Con questo post pubblicato 3 giorni fa sul blog ufficiale, Twitter mette fine a tutte le forme di pubblicità diverse dai suoi Promoted Tweets. L’articolo recita infatti (ne estraggo il passaggio saliente): “It is critical that the core experience of real-time introductions and information is protected for the user and with an eye toward long-term success for all advertisers, users and the Twitter ecosystem. For this reason, aside from Promoted Tweets, we will not allow any third party to inject paid tweets into a timeline on any service that leverages the Twitter API.”
Le ragioni sono quelle di “preservare l’esperienza dell’utente” e di “mantenere alto il valore” dello stream dei cinguettii, cose che si contrappongono a quelle dei vari network pubblicitari operanti su Twitter che sono invece basati esclusivamente sulla monetizzazione a breve termine (=messaggini di qualsiasi genere e contenuto, tesi solo a far cassa nell’immediato).
Ciò significherà la fine di Twittad, MagPie, Ad.ly (che proprio pochi giorni fa ha raccolto fondi per 5 milioni di dollari) e altri servizi simili? Può essere, anche se la cosa mi ricorda vagamente la costante lotta di Google contro il link a pagamento: lotta incessante, continua, ma con risultati limitati. Twitter condanna la pratica borderline di chi “inietta” nel flusso dei messaggini spot pubblicitari e link pagati, e di colpo – vedrete che sarà così, anzi son certo che è già così – i “furbetti” si organizzano nell’ombra, via email, skype, siti/forum privati etc. Agli onesti che vogliono far soldi col proprio account Twitter, cosa rimane? Forse vendere lo sfondo sponsorizzato, come ha fatto il TIME con Siemens mesi fa:
Ma credo sian soldi buttati. In percentuale, quanti utenti/follower accedono via browser alla twitter page di un brand? e quanti tramite un client / una app (non visualizzando, di conseguenza, il messaggio presente nel background)? Pensate che, ancora oggi, continuo a trovare persone che non hanno mai visto il fantastico sfondo del TagliaTwitter… 😉