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Ricordi quando, un paio di mesi fa, facevo delle ipotesi su come potrebbe essere l’algoritmo della rilevanza di Twitter“?

Ebbene, qualche giorno fa Amit Singhal, noto “Google Fellow”, ha fatto luce su come “Google Ranks Tweets”: traduco le parti piรน interessanti dell’intervista.

“La chiave รจ identificare i “reputed followers”. Puoi guadagnare reputazione, e quindi darla. Se moltissime persone ti seguono su Twitter, e tu segui qualcuno

– anche se questo qualcuno รจ nuovo e non ha un sacco di follower

– il tweet di questa persona รจ considerato prezioso, perchรจ i suoi follower hanno, di conseguenza, un grosso seguito. Un utente che segue un altro in un social media, รจ analogo ad una pagina che linka un’altra sul web.

Entrambe sono forme di “raccomandazione”.

Quando delle pagine di alta qualitร  linkano un’altra pagina sul web, la qualitร  della pagina linkata sale. Allo stesso modo, nei social media, se un utente affidabile e riconosciuto segue un altro utente, la qualitร  dei follower di questo sale.

” Singhal interviene anche sugli hashtag: “Anche se questo tipo di tag possono essere utili a massimizzare l’esposizione di un tweet, possono anche servire come “bandierine rosse” che abbassano la qualitร  del tweet e attraggono contenuti spammosi.” Pur senza scendere troppo in dettaglio, Amit ha ammesso che Google ha modellato il suo approccio nei confronti dell’hashtagging cercando di ridurre l’esposizione di tweet di bassa qualitร .

Altro problema, l’estrarre il segnale dal rumore. Google riusce ad estrarre il “segnale” analizzando i termini ricorrenti nei vari tweet (ma anche nei blog), e la vicinanza di questi termini con la parola chiave in questione. In questo modo, riesce ad inserire risultati rilevanti in real-time anche su termini di ricerca molto comuni. In futuro, sia Twitter che Google sperano di migliorare la pertinenza delle ricerche in tutti i contesti grazie all’aggiunta dei dati geolocalizzati.

“La real-time search sta evolvendo” dice Dylan Casey, product manager di Google. “Parlo regolarmente con i ragazzi di Twitter per capire quale direzione dare alle nuove feature. Riceviamo feedback, diamo dei feedback, collaboriamo.

E’ realmente un rapporto simbiotico”. Amit Singhal sa perรฒ che Twitter non รจ l’unica fonte di informazioni in tempo reale. “Twitter รจ un componente molto importante del real-time web. Tuttavia, รจ solo uno dei componenti.

C’รจ un sacco di valore in notizie, blog e pagine web che vengono generate in tempo reale: Twitter รจ davvero utile, perchรจ i suoi contenuti sono in un formato molto “ristretto”. Tuttavia, stiamo scoprendo che il real-time web รจ molto piรน grande.”

Riassumendo

Google strizza l’occhio a Twitter ma mantiene forte l’interesse nei confronti del “vecchio web” (quello dei siti e dei blog), e probabilmente farร  in modo di accelerare l’indicizzazione e la pubblicazione in SERP di contenuti freschi provenienti dalle tradizionali pagine web (siano questi notizie, articoli o post).

Interessante la conferma (la si poteva intuire…) relativa alla distribuzione della reputazione su Twitter: che sia arrivato il momento di usare seriamente il mio account? ๐Ÿ™‚

UPDATE

Anche Matt Cutts ha detto la sua sull’argomento, in un video pubblicato poche ore fa; eccolo: