earlybird ecommerce

L’early bird, secondo il dizionario, è una persona che si alza presto, oppure una che arriva prima degli altri. Secondo Twitter, invece, @earlybird è un account all’interno del quale i cinguetti saranno costituiti da offerte esclusive provenienti da partner selezionati”.

Come possiamo infatti leggere nelle FAQ su earlybird, il nuovo servizio non è nient’altro che un sistema per diffondere offerte speciali di prodotti tramite un apposito account Twitter. L’inserzionista decide i termini dell’offerta, la disponibilità e il prezzo della mercanzia, e il cinguettio promozionale viene sparato a tutti gli iscritti a @earlybird (in meno di 24 ore dall’annuncio, l’account conta quasi 20.000 follower).

Mi sono soffermato a pensare se questo nuovo servizio di Twitter (lanciato meno di 3 mesi dopo Promoted Tweets) potrà essere o meno un successo. Ci ho pensato su perché avevo letto di incredibili success story di aziende che, adottando una proficua “Twitter ecommerce strategy”, han fatto soldi a palate (un nome su tutti Dell, che fra il 2007 e il 2009 ha dichiarato di aver fatto 3 milioni di dollari di revenue grazie alla popolare piattaforma di microblogging).

Però poi mi son detto: mi sa che Dell i soldi li ha fatti perché su Twitter NON solo ha cinguettato di offerte e coupon, ma ha innescato la famosa conversazione con gli utenti (termine che tanto piace a chi si occupa di social media marketing). Sparare una raffica di “offerte miste” da un account potrà avere lo stesso successo? Non lo so, forse la cosa è troppo sbilanciata verso la pura pubblicità, e manca del sostegno di una customer care che credo sia basilare quando c’è di mezzo un acquisto da effettuare online.

O comunque ci vorrebbero almeno delle promozioni ben targhettizzate e magari geolocalizzate (cosa che Twitter credo possa fare, visto il recente annuncio di Places e dell’integrazione con Foursquare e Gowalla), non offerte sparate nel mucchio. Secondo te?