L’incredibile crescita di Quora ha portato ad una crescita altrettanto incredibile di chiacchere, critiche e analisi circa il futuro del social networking. Fra i pareri troviamo frasi come “la rete delle conoscenze è ora online”, “una nuova forma di blogging” o anche “questo sarà il prossimo Twitter, Facebook, o Wikipedia”. In realtà, gli elementi di scoperta, serendipity e ricerca presenti in Quora hanno catturato l’immaginazione degli utenti e hanno posto l’azienda in una rara e invidiabile posizione. Durante questo periodo di crescita e transizione, tuttavia, alcuni han chiesto a Quora di implementare nuove funzioni, lamentandosi della qualità dell’experience offerta e facendo previsioni che non tengono però conto della sua storia e del contesto attuale. C’è parecchio hype intorno a Quora, ma credo sia giustificato. Per dimostrarlo, ho cercato di produrre una sintesi delle domande che ruotano intorno all’ascesa di Quora, e di offrire delle risposte: In cosa è diverso Quora rispetto alle 20 e più aziende che operano nel campo delle “domande e risposte”? Pochissimi siti hanno la caratteristica di offrire a produttori (=contributor) e consumatori (=lettori) di contenuti l’incentivo a creare, affermare e modellare la propria identità. Dove altri hanno provato e fallito, come Yahoo! Answers e Ask.com, e dove alcuni come Facebook Questions, LinkedIn Questions, Stack Overflow, Kommons e Namesake hanno legato l’identità dell’utente con il sistema di Q&A, Quora può posizionarsi un po’ sopra (se non lo ha già fatto). Per esempio, gli utenti di LinkedIn potrebbero pensarci 2 volte prima di porre o rispondere a domande sensibili, in quanto c’è la possibilità che i datori di lavoro leggano i loro profili. Kommons consente agli utenti di pubblicare domande dirette a specifici account Twitter, dove le risposte non sono modificabili. Namesake ha un ottimo sistema di gestione delle conversazioni, anche se sembra concentrarsi principalmente sulle nicchie e sulla ricerca di talenti. Se questi siti creano divisioni attorno agli argomenti o alle persone, Quora sembra più interessato nel promuovere le community costituite da un mix di ampie e profonde conoscenze in settori verticali, unite ad una rete che connette argomenti e sotto-argomenti. Se organizzati correttamente, i contenuti presenti in Quora non solo lo rendono il miglior sito di Q&A di sempre, ma possono trasformarlo in un nuovo motore di ricerca di informazioni. Facebook Questions renderà obsoleto Quora? Teoricamente si. Migliaia di startup studiano le innumerevoli opportunità di interagire con gli utenti di Faceboook attraverso tutta una serie di attività, e Quora non è diverso, anche sa ha una missione più “ampia” rispetto agli altri. Mentre Facebook ha la sua feature chiamata “Questions”, il tipo di domande poste su Quora, il tipo di utenti che risponde a queste domande e l’alto livello di interazione generato dai commenti e dai messaggi è molto difficile da replicare per Facebook, nel breve periodo, perché gli utenti di Facebook sono impegnati in centinaia di altre attività, e quella delle Q&A potrebbe essere solo una delle tante. Inoltre, l’ontologia dei topic di Facebook è molto generalista se paragonata al set di argomenti, sotto-argomenti e argomenti con “riferimenti incrociati” di Quora. Infine gli utenti di Quora possono trovarsi più a proprio agio interagendo al di fuori di Facebook, dove possono mantenere un maggior controllo sul proprio brand e sulla propria privacy. Quora sta crescendo: riuscirà a mantenere l’attuale atmosfera da “chiacchere intorno al fuoco”? Alcuni utenti di Quora si preoccupano di come il volume e il tono delle interazioni potrebbe cambiare a seguito dell’aumento degli utenti. Pensano insomma che l’arrivo di nuovi utenti causerà un deterioramento della qualità delle domande/risposte e che Quora non sarà più in grado di mantenere l’attuale livello di qualità. La verità è che il valore di Quora è costituito da 2 pilastri: l’autenticazione dell’identità dell’utente e l’interest graph. In primo luogo, attualmente (e si spera anche in futuro) solo persone reali possono seguirti su Quora. Questo rende la cosa molto diversa dagli spam bot e dai troll che girano su Twitter. Quando mi sono iscritto ho creato una connessione con il mio account di Facebook, e questo mi aiuta a ridurre ogni tipo di “rumore” nel mio stream di Quora. Secondariamente, permettendomi di seguire singolarmente le persone o gli argomenti, Quora permette di dosare contribuiti e interessi, molto più di quanto permetta Facebook. Comprendendo i miei interessi e utilizzando filtri addizionali, l’architettura di Quora crea un ambiente dove posso accumulare nozioni utili molto rapidamente. Il fuoco dell’accampamento potrà ardere vivace fino a quando gli utenti continueranno a produrre interazioni positive e profonde, dove la qualità dei contributi sarà sempre più rapida della quantità. Anche se, sicuramente, ci saranno persone che cercanno di inquinare il sistema. Gli utenti di Quora continueranno ad essere incentivati a produrre contenuti di qualità? Ci sono tipologie ben precise di utenti su Quora. Alcuni scelgono di consumare informazioni seguendo solo certe persone o argomenti. Possono decidere di inviare o meno dei “segnali”, come votare (positivamente o negativamente) un determinato contenuto. Molti meno pongono domande, e meno ancora commentano le domande e iniziano il dialogo. Tutte queste interazioni sono possibili grazie al lavoro gratuito di un piccolo numero di utenti che generosamente pone e/o risponde a domande. Anche se un economista razionale potrebbe non essere d’accordo, credo che questo trend non solo continuerà ma anzi crescerà, perché Quora è riuscito a cogliere una tendenza comportamentale. Chi contribuisce ai contenuti di Quora lo fa perché, in cambio del contributo, ottiene la possibilità di rafforzare il suo brand, la sua reputazione e le sue competenze in quell’area. Non è garantito che riesca, potrebbe anche subire feroci critiche, ma l’opportunità è sufficiente per spingere coloro che hanno competenze a impegnare del tempo nella speranza di imparare qualcosa di nuovo e di creare connessioni utili per il futuro. Quora è sopravvalutato? Monetizzerà? Si e no. Il finanziamento che Quora ha ottenuto da Benchmark Capital a Marzo 2010 ha mostrato il livello di qualità che gli alpha e beta user hanno creano nelle prime fasi. L’investimento è stato preveggente. Con l’ondata di utenti arrivata a Dicembre 2010, Quora, grazie al suo team di ottimi ingegneri e designer, avrebbe anche potuto ottenere una valutazione molto più alta, dato l’attuale clima. Circa l’ipotesi di trasformarsi in un business, Quora è nell’ottima posizione di non doversi preoccupare della cosa per un po’ di tempo. La crescita del sito, rispetto ai costi da sostenere, sta offrendo al piccolo team un certo respiro. Quora ha accennato che in futuro potrebbe valutare l’advertising, ma ci sono molti altri modi attraverso i quali il sito potrebbe monetizzare: considera che Quora sa bene cosa interessa ai suoi utenti, e questo è un parametro estremamente importante. Quora si merita tutte le attenzioni che riceve dalla stampa? La risposta più semplice è “si”. Parlando a livello puramente superficiale, la crescita degli utenti di Quora è già di per se degna di nota. Scavando un po’ più sotto, la qualità dei contenuti inseriti dai contributor è sorprendentemente alta. E’ una cosa per la quale le celebrità del business e della tecnologia usano Twitter. C’è un’atmosfera completamente diversa quando uno scrive una risposta profonda e dettagliata all’interno di una community, rispetto a quando la scrive in un altro posto. E’ in questi rari ma potenti casi che un sito raggiunge il vero “quorum”. A un livello più profondo, quasi tutti – individui, stampa ed eventualmente chi lavora per conto di brand, aziende e organizzazioni politiche – possono inevitabilmente finire interconnessi in un rapporto simbiotico, dove il comune punto d’incontro potrebbe essere proprio Quora. Liberamente tradotto da Frequently Asked Questions About Quora, di Semil Shah.