Facebook ha lanciato da poche ore Video Calling, la videochat in partnership con Skype, dopo averla preannunciata giorni fa come qualcosa di “awesome” (potremmo dire di “impressionante”). Hangouts, ovvero i “videoritrovi” di Google+, sono stati accolti con toni trionfalistici: Ben Parr, su Mashable, parla addirittura di Google+’s killer feature. Come mai sulle videochat si concentrano tutte le attenzioni dei social network?

La cosa è assai curiosa. Eppure ricordo che fu proprio la “chat multiutente” (prima quella delle BBS e poi quella di IRC) a farmi pensare, nel 1994, che Internet poteva essere qualcosa su cui scommettere. E quando nel 1995 mi buttai a vendere abbonamenti dial-up, iniziai proprio a proporre dapprima CU SeeMe e poi Microsoft NetMeeting ai miei clienti, che strabuzzavano gli occhi all’idea di poter “videotelefonare” quasi gratuitamente con il parente all’altro capo del mondo o poter fare “videoconferenze” fra le filiali della grande multinazionale.

Ma i tempi non erano maturi: la banda era troppo stretta e i servizi (soprattutto NetMeeting) invasi da maniaci sessuali (qualcuno ha detto Chatroulette? 🙂 ) piuttosto che da gente per bene. E quindi le videochat non riuscirono ad affermarsi come la killer app di Internet. Torniamo ora ai giorni nostri. Perché oggi c’è tutto questo interesse da parte di Google e Facebook per le videochat?

Provo a fare 3 ipotesi:

con le videochat si può monetizzare (per ora sono free, ma magari in futuro passeranno ad un modello freemium: funzioni di base gratuite, funzioni avanzate a pagamento)

le videochat attirano un pubblico eterogeneo (i giovani e giovanissimi per divertimento, gli over 30 per lavoro: ergo sono utili per allargare la base degli utenti fidelizzati)

le videochat aumentano stanzialità e persistenza (obiettivo dei social è quello di evitare che gli utenti trovino all’esterno altre “distrazioni”, e per farlo è necessario inserire funzioni che possano “intrappolare” gli utenti al loro interno: con Hangouts e Videocalling gli iscritti a Google+ e Facebook non sentiranno più il bisogno di abbandonare il social per usare magari proprio Skype, perché la funzione di videochat è alla portata di click)

C’è dell’altro?


Max Valle

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