pay per play

E’ da qualche settimana che sento parlare di Pay-Per-Play. E per Play non intendo giocare, ma bensì ascoltare. Anzi, far ascoltare (ai visitatori del proprio sito) spot pubblicitari. Pay-Per-Play: NetAudioAds Internet Audio Advertisments.

NetAudioAds è la società che si appresta lanciare (il 1° febbraio 2008) il PPP: a fine 2007 dichiaravano di avere già più di 6 milioni di siti (!) nel loro network. Il funzionamento è molto semplice:

  • si inserisce il PPP code sulle pagine del proprio sito
  • quando un visitatore apre una pagina, parte un PPP audio ads contestuale della durata di 5 secondi
  • se il visitatore rimane sul sito per più di 3 minuti, parte un altro audio-spot

Le revenue dovrebbero posizionarsi fra gli 0,01 e gli 0,03 dollari per audio ads played, che significa un eCPM fra i 2,50 e i 7,50 dollari.

Cosa penso

A me la formula non convince più di tanto. Innanzitutto, è invasiva: così come odio i siti con musichette di sottofondo (che fan molto anni ’90), allo stesso modo (o forse anche di più) sono infastidito da un audio-spot. Qualcuno ha già definito il Pay-Per-Play un “annoying popup”. In secondo luogo, non tutti hanno gli speaker, specialmente se tratta di vecchi PC e/o vecchi monitor. Oppure tengono il volume a zero (soprattutto se si tratta di PC situati in uffici o luoghi pubblici): quindi lo spot parte, ma nessuno lo sente…

Infine è piramidale: gli schemi di questo tipo mi han sempre fatto pensare a qualcosa di poco serio, a voi no?

Domanda finale: nel futuro della pubblicità online c’è spazio anche per gli audio-annunci, oppure i “classici” banner (testuali o illustrati) continueranno a monopolizzare il web ancora per lungo tempo? 🙂