Direi che la correlazione fra il numero di stelline che ottiene una attività locale su Google My Business e la crescita delle conversioni, è – almeno intuitivamente – ovvia.
Ma in questo studio di Uberall, che analizza 64.000 location in 4 diversi continenti, emergono tantissimi altri dati interessanti: ce li racconta George Nguyen su Search Engine Land, o se preferisci un sunto della ricerca in italiano continua a leggere qui sotto.
3,7 è il numero magico
I tassi di conversione hanno raggiunto il picco al raggiungimento di 4,9 stelline, ma il miglioramento più significativo si può notare quando l’attività è passata da 3,5 a 3,7 stelle da un anno all’altro: quasi il 120% di conversioni in più!
Sia che si parli di PMI, enterprise o brand attivi a livello globale, il picco della crescita delle conversioni è fra 3,5 e 3,7.
Non sempre è meglio ottenere più stelle
Se per le PMI il miglior tasso di conversione coincide con le 5 stelle, non è invece vero per le altre 2 categorie, che crollano proprio al raggiungimento del picco.
Curiosamente il maggior aumento del tasso di conversione, parliamo addirittura del 25%, si è verificato per le enterprise che passano da 4,3 a 4,4 stelle.
Più risposte, più conversioni
Ad una percentuale di risposte del 10% circa, corrisponde un tasso di conversione del 3%.
Dallo studio è emerso che rispondere a circa 1/3 delle richieste (32%) permette di aumentare il tasso di conversione dell’80%, arrivando a superare il 5,5%.
Tante recensioni, più conversioni?
Sebbene non ci siano prove certe che il numero delle recensioni sia determinante per raggiungere tassi di conversione più elevati, la ricerca suggerisce di arrivare almeno alla media del proprio settore merceologico.
Curiosamente, in alcuni settori, si raggiungono più conversioni ottenendo un numero di review inferiore alla media.