Leggendo il post Trouble Choosing a Niche? Start a Personal Blog di Problogger, non ho potuto fare a meno di ripercorrere la ma evoluzione come blogger. Tutto ebbe inizio da un blog personale. Quando iniziai a bloggare nel 2007, non avevo nessuna intenzione di farlo professionalmente. Invece, la mia carriera di blogger, ebbe inizio proprio con il mio blog personale. Il colpo di fulmine avvenne nel 2006 con la lettura di Blog! di David Kline e Dan Burstein (prefazione di Beppe Grillo, uno dei pochi blogger italiani conosciuti fuori i nostri confini), testo illuminante sulle capacità comunicative a livello globale di un blog. Il libro in questione è una raccolta di case study di noti blog in vari settori: politica, economica, business, musica, cinema, blog personali, ecc.

Perché iniziare con un blog personale?

Nato inizialmente come luogo per parlare pubblicamente di ciò che stavo pensando, imparando e sperimentando nella vita, il mio blog personale divenne l’estensione del mio cervello. Seppur non avendo ancora ben chiaro quale potesse essere la linea editoriale da perseguire, i miei primi post vertevano sulla crescita personale e professionale. In quei periodi, cullavo il progetto di abbandonare il lavoro come dipendente per avviare una nuova attività come consulente e libero professionista (cosa avvenuta definitivamente nel 2008). Nel tempo, arricchii i contenuti del mio blog personale con nuovi argomenti sempre centrati sulla mia vita in generale: viaggi, politica, società, spiritualità, benessere fisico. E’ chiaramente un bizzarro mix di argomenti che esulano totalmente dal concetto di “blog di nicchia“. Nel tempo, questo primo approccio al personal blogging, mi procurò non pochi dubbi. Ricordo era il 16 febbraio 2009 quando scrissi quello che credevo fosse il mio penultimo post del mio blog personale (l’ultimo sarebbe stato quello dell’addio definitivo): Sto pensando di chiudere questo blog.

Cosa mi spinse a scrivere un blog personale

Nonostante nascano come desiderio di espandersi e condividere le proprie passioni, i blog personali hanno un qualcosa di estremamente affascinante. Sono assolutamente originali e non sempre vertono sul guadagno online, anche se, una volta acquisita una certa popolarità, portano quasi inevitabilmente a monetizzare e a costruire una rendita automatica online sulle proprie passioni. Quando decisi di chiudere il mio blog personale, mai mi sarei aspettato una risposta di disappunto da parte dei miei lettori. Qualcuno scherzosamente mi “minacciò” di venirmi a prendere a casa se solo avessi smesso di scrivere. 🙂 I numerosi commenti e le decine di email che ricevetti in quei giorni, mi spronarono nel continuare il mio lavoro. All’epoca, avevo già aperto “Blog In Azienda” e quindi, scrivere con una certa frequenza e regolarità (5 post a settimana su ogni blog) non era semplice, ma certamente non impossibile. In quel caso, capii di essere io stesso la nicchia del mio primo blog.

Il blog personale, un terreno fertile su cui testare le proprie idee

Proprio come avvenne con “Blog In Azienda” (il mio primo vero blog di nicchia), dopo un paio di anni di blogging cominciai ad avviare altri blog e sperimentare metodi per fare soldi bloggando. Presi quello che era il blog personale di mio fratello Giuliano (indovinate chi gli consigliò di aprirlo? :-)) e lo tramutai inizialmente in un blog collettivo centrato sul settore delle autoriparazioni e sul mondo delle auto in generale. Sul quel blog scriveva mio fratello (prima meccanico, poi coordinatore presso una multinazionale di autonoleggio e infine direttore presso un’azienda che sviluppa portali online per gli autoriparatori), e Stefano, un nostro amico che tutt’oggi lavora come agente di commercio per varie aziende produttrici di strumenti di test e analisi per autofficine. Da questo primo esperimento, successivamente nacque il blog aziendale della GenesiSaw (Saw, acronimo di Servizi Auto Web), una srl, di cui mio fratello è amministratore delegato e dove mi occupo di webmarketing. Ad oggi, sul blog, si stanno aggiungendo nuovi blogger, molti dei quali all’inizio neanche sapevano cosa fosse un blog. Sono personaggi che ricoprono ruoli di prestigio in varie aree delle aziende del settore dell’automotive.

Un blog personale aiuta a bloggare in azienda

L’altra cosa grandiosa dei blog personali, è offrire un assaggio della tecnologia e della cultura del blogging a chi non ha alcuna dimestichezza con lo strumento (prendete come esempio i nuovi autori della GenesiSaw). Quando iniziati a bloggare con il mio blog personale, non avevo la minima conoscenza delle piattaforme di blogging, dei plugin, delle tecniche di posizionamento naturale sui motori di ricerca. Non sapevo neanche quale fosse la differenza tra hosting e dominio. Nei primi giorni fui letteralmente sopraffatto dagli aspetti tecnici e non ricordo neanche quante decine di appelli di aiuto pubblicai sui forum competenti a cui sono ancora profondamente grato per il supporto ricevuto (Dio vi benedica a tutti!). Quindi, sono assolutamente convinto come un blog personale, sia il modo migliore per conoscere l’arte del blogging. Fintanto non pubblicherete un post e non interagirete con le persone che vi leggono, non sarete mai dei veri blogger. Il bello di imparare attraverso un blog personale è che le aspettative che i lettori ripongono sulla vostra opera, non sono così alte come quelle di un blog professionale o aziendale.

Una volta avviato un blog aziendale cosa ne sarà del blog personale?

Come spiegato all’inizio, reputo un blog personale uno spazio assolutamente individuale non condivisibile dal punto di vista della linea editoriale di nicchia ma assolutamente condivisibile nell’interazione con i lettori (pubblico gli articoli e mi confronto con gli altri). Ci sono molti amministratori di aziende in possesso di blog personali che, nonostante la popolarità delle loro società, continuano a mantenerli vivi. Tra i casi più eclatanti: • Craig Newmark (CEO, Craig’s List) • Mark Cuban (Presidente di HDNet e Dallas Mavericks, squadra di basket della NBA) • Ross Mayfield (CEO, Socialtext) • Alan Meckler (CEO, Jupiter Media) • Jason Calacanis (CEO, Weblogs) • John Dragoon (CMO, Novell) • Seth Godin (CEO, Squidoo) Casi simili sono presenti anche in Italia, con il blog personale di Mauro Lupi responsabile dell’area Digital di Ammiro Partners e quello di Daniele Bogiatto fondatore dell’omonima azienda Daniele Bogiatto Company. Tra l’altro, molti di loro sono anche in possesso di un profilo personale su Facebook e Twitter. Conclusione Sono convinto che  tutti dovrebbero avere un blog personale soprattutto per comprendere a pieno le dinamiche della blogosfera in generale, e in vista dell’apertura di un futuro blog aziendale o professionale. Probabilmente, molti non saranno d’accordo, compreso quelli che si gettano a testa bassa sulla prima nicchia che gli capita (forse attratti dai guadagni e dalla popolarità dei più bravi). Tuttavia, se non avete ancora inquadrato la vostra nicchia di riferimento, vi consiglio di non perdere tempo e di aprire un blog personale. Autore: Alessandro Cosimetti – si occupa principalmente di consulenza aziendale nell’automotive dopo essersi occupato di marketing presso multinazionali del medesimo settore. E’ responsabile di “Blog In Azienda”, blog nato con lo scopo di diffondere la cultura del blog aziendale nelle aziende italiane. Inoltre, gestisce un blog personale con cui condivide le proprie passioni e interessi – per il TagliaBlog.