Strategie di Link Building: cosa sono e come usarle

L’ottimizzazione del sito on page (il termine equivalente è on site), è un’attività importante, lunga e dispendiosa, richiede una certa conoscenza della SEO ma alla fine, se ben fatta porta  suoi i frutti. Se il nostro sito web si occupa di un argomento di nicchia, è abbastanza certo che riusciremo a trovare un buon posizionamento tra i primi posti della classifica di Google. Qualche problema in più si presenterà se la competizione online rispetto ad un determinato argomento, dovesse essere elevata, al punto dal non riuscire ad arrivare nelle posizioni che contano, nemmeno dopo aver fatto un ottimo lavoro di ottimizzazione dei contenuti, della struttura del sito e di tutti quegli elementi che sono normalmente ritenuti importanti ai fini del posizionamento.

Oltre all’ottimizzazione on site, c’è un altro fattore importante per il ranking di Google, si tratta della struttura dei link in entrata da altri siti. L’attività strategica che cerca di far arrivare sul proprio sito i link, viene chiamata Link Building.

La Seo off site è l’attività che si focalizza sulla promozione e divulgazione dei contenuti del sito in modo da incrementarne la popolarità e con essa la credibilità. I legami che si creano con altri siti autorevoli, incrementano anche la propria autorevolezza, da cui deriva il miglioramento del posizionamento nella SERP (risultati della classifica di Google).

La link popularity è probabilmente il più importante fattore di posizionamento preso in considerazione dagli algoritmi dei motori di ricerca e per questo motivo, occorre avere una strategia di Link Building, efficace.

Detto così sembrerebbe che sia sufficiente procurarsi de link in entrata in qualsiasi modo per aumentare la propria autorevolezza, e forse un tempo avveniva proprio in questo modo, oggi non è così semplice. Ciò che conta è la qualità dei backlink, che consiste:

  • nell’aver ricevuto il link in maniera naturale; 
  • nel creare un legame tra i due siti;
  • nella caratteristica che attribuisca rilevanza sia al sito emittente sia a quello ricevente.

Quando parliamo di rilevanza ci riferiamo alla qualità dei contenuti , mentre il concetto di autorevolezza è legato alle segnalazioni di altri siti sotto forma di backlink.

Gli algoritmi dei motori di ricerca oggi riescono a valutare la qualità dei backlink, è fondamentale quindi, sviluppare una buona strategia per costruire il profilo di link building, senza commettere errori e distorsioni che si potrebbero pagare caro con le penalizzazioni algoritmiche o manuali.

Per fare una campagna di link building naturale e gratuita, occorre attenersi alle linee guida di Google, per cui l’autorevolezza di un sito deve rispettare la crescita naturale in funzione di tre variabili sotto elencate:

  • Le metriche tipiche della nicchia del sito
  • Il comportamento dei competitor diretti
  • Le specifiche del sito e la sua verticalità

Una strategia di link building è quindi unica per ciascun sito, nonostante ciò vediamo quali sono i passaggi da fare per intraprendere una campagna link building e migliorare il posizionamento del sito.

Consiste nel riepilogare tutti i backlink che puntano il sito, suddividendoli in base a determinati KPI: (Key Performance Indicator)

  • Tipo (DoFollow e NoFollow)
  • IP
  • Anchor text 
  • Data di rilevazione

Tramite questo quadro d’insieme si valuta se il profilo di backlink è naturale oppure artificiale ponendosi alcune semplici domande:

  • Da dove provengono i link in entrata?
  • Quali argomenti trattano?
  • Quali anchor text sono utilizzati tra branded, navigational o exact match?

A questo punto occorre impostare una ricerca per scovare siti pertinenti, con lo scopo di pubblicare i backlink di cui abbiamo bisogno per crescere. Ci possiamo servire di tool che fanno per noi questo lavoro, di seguito due esempi:

  • Ahrefs
  • Majestic

Possiamo anche eseguire una classica ricerca per parole chiave su Google in modo da valutarne l’autorità.

Questa fase è delicata poiché richiede il contatto con i proprietari dei siti individuati per domandargli se intendono pubblicare un backlink puntato sul nostro sito.

Occorre impostare una mail di contatto efficace che metta in evidenza il vantaggio che otterrebbero nel caso in cui aderissero alla richiesta di pubblicare un articolo in topic, con l’argomento del loro sito, relativo ad un approfondimento offerto da un topic del nostro sito.

Per completezza sotto ho impostato un esempio del corpo della mail che segue la presentazione:

Conosco e seguo il vostro sito poiché tratta un argomento di mio interesse: “Architettura d’interni” con particolare focus sulle ristrutturazioni per ufficio.
Il mio sito riguarda proprio questa specifica attività ed è considerato autorevole nel nostro mondo, Vi vorrei proporre di valutare la pubblicazione di un editoriale di un case study che abbiamo seguito, che potrebbe essere interessante per i vostri lettori.

Mi metto a Vostra disposizione aggiungendo solo che l’azienda che rappresento ha già fatto altre pubblicazioni, per cui sono in grado di produrre un testo da sottomettere alla vostra attenzione.
Sicuro di un Vostro interesse, Vi ringrazio e rinnovo i complimenti per il lavoro che svolgete. 

La creazione del contenuto è un passaggio fondamentale che deve rispettare determinate caratteristiche:

  • Originalità
  • Valore trasferito all’utente in termini di informazioni
  • Verticalità, che consiste nell’andare a fondo dell’argomento

La mail sopra riportata genera interesse e in una certa percentuale darà origine alla richiesta della prova di ciò che si afferma: produrre un testo interessante. Se l’articolo proposto ha questa qualità, il backlink è assicurato.

Se vuoi approfondire questo argomento, ho scritto un articolo sul Content Marketing.

Ritorniamo al primo passo, monitorare il profilo di link building dopo averne acquisiti di nuovi. La Link Earning è l’attività che si accerta dell’incremento dei link a seguito delle attività sopra descritte.

Va detto che ci sono altre azioni che si possono fare per acquisire backlink gratuiti e non, li vediamo nel prossimo argomento.

Vediamo in quali altri modi si possono ottenere dei backlink in maniera naturale sul proprio sito.

Inviare link ad altri autori di contenuti di siti web pertinenti con il proprio, è una tecnica che può dare molti frutti. E’ scontato che si dovranno produrre contenuti di qualità e che una volta prodotto l’articolo contenente il link, andrà avvisato il beneficiario, che sarà ben disposto a dare qualcosa in cambio. 

Il limite di questa tecnica è rappresentato talvolta nell’estrema competizione che c’è nel settore, bisogna quindi fare attenzione a creare valore senza essere percepiti come un pericolo.

Rilasciare una testimonianza su un prodotto

Fare un articolo che recensisce un nuovo prodotto, oltre ad essere un contenuto interessante, attira l’attenzione di chi ha ricevuto il “complimento”.

L’accortezza sta nel non recensire prodotti di aziende importanti poiché hanno un indotto di recensioni già molto grande e non sarebbero ne in grado di restituire il favore ne sufficientemente interessati a farlo.

Contenuti ad alto engagement

Un buon contenuto crea interesse in chi lo legge quando è profondo e innovativo, oltre ad essere abbastanza lungo. Questa tecnica consiste nel generare attenzione nell’utente che viene spinto a partecipare alla discussione in maniera spontanea.

Fare un Webinar

Tecnica di lungo periodo che richiede la conoscenza dell’argomento al punto di essere in grado di fornire delle istruzioni agli utenti interessati. Si deve avere una pagina apposita nel proprio blog che contenga i webinar, se ben fatti sono un ottimo modo per generare backlink spontanei.

Questa tecnica è espressamente vietata da Google ma è comunque applicata da molti ed ha la sua importanza in termini di posizionamento e traffico, a patto che venga attentamente eseguita.

I backlink acquistati (a caro prezzo se provengono da siti autorevoli), hanno effetto dopo alcuni mesi e non è semplice capire il reale apporto che hanno generato. 

Le linee guida da seguire sono le stesse che abbiamo trattato più in alto per il link building naturale, la differenza è il minor lavoro per doverseli procurare, la spesa e l’eticità dell’operazione.

Inoltre acquistare un backlink da un sito che fa questo di mestiere, potrebbe essere un pessimo affare nel momento in cui Google decidesse di darci un taglio e penalizzarlo.

Si parte dal presupposto che moltissimi siti web siano affetti da broken link (link rotti che non hanno destinazione). Si tratta di scovare collegamenti interrotti di altri siti che abbiano contenuti rilevanti e siano autorevoli.

Ci sono molti tool che possono aiutarci nella ricerca a patto che si abbia la necessaria pazienza. Un consiglio che mi sento di dare, è quello di cercare broken link su siti istituzionali come:

  • Istituti di ricerca
  • Università
  • Wikipedia
  • Comuni
  • Fornitori di servizi importanti etc..

Il lavoro non è finito qua, bisogna fare “Outreach”, quindi prepariamo un contenuto sostitutivo e lo inviamo al destinatario.

Siamo giunti alla fine del percorso e immagino che l’ultima domanda sia: quali sono le tecniche che funzionano di più per fare link building?

Volutamente non sono state inserite alcune attività che in passato procacciavano backlink a volontà, si tratta di:

  • Partecipazione ai Forum
  • Utilizzare Web Directory
  • Commentare sui blog
  • Attività di social media
  • Scrivere guest post nei siti abituati a produrre solo guest post

Il motivo per cui non sono stati approfonditi è semplice: producono scarsi risultati. Sebbene ancora oggi se ne parli, la realtà è che gli algoritmi si sono evoluti ed hanno iniziato a selezionare attentamente il profilo di link building.

La risposta al quesito è semplice, tutte le tecniche che hai letto sono efficaci per fare link building in modo che il proprio sito possa ricevere autorità.