Quando un utente fa una ricerca su Google, gli annunci pubblicitari sono importanti tanto quanto i risultati organici. Questo è quanto emerge dal report che Google ha depositato alla SEC qualche giorno fa, nel quale l’azienda ha inserito anche alcuni nuovi formati pubblicitari indicandoli come uno dei grossi cambiamenti per il 2012: “Per esempio, con i “visual ad”, non solo gli utenti possono trovare un cinema per vedere un nuovo film, ma possono anche guardare direttamente il trailer all’interno del banner. Con gli annunci geolocalizzati gli utenti possono trovare ciò che cercano più facilmente, mostrando migliaia di business locali su una mappa – letteralmente. E col pulsante +1, le persone possono trovare attività commerciali raccomandate dai loro amici. Dopo tutto, agli annunci pubblicitari sono solo una risposta in più alle query degli utenti.” Nel 2004, Google si esprimeva invece in questo modo: “Non consentiamo la visualizzazione di annunci sulle nostre pagine dei risultati, a meno che siano pertinenti alla pagina in cui vengono mostrati. Crediamo fermamente che gli annunci possano fornire informazioni utili solo se sono pertinenti a ciò che gli utenti desiderano trovare. Per questo motivo, è possibile che non venga visualizzato nemmeno un annuncio in seguito ad alcune ricerche.” Google ha sempre compreso l’importanza di mostrare annunci pertinenti. E questo è il motivo per cui la search advertising è divenuto uno dei più grandi business “stampa-soldi” che il mondo abbia mai visto. Ma prima di ciò, Google ha promesso che gli annunci pubblicitari non sarebbero finiti in mezzo al prodotto principale – la search. Nello stesso documento, è scritto: “È meglio impegnarsi a fare veramente bene una sola cosa. Google si dedica alla ricerca.” Ora invece dicono che gli annunci pubblicitari sono parte del prodotto principale. Allo stesso modo, quando Google modifica le sue privacy policy per fornire informazioni più accurate agli inserzionisti, non lo fa per aiutare loro. Ma per aiutare te. Liberamente tradotto da Google: “Ads Are Just More Answers”, di Matt Rosoff.

Max Valle

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