddisfatto a pubblicare una bella “recensione stellata” della tua attività può avere un ottimo impatto sul tuo posizionamento all’interno della ricerca locale. Perché preoccuparsi di ciò che pensa/piace a Google? Google fa stabilmente parte dell’economia online. Lo utilizzano utenti, aziende, potenziali clienti. Google è il motore di ricerca più popolare, con una quota di mercato del 67%, e che ha totalizzato 1,2 trilioni di ricerche nel 2012. Gli utenti su Google trovano informazioni, fanno ricerche, e prendono decisioni d’acquisto. Google è una minierà d’oro per le aziende in cerca di clienti pronti a comprare qualcosa. Ma alcune recenti modifiche hanno impattato sul posizionamento. Il Social Media Marketing, la SEO e le PR sono state in passato trattate come attività separate, in compartimenti stagni. La aziende hanno acquistato questi servizi in modo scollegato alle altre attività di marketing. E i diversi consulenti hanno raramente collaborato fra loro, cosa che non ha permesso di raggiungere tanti obiettivi. Oggi questo atteggiamento deve cambiare. Non importa se ti chiami IBM o se hai una trattoria o un negozietto dietro l’angolo. E’ il momento di cogliere l’opportunità di fare più soldi e far crescere il tuo business in un modo efficace. Come i Social Media impattano sulla SEO Dentro Facebook, Google+, YouTube, Twitter, Instagram, Pinterest, ma anche nei blog e nei forum di discussione, si possono incontrare clienti e prospect. Sono tutti un ottimo mezzo per creare fan e follower. I contenuti postati sui social si posizionano bene sui motori: pensa al posizionamento di TripAdvisor o di Yelp su Google. Quello che dicono del tuo business – i feedback, i giudizi, le “stelline” – è pubblicamente accessibile per nuovi potenziali clienti. E questo, ovviamente, impatta sul ciclo di ricerca/acquisto. Sottovalutare i social può danneggiare il tuo brand e la tua reputazione, diminuire il fatturato, e quindi nuocere alla tua attività. Includere i social nella tua strategia può invece essere grande opportunità. Considera questi 4 punti: 1. I Social Media possono moltiplicare l’attività SEO. La diffusione virale del passaparola e la pubblicazione costante di notizie riguardanti la tua attività, creano un circolo virtuoso a tutto vantaggio del brand. 2. I Social Media possono spingere le vendite offline. Molti utenti cercano online, ma comprano offline. Come abbiamo visto, Google mette in grande rilevanza le attività locali su determinate ricerche, e ottenere un buon numero di recensioni positive può posizionarti bene e portare parecchie persone all’interno del tuo negozio. 3. I Social Media sono in costante evoluzione. Lavorare con un social media consultant può aiutarti nel pianificare le priorità e nel creare un piano tattico per sfruttare al meglio i diversi media (anziché uno solo, ovvero il motore di ricerca). 4. I Social Media creano sinergie durature. Il circolo virtuoso che parte dalle interazioni sui social può creare percezioni positive, che continuano lungamente anche dopo il termine delle attività. Una integrazione intelligente può moltiplicare l’impatto Immagina di essere un hotel o un ristorante con molte recensioni negative (1/5 stelle) e una brutta reputazione su Yelp o TripAdvisor. Cosa puoi fare per attirare nuovi clienti? In primo luogo, devi fare in modo che i clienti soddisfatti scrivano recensioni positive (5/5 stelle). Se riuscirai a guadagnare qualche stella, e a presentarti con un rich snippet un po’ migliore nelle SERP di Google, sicuramente aumenterà il numero di click verso il tuo sito web, e quindi anche dei potenziali clienti reali verso la tua attività. Ma come puoi incoraggiare le persone a lasciare una recensione? Puoi chiederlo monitorando i check-in quando arrivano da te, o mettendo un cartello all’ingresso o in un punto ben evidente. E se invece non vuoi far nulla? Allora sappi che le recensioni negative spaventano i potenziali nuovi clienti. Perderai fatturato. Ricorda che oggi sono i clienti ad avere in mano il controllo. Chiunque può pubblicare una recensione su un sito, fare un check-in, e condividere la propria esperienza con gli altri. E’ un treno che parte, con o senza di te a bordo! E Google sta sempre ad osservare. Quello che succede sui social influenza il modo con cui Google guarda la tua attività – se la trova rilevante e degna di nota, o meno – e, di conseguenza, la cosa influenza il posizionamento sui risultati della ricerca locale. Come unire Social con SEO Le persone non hanno più la cieca fiducia in ciò che vedono o sentono. Vogliono la riprova sociale per validare le loro scelte. Quando sincronizzi le tue campagne di social marketing con le tue parole chiave più importanti, il tuo pubblico utilizzerà quelle parole per cercare la tua attività, per trovarti su Google, vedrà altri “segnali sociali” (articoli, news, profili sui social, recensioni…), e inizierà ad avere fiducia in te. E’ la vittoria di SEO + Social Media + PR. L’evoluzione sta accelerando Non solo bisogna evolversi ed adattarsi, ma bisogna farlo in fretta. Il modo di comunicare, socializzare, scoprire ed acquistare è radicalmente cambiato. La capacità di risolvere problemi e migliorare la propria attività è ora alla portata di qualsiasi azienda che vuole afferrare questa occasione… e anche di fare un sacco di soldi in questo processo. Ma è necessario essere consapevoli dei modi con cui i “segnali sociali” possono influenzare il posizionamento sui motori di ricerca. Anche se nessuno dei programmatori di Google lo sa per certo, possiamo affermare con ragionevole certezza che c’è un forte legame fra le 2 cose. Google offre i suoi risultati ad un enorme numero di utenti, perché ha guadagnato e mantenuto la loro fiducia nel corso del tempo. Le persone vanno da Google perché trovano una risposta alle loro domande, gratuitamente. Se gli utenti iniziassero a perdere fiducia in Google e trovassero un altro motore di ricerca più attendibile, inizierebbe il crollo finanziario di Google. Ecco perché il suo team ha questa fissazione: dare all’utente la migliore risposta possibile, indipendentemente da dove l’utente si trova o da come accede al motore. Come riuscirci? Osservando ciò che l’utente fa. Imparando dalle sue interazioni e conversazioni. Solo capendo le sue intenzioni, è possibile fornire una risposta pertinente. Le parole chiave sono un indicatore di rilevanza. I link ad una pagina sono un segnale di popolarità. Ma i segnali che provengono dalle interazioni sui social media permettono a Google di comprendere la pertinenza e la popolarità su un livello completamente nuovo. Concludendo “L’approccio di oggi deve cambiare per sopravvivere alle sfide di domani.” Cosa dovresti dunque fare, in quanto marketer? 1. Crea fiducia nei clienti e offri un servizio di qualità. 2. Focalizzati sui rapporti con le persone. Sviluppa una rete di fan attivi sui social, che parlano di te e del tuo brand. 3. Rendi i tuoi contenuti attraenti per il tuo pubblico. Essere mediocre non ti porterà da nessuna parte. 4. Interagisci e condividi con le persone. Oltre ad ottenere link, questa è la miglior strategia a lungo termine, perché genera “segnali sociali”. 5. Fai appello alla logica. Serviti di statistiche, fonti credibili, argomenti fondati e razionali per portare le persone a comprare da te. 6. Sii virale. Condividi sui social media. Diffondi contenuti riguardanti il tuo brand, e fallo velocemente. Uno dei maggiori imperativi per un imprenditore dovrebbe essere quello di far evolvere il business per adattarlo all’ecosistema digitale di domani. Offrire un servizio migliore e degli ottimi contenuti, integrando strategia online e offline, e legando la potenza dei social e delle PR a quella già comprovata della SEO, può portare i risultati migliori. Questo vale sia per le grandi che per le piccole imprese. Sul lungo periodo, non è importante quanto sei grande, ma quanto rapidamente riesci ad evolvere. Un elemento chiave dell’evoluzione in un ecosistema digitale come il nostro, passa dalla creazione di un grande rete di amici, fan e follower. E condividere contenuti di valore, è uno dei migliori modi per far crescere questa rete. Liberamente tratto da You’re Dead… If You Don’t Integrate Social Media & PR Into Your Local SEO Strategy, di Trond Lyngbø.