google universal search

Sono ormai passati piรน di 4 anni dal lancio della Google Universal Search, ovvero l’allargamento del noto motore di ricerca verso contenuti non propriamente web. Searchmetrics, in uno studio ripreso da Search Engine Land e WebProNews, ha analizzato per alcuni mesi le SERP di Google per cercare di capire quali fossero gli “elementi emergenti” fra le pagine delle ricerche; il risultato possiamo vederlo qui sotto:

Google Universal Search

Come risposta ad una query nel 60% dei casi si incappa in un video, nel 30% in una immagine, nel 20% in un elemento legato allo shopping e nel 10% in una news. Il problema – se di problema possiamo parlare – รจ la provenienza di questi elementi:

Le 5 Top 10 nella Google Universal Search

YouTube รจ la principale fonte di video per le SERP di Google, cosรฌ come Google Maps per le mappe, Google Product Search (ora rinominato in Google Shopping) per lo shopping e Blogspot.com (ovvero Google Blogger) per le immagini. In altre parole sembra che Google prediliga le sue property per alimentare il proprio motore di ricerca, e pertanto – estremizzando – si potrebbe concludere che รจ preferibile caricare i propri video su YouTube e le proprie immagini su Blogger se vogliamo avere qualche chance di comparire nella Universal Search.

In realtร  potrei perรฒ leggere questa indicazione in un altro modo: le immagini e soprattutto i video – lo dicevo 3 anni fa! – rivestono una importanza sempre maggiore per i brand o per chi produce contenuti, e pertanto รจ necessario investire in quella direzione per creare maggior engagement con i lettori o i consumatori. E in ultima analisi, come sottolineo da sempre, il focus deve essere quello di portare gli utenti sul proprio sito web: perchรฉ se uno si ferma a guardare una mia foto su Google Images o un mio video su YouTube, rischia di affezionarsi piรน al contenitore che al contenuto…