degree of trust in advertising - Max Valle

Il post di oggi “fa il paio” con quello di qualche giorno fa sulle forme di pubblicità utili/ignorate. Questa volta, però, il discorso si allarga ad un campione di oltre 25.000 utenti, di ben 50 paesi, e la domanda è leggermente differente: parliamo infatti del grado di fiducia dei consumatori nei confronti delle varie forme di pubblicità.

In estrema sintesi, il sondaggio mostra questo dato: le persone si fidano delle persone che conoscono, e anche di quelle che non conoscono (ma che probabilmente riescono a trasmettere fiducia tramite ciò che scrivono online). Notiamo infatti un bel 90% a fianco dei “consigli da persone conosciute” e un 70% a fianco delle “opioni postate online” (percentuale che sale all’80% se prendiamo i soli utenti italiani). Notevole anche il trust che riescono a trasmettere i grossi brand: il 70% dei rispondenti crede nei siti web dei marchi e il 64% nelle sponsorizzazioni.

Molto triste la situazione per banner e annunci testuali: le ultime 4 posizioni del grafico sono infatti occupate dagli annunci esposti nei motori di ricerca, nei video, sui siti e sui telefoni cellulari… evidentemente urge un grosso ripensamento su questo modello di business. Per completezza, qui sotto sono riportate le variazioni percentuali nel periodo Aprile 2007-Aprile 2009.

Variazioni del grado di fiducia nella pubblicità dal 2007 al 2009

Attenzione però: il detto “tutto il mondo è paese” sembra non essere valido in questo ambito. Le differenze sono infatti notevolissime in base alle aree di provenienza degli utenti: come evidenzia anche

Tuttoconsumatori gli italiani, con l’80%, sono al secondo posto tra coloro che si fidano delle opinioni pubblicate online preceduti dai vietnamiti (81%), e seguiti da cinesi e dai francesi (77%). Finlandesi (50%) e argentini (46%) ci credono invece ben poco. Quando si tratta di aver fiducia nelle sponsorizzazioni dei marchi, i paesi dell’America Latina sono in vetta: l’81% dei colombiani/venezuelani e il 79% dei brasiliani credono in questa forma di pubblicità. Le sponsorizzazioni hanno invece un’importanza minima fra i finlandesi (38%), lettoni (36%) e svedesi (33%). L’Italia, con il 59%, si posiziona circa a metà classifica. I siti web di noti brand hanno infine la massima importanza per cinesi (82%), pakistani (81%) e vietnamiti (80%), ma ben poca per israeliani (45%) e svedesi (40%). In questo caso l’Italia, con il 64%, si posiziona al 28esimo posto su 50 paesi.

Fonte: Personal recommendations and consumer opinions posted online are the most trusted forms of advertising globally.


Max Valle

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