Da sempre, uso un sistema che ritengo infallibile per capire a quale orario gli utenti utilizzano la rete. Il sistema è quello di consultare i grafici disponibili sul Mix di Milano (per ciò che riguarda il traffico italiano),
oppure quelli presenti sugli altri Internet Exchange Point (per chi è interessato a conoscere come usano la rete negli altri paesi del mondo). Se il tipico grafico di un giorno settimanale mostra una “montagna a 3 gobbe”, con picchi di traffico legati all’orario lavorativo, è invece assai curioso notare che NON è in quell’orario che si ha la maggior attenzione verso i banner pubblicitari.
I banner li guardo extralavoro
Ci avresti scommesso? io no. E invece pare la maggior attenzione verso un annuncio pubblicitario online la si ottiene dopo le 18:00 (quindi al termine dell’orario lavorativo). E non è nemmeno una questione di età, visto che giovani e ultra55enni sono accomunati dalle stesse percentuali.
Potremmo dunque dedurre che se da un lato il traffico globale su Internet cala dopo le 6pm, dall’altro cresce un tipo di uso più attento ai messaggi pubblicitari: probabilmente la navigazione in ore serali/notturne è più rilassata, meno “distratta” dallo studio o dal lavoro, e quindi l’utente è più propenso a soffermarsi sulle pubblicità.
Ricerca, Shopping e Banner
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E’ durante l’attività legata all’acquisto che la ricettività verso i banner è massima: durante la ricerca, lo shopping o la participazione ad aste online, l’attenzione verso gli annunci raggiunge il livello più alto. In coda alla scala si trovano invece le attività durante le quali l’utente non ama essere interrotto/distratto: mentre si guardano i risultati sportivi, si gioca online, si usa l’email e l’instant messenger o si leggono news, ai banner proprio non ci si fa caso. A proposito, ti sei accorto che qui a destra ce ne sono alcuni? 🙂
Fonte: The receptivity of the online audience (ricerca di Lightspeed e IAB UK).