Google Search plus Your World, ovvero l’integrazione fra Google (motore) e Google+ (social), non è stata digerita molto bene da Twitter. Pare infatti che questi siano stati i toni usati da Twitter in una email riportata da MG Siegler: “Per anni, le persone hanno fatto affidamento su Google per ottenere i risultati più rilevanti ogni volta che cercavano qualcosa su Internet. Spesso vogliono sapere qualcosa in più su cosa succede nel mondo o sulle ultime notizie. Twitter si è distinto come una fonte vitale per questo genere di informazioni in tempo reale, con più di 100 milioni di utenti che inviano 250 milioni di tweet ogni giorno, praticamente su ogni argomento possibile. Come abbiamo notato più e più volte, le notizie vengono messe prima su Twitter (rispetto agli altri media), e di conseguenza gli account di Twitter e i tweet sono spesso i risultati più rilevanti. Siamo preoccupati per questi cambiamenti di Google, perché trovare queste informazioni diverrà più difficile per tutti. Pensiamo sia un male per le persone, gli editori, le agenzie di stampa e gli utenti di Twitter”. Come ben sappiamo, Twitter ripete da tempo di essere un information network (e non un social), e il fatto di non poter più figurare fra le pagine di Google, per chi fa informazione, non è certo una cosa simpatica. Pensano insomma che le SERP di Google possano venir monopolizzate da Google+, con la conseguenza che non ci sarà più spazio per altri risultati che invece meriterebbero di essere ben posizionati. Un piccolo esempio? cercando @wwe in Google ci si aspetterebbe di trovare, almeno fra i primi dieci risultati, l’account Twitter della WWE, che ha circa 800.000 follower e risponde, appunto, all’indirizzo twitter.com/wwe. E invece, appena dopo il sito ufficiale compare l’account di Google+, mentre quello di Twitter è circa alla metà della seconda pagina.

L'assenza dell'account di Twitter della WWE dalla SERP di Google

Google, ovviamente tramite Google+, ha provveduto a zittire Twitter con queste 2 righe: “Siamo un po’ sorpresi dai commenti di Twitter circa Search plus Your World, perché han deciso di non rinnovare il loro accordo con noi la scorsa estate (http://goo.gl/chKwi), e da allora abbiamo osservato le loro istruzioni sul rel=nofollow”. Che è un po’ come dire: il fidanzamento si è rotto, non abbiamo più alcun legame, e a casa nostra facciamo quello che vogliamo. Se in più siete proprio voi a dirci di non indicizzarvi, che cosa cavolo volete? Il più diplomatico Eric Schmidt lascia però aperto uno spiraglio: “E’ sempre meglio avere una conversione con aziende come queste”, ha affermato Schmidt riferendosi a Facebook e Twitter, lasciando anche intendere che ci sono trattative circa l’integrazione dei contenuti dei 2 social all’interno di Google+. Ma queste trattative ci sono ancora, o ci sono state e non sono poi andate a buon fine? Nella seconda ipotesi, Google potrebbe aver accelerato e deciso che il “social definitivo” poteva farselo in casa, senza aver bisogno di terze parti…