Un mese e mezzo fa, scrivevo il primo (e per ora unico) post sponsorizzato sul mio blog, pagato (ben) 30 dollari da ReviewMe. Galvanizzato dal fatto (scherzo eh!) mi sono iscritto qualche giorno fa a PayPerPost, altro notissimo servizio che promette di pagare i blogger in cambio di post (il nome “pay per post” credo sia piuttosto eloquente. Devo dire che PayPerPost ha colpito subito per l’estrema intuitivitร dell’interfaccia e soprattutto per l’ampiezza delle “open opportunities“; in questo istante, sono infatti presenti circa 60 offerte di post a pagamento, da un massimo di 20 dollari ad un minimo di 2,5 dollari per post (anche se la media ondeggia fra i 4 e i 6 dollari):
I post possono essere di 4 tipologie (Review, Buzz, Opinion e Link Building) e sono presenti ben 18 categorie (Arts & Humanities, Business & Economics, Blatant Advertising, Computers & Internet, Education, Electronics, Entertainment, Free Stuff, Government, Health, News & Media, Recreation & Sports, Reference, Regional, Science, Social Science, Society & Culture e Other);
La categoria piรน gettonata รจ attualmente “Computers & Internet”, seguita da “Business & Economy”. Interessante inoltre notare che l’advertiser puรฒ richiedere il Tone che il post deve avere: ciรฒ sta a significare che chi paga il post puรฒ richiedere espressamente che questo sia positivo (+), ma ci sono advertiser che accettano anche post neutrali o negativi (-). Infine, per testimoniare che qualche blogger รจ riuscito ad arricchirsi a suon di post, sul sito compare la classifica dei “top earners“:
Se vi state giร fiondando su PayPerPost per effettuare l’iscrizione, vi devo purtroppo dare una brutta notizia: il servizio, attualmente, accetta solo blog scritti in lingua inglese. Avevo in effetti letto la cosa nella FAQ, ma ci ho provato comunque… ed ecco l’email che ho ricevuto un paio di giorni dopo l’iscrizione:
“Dear Davide Pozzi,This is a notification to let you know that your blog, TagliaBlog, has been rejected for the following reason(s) Thank you for your blog submission!Unfortunately, at this time we only accept blog submissions in the English language only. Please check back with us on occasion as this policy may change. Thank you!”
Ci riproverรฒ quindi fra un pรฒ, se la policy cambierร . P.S.: nell’immagine relativa alle “open opportunities”, noterete che la penultima voce recita “PayPerPost Acquires Performancing.com” (la notizia mi era arrivata in effetti nella newsletter di PayPerPost di 2 giorni fa): Interessante mossa, visto che in molti (io incluso) utilizzano “Performancing Metrics” come sistema di statistiche per blog… chissร che non riesca di conseguenza a diventare “postatore a pagamento”, anche se non ho un blog in lingua inglese.