best practice

Per migliore pratica o migliore prassi o buona prassi (dall’inglese best practice) si intendono in genere le esperienze più significative, o comunque quelle che hanno permesso di ottenere migliori risultati, relativamente a svariati contesti. Il termine è usato per esempio nella direzione aziendale, nell’ingegneria del software, in medicina, nelle organizzazioni aziendali o governative. A seconda dell’àmbito, le “migliori prassi” possono essere definite come raccolta di esempi, che vengono opportunamente formalizzati in regole che possono essere osservate. Nel settore della direzione aziendale, precedentemente all’introduzione del sistema ISO 9001, molte aziende adottavano il sistema della best practice per la gestione dei processi produttivi. Questo concetto, nato all’inizio del secolo passato, è un’idea manageriale che asserisce l’esistenza di una tecnica, un metodo, un processo o un’attività, che sono più efficaci nel raggiungere un particolare risultato, di qualunque altra tecnica, metodo, processo, o attività. Si afferma che, con i processi adeguati, con i giusti controlli e le corrette analisi, il risultato voluto può essere ottenuto evitando problemi e complicazioni impreviste. Le “migliori pratiche” possono essere definite come il metodo migliore per effettuare la produzione. Basandosi su quelle procedure ripetibili che nel tempo si sono dimostrate migliori sia per la loro efficienza (meno quantità di sforzo) sia per la loro efficacia (risultati migliori), la best practice garantisce il raggiungimento degli obiettivi nel massimo dell’economia e della qualità. Il programma di progetto, o project plan, è parte integrante della best practice, così come il piano della qualità lo è per la ISO 9001.