L’NFC (Near-Field Communications) sta vivendo un momento magico. Molte persone vedono oggi l’NFC come un’alternativa alla carta di credito, ma c’è molto di più: questa tecnologia ha la possibilità cambiare il modo con cui interagiamo col mondo che ci circonda. Google Wallet e l’integrazione di NFC in Android sono focalizzati proprio all’utilizzo di NFC per facilitare i pagamenti, ma la funzionalità di “borsellino elettronico” è in realtà solo la punta dell’iceberg delle funzionalità NFC. Per esempio, NFC può migliorare, esaltare e rivoluzionare i servizi di check-in e i giochi. NFC permette inoltre una comunicazione molto più facile fra dispositivi. Le applicazioni che utilizzano tecnologia NFC per mettere in comunicazione gli smartphone degli utenti possono farlo in un modo molto più affidabile e sicuro rispetto al Bluetooth o alla lettura di un codice a barre: fra gli esempi possiamo citare Hashable (per la convisione di contatti) o DoubleTwist (per la condivisione di MP3). Ma l’applicazione più potente di questa tecnologia potrebbe essere la lettura e scrittura dei tag NFC, cosa che (ad esempio) potrebbe permettere il self-serve checkout nelle vendite al consumo, che sarà quindi più veloce e senza gli errori che può causare l’uso di codici a barre. NFC potrebbe essere implementato all’interno del punto vendita per consentire ai consumatori di verificare i prezzi, trovare maggiori informazioni circa le specifiche di un prodotto o localizzare prodotti complementari. E, a differenza dei codici a barre, i tag NFC sono scrivibili. Ciò permette ai potenziali acquirenti di esprimere il loro interesse per il prodotto, lasciando commenti o fornendo un follow-up ai negozianti. Visto che ad oggi i tag NFC sono più costosi dei codici a barre o dei taf RFID, per ora faranno strada su prodotti di fascia alta: automobili, elettronica di consumo e elettrodomestici. Più prodotti inizieranno ad includere un tag NFC, e più il prezzo del tag scenderà. E quando sarà basso lo troveremo su prodotti come abbigliamento, vino, scarpe. E poi ci sono i telefoni. Con una stima di quasi 100 milioni di telefoni equipaggiati con NFC per il prossimo anno e più di 1 miliardo entro i prossimi 4 anni, lo shopping, il confronto e l’acquisto attraverso smartphone NFC diverrà a breve un luogo comune. Quando l’adozione della tecnologia NFC entrerà fra i beni di largo consumo, assisteremo ad un passaggio molto interessante: la gran parte dei nuovi prodotti avrà un tag NFC. Le cose presenti nel nostro ambiente avranno tutte un tag NFC. E ciò trasformerà il nostro mondo. Per esempio, tutte le auto avranno un tag NFC contenente le specifiche, le statistiche e i web link per accedere a maggiori informazioni sul veicolo. Se le case automobilistiche utilizzeranno il tag per promuovere il veicolo presso i consumatori, le informazioni presenti nel tag potranno essere utilizzate dai noleggiatori di auto, dai servizi di taxi e limousine e dai gestori delle flotte aziendali per gestire le loro risorse. Dal punto di vista della produzione industriale, possiamo immaginare il tag NFC integrato nelle macchine utensili, e utilizzato durante il processo di produzione: gli operai potrebbero usarlo per registrare il numero di pezzi prodotti dalla catena di montaggio. I tag NFC potranno anche avere un ruolo nei furti subiti dai negozianti: il tag potrà far scattare un allarme a meno che non venga letto dallo smartphone del commesso o da quello dell’acquirente. L’acquirente utilizzerà il suo telefono, dotato di tecnologia NFC, per confermare l’acquisto. Quando si entra in ufficio, uno smartphone con NFC potrebbe comunicare col tag NFC presente nella scrivania, e passare in “modalità ufficio” (per esempio spegnendo la suoneria e attivando il wi-fi). Quando si sale in macchina, il telefono potrebbe passare in “modalità auto”. Quando si arriva a casa lo smartphone comunica col tag NFC presente nella porta: apre la serratura, mette il telefono in “modalità casa”, abilita la rete wi-fi domestica e lancia un’app che accende le luci. Andando in cucina e ponendo il tablet vicino al piano cottura, potrebbero accendersi i fornelli per cucinare la cena, mentre viene caricata automaticamente un’applicazione con le ricette. E alla fine della serata, mettendo il telefono sul comodino si passa in “modalità orologio-sveglia”. La tecnologia NFC ci sta portando verso l'”Internet delle Cose”, cambiando il modo sottile – ma pervasivo – il modo in cui interagiamo con il nostro mondo. Liberamente tradotto da NFC and the Internet of things, di Adam Blum.