creare un affiliate site che converte

Quanti siti di affiliazione (affiliate site) credi che esistano in Italia? E quanti di loro pensi che siano siti che convertono abbastanza da poter almeno sostenere i costi di manutenzione? Probabilmente la risposta sarebbe scoraggiante per chi, come te, eventualmente sta pensando di mettere in piedi un sito di affiliazioni.

Spesso ci si squalifica già in partenza, ignorando che ci sono alcune cose assolutamente da considerare durante la fase di preparazione del sito prima che vada online. Qui trovi quindi una scelta di quelle molto influenti sul successo o non successo di un affiliate site. Spero che questa miniguida ti possa servire in futuro.

Mindset da affiliato

Se è vero che solo il 15% degli affiliati guadagna più di 1.000 € all’anno con le affiliazioni (dato dalla guida sull’affiliate marketing di AffiliatePRO), vuol dire che probabilmente alla fine di ogni anno ci sono molte persone che si aspettavano di più.

C’è una cosa che molte persone non hanno, o non hanno mai sviluppato, ed è questa la causa per i risultati deludenti:

Ci vuole il giusto mindset! Solo se ragioni da affiliato e vedi i tuoi siti come un imprenditore e venditore entrerai nei 15% degli affiliati che guadagnano più di 1.000 € all’anno.

Quindi: la capacità di interpretare le statistiche, tracciare e confrontare tutto, fare test, saper investire nel momento giusto nelle cose giuste e saper portare la gente all’acquisto – questo è il mindset per partire con il piede giusto.

Prepara il sito

Quando costruisci una casa, la prima cosa alla quale pensare sono le fondamenta stabili, vero? Di seguito troverai alcuni punti essenziali da considerare.

La scelta del nome di dominio: fai i calcoli!

Creare un sito che converte in qualche maniera è fattibile ma non ci basta. Ti devi chiedere se ne potrai trarre profitti soddisfacenti. Il nome di dominio, almeno se vuoi che contenga una keyword, potrà decisamente influire sui futuri guadagni.

Certo, non è necessario che debba contenere la parola chiave principale del nuovo progetto, ma è comunque la scelta preferita da chi crea un sito di affiliazione, per svariati motivi.

Il nome di dominio potrà determinare di più o di meno i programmi di affiliazione tra cui potrai scegliere. Ad esempio, se scegli un nome di dominio per un prodotto di nicchia, diciamo materassi, sarà solo una forzatura (e meno credibile per utente e motori) se inizi a parlare di comodini.

Quindi, prima di decidere il nome di dominio, è imprescindibile fare un calcolo per sapere quanto potrebbe portarti questo sito di affiliazione, presumendo in questo caso che sfrutterai solo il canale SEO. Il calcolo è molto approssimativo ma utile per decidere:

Se hai scelto una nicchia con la parola chiave principale che conta un totale di 10.000 ricerche mensili (non stagionale), e supponi che si posizionerà più o meno facilmente da prendere tra un po’ di tempo un minimo di 20% dei clic dalle SERP (=2.000 visite mensili), di cui solo una parte cliccherà su un link di affiliazione sul sito (supponiamo un 25%= 500 clic) e poi solo un 10% converte, siamo su 50 conversioni. Poi, diciamo che i programmi di affiliazione che hai scelto hanno momentaneamente un payout medio di 15 euro per conversione: arriverai a circa 750 euro mensili.

Poi considera che ci sono costi di manutenzione, eventuali investimenti in link building – a seconda la concorrenza ed il tipo di nicchia – e magari in contenuti.

Ti basteranno i 750 euro o dovrai cercare un’altra nicchia? Riflettici bene prima di perdere soldi – altro che conversioni!

Template del sito

Supponiamo che opterai per un sito in WordPress.

Se vuoi preparare un sito di affiliazione che converte, pensaci bene sulla scelta dei template: Molto probabilmente convertirai prevalentemente sulle pagine foglia quali schede prodotto o articoli blog, ed è lì dove bisogna far attenzione.

Qui alcuni fattori da tenere in mente per aumentare le probabilità di conversioni senza troppe perdite di tempo:

  • Meglio evitare templates che usano una foto di grandi dimensioni all’inizio di ogni pagina singola/ogni articolo in modo da coprire gran parte dell’area above the fold. Questo diventa importante soprattutto se userai il contenuto anche per campagne paid: nella parte above the fold dovrà essere visibile un titolo ed eventualmente un sottotitolo, anche su mobile, come nell’esempio su uno dei nostri siti training:
    Template con titolo e sottotitolo above the fold

  • Il contenuto deve essere ben leggibile e navigabile sia su desktop sia su mobile. Testa il template prima di comprarlo.
  • Bottoni e link devono essere ben visibili o almeno configurabili a sufficienza. Certo, si può cambiare tutto nel CSS, ma è tempo che perdi su altre cose, e il tempo per l’affiliato è prezioso:
    Bottone ben visibile per convertire meglio

  • Meglio evitare distrazioni se vuoi vendere un certo servizio/un certo prodotto. Se il tuo contenuto deve convertire al massimo, assicurati che le sidebar possono essere rimosse quando ti serve:
    Sidebar rimosse per convertire meglio

  • Se non trovi un template al 100% soddisfacente e devi mettere mano sul codice, assicurati di creare un Child Theme per non perdere le modifiche dopo ogni aggiornamento – e con esse molto tempo di lavoro extra.

Velocità e Hosting

Non solo per siti che devono innanzitutto vendere, ma soprattutto per essi, è essenziale che siano più veloci possibile. Sappiamo tutti che la velocità di caricamento è ormai anche un fattore di ranking, ma oltre a questo è da ricordarsi perché per motori come Google è talmente importante che ne hanno fatto un fattore di ranking.

La gente, soprattutto quella che arriva da mobile, si stufa molto velocemente se la pagina ci mette troppo a caricare e va da un’altra parte. Ed eventualmente la prossima volta che vede il tuo sito in SERP, non ci cliccherà più, se l’ultima volta ha aspettato troppo. Vuoi un paio di dati interessanti?

Cosa fare:

  • Quando vedi dopo un certo tempo che il sito ha davvero tanto potenziale di crescita, oppure già dall’inizio, valuta se ha senso cambiare piano hosting o optare per un server dedicato.
  • Dai importanza al page speed anche mentre stai lavorando sul sito. Un fattore che pesa molto sono spesso le immagini caricate in dimensioni esagerate sul server.
  • Usa tool come GTmetrix o uno dei testing tool di Google per vedere dove puoi migliorare lato codice e server:
    Migliora la velocità se vuoi convertire

Cosa considerare lato UX

La user experience può fare la differenza tra 0 vendite e un sito che decolla. Su un affiliate site non è consigliabile fare esperimenti di design. I siti che convertono bene sono fatti prevalentemente come molti altri siti che la gente è abituata ad usare da molti anni, e senza fuffa e fiocchi:

  • Menù in alto molto semplice senza effetti speciali
  • Gente che non conosce il tuo sito e che deve fidarsi di te per comprare qualcosa, è più propensa a farlo se vede che nel menu in alto legge almeno la voce “chi siamo”:
    Menu di un sito affiliato

Tracking base

Tu guideresti a occhi bendati? Probabilmente no, perché sai che è folle.

Una volta completato il sito e subito dopo il lancio, non ci saranno scuse e dovrai almeno implementare un tracciamento base. Se non lo fai, come sai dove stai andando? Servono tanti dati per avere la base per fare le decisioni giuste e strategiche per migliorare la CR (conversion rate) del sito.

Consiglio di considerare almeno i tool di Google per il tracciamento base, ovvero Analytics e Search Console. Per un tracciamento di eventi avanzato ti sarà di aiuto il Tag Manager.

Un altro tracciamento, più legato al mondo dell’affiliazione, consiste nell’uso di plugin o tool come questi:

  • Pretty links: un plugin di link cloaking come ce ne sono tanti altri per WordPress. Assicurati che i link che crei con il plugin siano tracciati dal plugin. Ti aiuterà a capire dove cliccano gli utenti e a trarre le giuste conclusioni per aumentare la CR.
  • Hotjar: un esempio per un tracking tool per il comportamento degli utenti sul tuo sito. È utilissimo soprattutto perché registra dei veri e propri film mentre gli utenti stanno usando il sito. Non ci crederai quante cose pensavi fossero facili da usare ma invece non lo sono! Un utente che si perde non converte. Mai.

Ce ne sarebbero molti altri tool per un buon tracciamento di tutto ciò che succede sul tuo sito di affiliazione. Con questi però avrai – appunto – un inizio con il piede giusto.

Programmi di Affiliazione

Cerca di integrare con i tuoi contenuti i programmi di affiliazione e campagne promozionali adatti all’argomento del tuo affiliate site, evitando formati banner grafici e puntando più sull’utilizzo di textlink come un’integrazione del contenuto stesso.

Contestualizza le affiliazioni e scegli solo le migliori! Esistono tanti network di affiliazione: ti consiglio inizialmente di lavorare con Awin e Tradedoubler semplicemente per l’affidabilità dei loro advertiser e la possibilità di lavorare con brand noti.

Per quanto riguarda la contestualizzazione facciamo alcuni esempi:
Se il tuo affiliate site tratta le tematiche legate al travel, puoi lavorare sugli eventi, ad esempio “Oktoberfest” dove oltre a spiegare velocemente cos’è l’Oktoberfest puoi consigliare voli e hotel (integrando le affiliazioni, ad esempio Booking.com) per godersi al meglio questo evento.

Oppure se tratti tematiche legate all’abbigliamento sportivo, puoi consigliare i costi in promozione delle nuove collezioni su alcuni marchi. Spesso su siti come Privalia, Zalando Privé ci sono delle offerte che arrivano fino al -70% su alcuni marchi.

Se il sito è ben fatto e si pone come un prodotto non pubblicitario ma come una risposta a una domanda, l’utente sarà realmente aiutato e sarà guidato verso la conversione.

La pubblicità non deve essere percepita come pubblicità.

Autore: Giannicola Montesano, affiliate marketer e ideatore degli AffiliateDay 2019, per il Max valle.

Image source: Conversion Rate Optimization Tips – 12 Easy Ways to Boost Sales.