Aspettare che venga una buona idea è il modo più sbagliato per lanciare un’azienda, e questo atteggiamento, tipicamente, non crea una startup. Le startup non lavorano su grandi idee, ma sono alla ricerca di fare incessantemente cose per i clienti. Inizia con l’azienda. Non iniziare con l’idea Appena inizi a lavorare sulla tua “buona idea”, capirai facilmente che nessuno la vuole utilizzare. Ciò significa stare fisso sul prodotto (e in quel mercato) fino a quando qualcuno lo vorrà. Molti “side project” o tool usati internamente sono esempi di ciò, e si sono successivamente trasformati in grandi prodotti o in grandi aziende. Blogger, sviluppato da Pyra Labs, era uno strumento interno. Github, da tool interno, è divenuto una startup. Yammer è uscito da Geni. Groupon è uscito da thePoint. La chiave di tutti questi esempi è che gli imprenditori sono partiti con l’azienda, non con l’idea. E’ più importante fare qualcosa, qualsiasi cosa, che aspettare e non fare nulla (nella speranza di trovare l’idea per qualcosa di grande). Se è così ovvio, perché qualcun’altro non l’ha già fatto? C’è una carenza di grandi idee che aspettano solo che qualcuno le metta in pratica. Focalizzati su un grande mercato, non su una grande idea Un grande mercato ha sempre delle grandi opportunità. Anche se la prima idea che hai avuto è orribile, arriverai a conoscere il mercato e i suoi bisogni, e potrai tirar fuori qualcosa di buono al secondo tentativo. Al contrario, una buona idea in un mercato orribile spesso fallisce. Don Valentine, il leggendario fondatore di Sequoia Capital (fondo d’investimento che include Cisco, Apple, Atari, Oracle e EA) dice sempre che il mercato è la prima cosa che conta per lui. Josh Koppelman definisce i grandi imprenditori come “missili termosensibili”, per come sono in grado di seguire il loro target/mercato anche se inizialmente sembra che non si sia. La startup sono esattamente questo. E’ tutta una questione di esecuzione Non appena hai una buona idea, almeno altre 5 persone la hanno nello stesso momento. Questo è il motivo per cui varie aziende partono più o meno simultaneamente: vedi ad esempio Instagr.am, PicPlz, Mopho.to e PicBounce (nell’ambito della condivisione di foto). La prossima volta che ti fermi per “aspettare una buona idea”, non fermarti. Vai e fai qualcosa, per esempio una brutta idea per un grande mercato, o una piccola idea per un prodotto che ti serve. Persevera e insisti, e alla fine potrai scoprire che una cattiva idea può trasformarsi in una società davvero ottima. Ma attenzione: durante il cammino potresti farti distrarre da nuove idee, che nulla hanno a che fare con la tua idea di partenza. E se, come Sirene, le starai ad ascoltare, il tuo viaggio cesserà di fare progressi e rischierai di schiantarti sugli scogli. La tentazione Per capire perché queste nuove idee possono sembrare così allettanti, ti mostro la tipica “curva di transizione” di una startup:

Curva di transizione di una startup

Il succo è che quando ha una nuova idea intusiasmante, ti trovi nello stato di “ottimismo disinformato”. Man mano che passa il tempo e iniziano ad emergere tutti i problemi, lo stato passa a quello di “pessimismo informato”. Si tratta di una brutta situazione che porta alla “crisi del significato”, la quale può trasformarsi in “ottimismo informato” o in “crollo e fallimento”. La maggior parte delle startup sono in un “pessimismo informato” e puntano alla “crisi del significato”. In quel momento, le Sirene iniziano a chiamare con nuove idee entusiasmanti e scollegate a quella iniziale. Tali idee sono allettanti perché sono ancora nella fase dell'”ottimismo disinformato”, e sembrano quindi molto più interessanti della tua idea attuale. Il pericolo La tua capacità di diventare un imprenditore di successo è tutta nel tramutare il “pessimismo informato” in un “ottimismo informato”. Se ogni volta che arrivi al “pessimismo informato” sei impaziente di trovare una nuova idea per ritornare all'”ottimismo disinformato”, finirai catturato in un ciclo senza fine. Devi essere paziente abbastanza a lungo per fare in modo che la tua idea possa svoltare l’angolo. La soluzione Ho imparato a resistere alla nuove idee dopo aver letto questo post di Tim Ferriss. Ora vedo le nuove idee per quello che sono, ovvero “ottimismo disinformato”. Quindi, se sei in uno stato di “pessimismo informato”, tappati le orecchie, aggrappati all’albero maestro come fece Ulisse e continua a lavorare sulla tua idea principale: non lasciarti sedurre dal richiamo delle Sirene. Liberamente tratto da You Don’t Need A Good Idea To Start A Great Company, di Elad Gil e How New Ideas Almost Killed Our Startup, di Vinicius Vacanti.