Il numero 7 nel (web) marketing

Mi ha incuriosito notare che su parecchie landing page (principalmente anglofone) che propongono ebook sul “guadagnare online” o corsi e screencast di vario genere, praticamente tutti i prodotti hanno un costo che termina per 7.

Intendo dire che, tipicamente, il prezzo indicato è di $97, $247, $497 o qualcosa di simile.

Cerchiamo dunque di capire perchè il 7 è diventato il numero di moda nel mondo del pricing online…

Il nove e lo zero

La pubblicità televisiva e cartacea ci ha da tempo abituati al 9: guai a dire che un prodotto costa 100 euro, il prezzo su qualsiasi volantino di qualsiasi supermercato sarà sempre 99.

La componente psicologica è chiara: la cifra non è tonda (non finisce con lo zero) -> sembra che il prezzo sia molto più basso di quello che è in realtà (nel caso riportato qui sopra, con 1 euro in meno passo da un prezzo di 3 cifre ad uno di 2).

Nel libro The Art of Pricing si parla proprio di The Nine and Zero Effect: secondo l’autore, le persone associano il numero nove al risparmio e lo zero alla qualità; l’esempio citato è quello di un fast food messo a confronto con un ristorante di alto livello: un “burger menu” viene venduto a 4,99 dollari, mentre una portata nel miglior ristorante nella città potrebbe costare 30 dollari.

La scelta del pricing è quindi una scelta di comunicazione: vuoi comunicare risparmio o qualità? scegli il prezzo di conseguenza.

Cta Digital Marketing

Il numero sette

Ma veniamo ora al 7, che presenta una serie di aspetti molto interessanti: innanzitutto pare sia il numero preferito dalla maggior parte degli esseri umani (a parte dagli orientali, che mi risulta preferiscano l’8), ed è quello che viene più spesso menzionato quando si chiede un numero a caso.

Ma il 7 ha anche un fortissimo significato religioso, soprattutto nella tradizione cristiano-cattolica:
7 sono le virtù, i doni dello Spirito Santo e i Sacramenti. 7 sono anche i peccati capitali e i sigilli menzionati nell’Apocalisse (la cui rottura sancirà la fine del mondo). Il 7 ha inoltre un significato di “infinito”; nel Vangelo di Matteo si legge: “Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?”. Gesù risponde a Pietro: “Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette” (ovvero sempre).

Infine 7 sono i giorni della settimana con i quali, religiosi o no, è scandita tutta la nostra vita.

Tre teorie sul sette…

Nell’ebook Get Google Ads Free, si ipotizza che il 7 sia visto come il meno “minaccioso” di tutti i numeri, e quindi se ne consiglia l’uso:
“QUESTION: Why set or round up to even amounts ending in the number 7?
ANSWER: Well first off, no one likes loose change; so never sell at any price that adds frustration to someone trying to balance their checkbook (they may see this ahead of time and just decide it’s easier not to buy). Secondly (and this may shock and even surprise you!) but a lot of psychological study went into price theory and price perception, and the number 7 is thought of as less threatening as any other number. Make all your prices end in 7s.”

In un altro studio sulla percezione del valore di tutti i numeri compresi tra 1 e 100, il 77 ha dimostrato di avere il più basso valore percepito rispetto al suo valore effettivo (fonte: AllExperts – Marketing Research – Psychological pricing)

Più semplicemente, il 7 potrebbe essere visto come il “nuovo 9”, oramai troppo sfruttato… fino a che la gente non si abitua anche a quello, ovviamente (teoria in discussione su WMF).

Conclusione

“The number ‘7’ may be lucky in dice, but in marketing, it’s just another number!” ci dice un articoletto intitolato The Truth About The Fallacy Of “7”, cercando di sfatare il mito che aleggia intorno a questo numero.

Sarà anche vero, ma se avessi un ecommerce (o se fossi un venditore incallito su eBay) inizierei a fare un bel po’ di Split Test, utilizzando prezzi che terminano con lo 0, il 7 e il 9… e volendo pure con tutte le altre cifre.