So di averlo detto e scritto parecchie volte, ma voglio ribardirlo anche in questo post: i motori di ricerca, nel loro tentativo di fornire agli utenti risposte sempre più precise e pertinenti, andranno inevitabilmente a pescare nei social site, e più precisamente nei siti di social bookmarking (lo sapete che del.icio.us fa parte di Yahoo! dal “lontano” 2005?) e di news rating.
Parlando di quest’ultima tipologia di siti, ricordo che da più di 3 mesi Google sta sperimentando un “simil-Digg”. E da una dozzina di giorni gira invece un rumor che parla di un interesse da parte di Google (ma anche Microsoft) circa l’acquisto di Digg, per una cifra vicina ai 200 milioni di dollari.
Curiosamente, è dalla stessa data che gira anche un’altra (inquietante) voce, diffusa da un certo Jeff Waltz, che va però in netta controtendenza: Google avrebbe intenzione di abbassare il PageRank a coloro che utilizzano social site come Digg e StumbleUpon col solo scopo di ottenere un “vantaggio sproporzionato” rispetto a siti che dipendono dal traffico tradizionale. La notizia pare sia stata diffusa (e subito eliminata) direttamente dall’Official Google Research Blog, e la frase incriminata è la seguente:
“We are working on strategies to level the playing field, effectively bringing back natural search patterns enjoyed in the pre-social bookmarking days. For webmasters who use social media responsibly, this is nothing to worry about – we will be targetting mainly a small minority of prolific bookmarkers with a new algorithm that looks at linking patterns over time. Webmasters who rely heavily on bookmarking their own sites to gain traffic will likely see a drop in pagerank before the end of 2008, and we will be working closely with two major social bookmarking sites to find a solution that will have no detremental effect on the average internet user”.
Provo a tradurre (con qualche ritocco) i punti salienti:
“Stiamo lavorando per riportare la ricerca naturale alle condizioni precedenti l’avvento del social bookmarking. I webmaster che utilizzano i social media in modo responsabile non hanno nulla di cui preoccuparsi. Colpiremo invece una piccola minoranza di “bookmarkers prolifici”, con un nuovo algoritmo in grado leggere la distribuzione dei link nel corso del tempo. I webmaster che hanno utilizzato massicciamente il bookmarking per ottenere traffico vedranno una diminuzione del PageRank entro la fine del 2008, e lavoreremo a stretto contatto con i due principali siti di social bookmarking (Digg? StumbleUpon?) per trovare una soluzione che non porterà alcun effetto negativo all’utente medio di internet.”
Conclusioni
Google utilizza ancora una volta la barretta del PageRank per punire/intimidire chi inquina le SERP: dopo i cali riservati ai venditori di link senza nofollow, verranno ora colpiti i “superutenti” dei social site. Ma questa volta, se l’idea fosse davvero messa in pratica, potrebbe essere l’inizio della rinascita per Digg & Co. (magari anche di OkNOtizie…), dai quali sparirebbero certe cordate pilotate e tornerebbero ad avere un giusto peso i voti degli utenti onesti. O invece è solo un tentativo di Google per mettere il naso negli algoritmi di Digg e StumbleUpon… prima di comprarli (o di clonarli). Fonte: Google to punish pagerank for Digg stories?