fattori di posizionamento su google

Moz ha smesso di fare studi sui segnali di ranking da quando Rand Fishkin ha lasciato l’azienda.

Ma รจ proprio la nuova societร  di “randfish”, SparkToro, ad aver raccolto il testimone, e nell’agosto del 2019 ha chiesto a 1.584 professionisti operanti nel campo della SEO quali sono, secondo loro, i fattori di posizionamento su Google.

In che modo Google “pesa” i diversi input?

Agli intervistati รจ stato chiesto se ritenevano che gli input di ranking fossero fissi o invece variabili rispetto alle varie tipologie di query.

Google pesa in modo diverso?

Quasi 2/3 dei rispondenti ritiene che il peso dei fattori di posizionamento possa variare di molto a seconda della query.

Panoramica dei fattori di ranking

L’immagine qui sotto riassume le risposte alla domanda: “Per ciascuno di questi fattori, dacci la tua opinione sul peso che hanno all’interno dei sistemi di ranking di Google (i classici 10 risultati con i link blu)”.

Ai partecipanti al sondaggio รจ stata assegnata una scala da 0 a 10 per votare i 26 fattori, dove 0 significa “non utilizzato” a 10 “molto pesantemente utilizzato”.

Questi i risultati:

I 26 fattori di ranking di Google

la vittoria รจ della pertinenza/rilevanza del contenuto complessivo della pagina, seguita dalla qualitร  dei link dei siti/pagine che linkano la risorsa.

Consenso vs. varianza delle opinioni

Usando la deviazione standard, possiamo invece vedere su quali punti i professionisti sono piรน in disaccordo.

Consenso vs. varianza nei fattori di ranking

In effetti, sui 3 gradini del podio troviamo 3 temi sui quali si dibatte ancora parecchio nell’ambiente SEO:

  • Uso delle parole chiave nel nome a dominio (alla faccia dell’EMD Update);
  • Uso di AMP (sul quale Google spinge moltissimo);
  • Etร  del sito.

Livello di esperienza nella SEO

Agli intervistati รจ stato chiesto di valutare il loro livello di conoscenza ed esperienza nella SEO, da 0 (principiante) a 10 (top 10% nel settore).

Livello di esperienza nella SEO

Quasi la metร  dei rispondenti si รจ dato un voto fra il 7 e l’8.

Quest’altra immagine รจ interessante perchรฉ mostra la diversa percezione sui fattori di posizionamento fra coloro che si dichiarano parte della “top 10% SEO” (8,1% degli intervistati) e tutti gli altri:

Le risposte dei top 10% SEO rispetto agli altri

Puoi facilmente notare che i top 10% han dato mediamente piรน peso ai segnali meglio classificati e molto meno peso a quelli in coda.

Cosa impatterร  maggiormente sulla SEO nei prossimi 3 anni?

Qui 0 sta per “nessun impatto” e 4 per “enorme impatto”.

Futuri trend nella SEO nei prossimi 3 anni

Il principale timore รจ che Google possa entrare in diretta competizione con gli editori (cosa che peraltro sta giร  avvenendo per moltissime query, come quelle in ambito shopping o turistico), e che possano aumentare le ricerche senza click.

Un altro grosso scossone potrebbe arrivare dai progressi dell’intelligenza artificiale e machine learning.

L’analisi di Rand Fishkin

Rispetto agli studi sui fattori di ranking di Moz dei precedenti 14 anni (2015, 2013, 2011, 2009, 2007, 2005), sono emersi 5 trend interessanti:

  • Per la prima volta, il contenuto ha superato i link e le keyword: nei primi studi le parole chiave erano sempre al vertice fra i fattori piรน votati e poi, per quasi una decade, lo sono stati i link. Ora dominano la pertinenza/rilevanza e la qualitร  dei contenuti. Rand ritiene che questa percezione sia generalmente corretta (anche se i link sono ancora al secondo posto), e riflette i grandi passi avanti compiuti da Google nella comprensione dei contenuti in grado di soddisfare gli intenti di ricerca degli utenti.
  • Il peso dell’anchor text sta diminuendo?: l’anchor text รจ stato sempre ai vertici in tutti gli studi passati, mentre oggi non รจ neppure piรน nella top 10. Fishkin pensa che, per quanto la valutazione assoluta sia probabilmente errata, Google si รจ finalmente allontanato dalla eccessiva dipendenza che aveva da questo segnale negli ultimi 20 anni.
  • Mobile friendly e velocitร  di caricamento sono piรน in alto del previsto: Rand pensa che questi 2 fattori non pesino cosรฌ tanto sul posizionamento (almeno non direttamente). Vederli cosรฌ in alto potrebbe significare che molti SEO legano correlazione a causalitร  (cosa che non sempre รจ vera).
  • Quantitร  dei contenuti e etร  del sito web: Fishkin รจ convinto che, sebbene questi 2 segnali siano correlati a ranking elevanti, non siano tecnicamente utilizzati da Google a tale scopo. รˆ quindi sorpreso (e anche un po’ deluso) nel vederli cosรฌ in alto.
  • Filtraggio per luogo geografico: una delle maggiori carenze del sondaggio รจ stata quella di non aver chiesto agli intervistati da dove operavano. Rand ha la percezione che molti fattori possano variare in base alla lingua e alla nazione in cui il SEO opera, e probabilmente questo sarร  un dato che verrร  integrato nei futuri studi.

Max Valle

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