Sui social network รจ abitudine frequente scrivere quello che si pensa e si vuole, anche a discapito degli altri.
Ma sono in tanti ad ignorare che, se si manca di rispetto, insultando o diffondendo notizie false, si rischia la reclusione e una sanzione pecuniaria.
ร una sentenza della Cassazione del 2017 a inquadrare questo comportamento come reato di diffamazione aggravata.
Anche alla comunicazione online viene applicato lโarticolo 595 del codice penale. Tutto quello che viene postato sui social ha valore legale, esattamente come tutto ciรฒ che viene detto off-line.
Cosa vuol dire diffamazione?
La diffamazione รจ un comportamento messo in atto per ledere lโimmagine o la reputazione di un altro soggetto.
Il reato di diffamazione รจ inserito nel Codice Penale art. 595, nei โdelitti contro la personaโ, tra i โdelitti contro lโonoreโ.
Insultare qualcuno vuol dire diffamare? In realtร questo non basta per punire penalmente qualcuno.
Lโinsulto rientra nellโingiuria, prevista dallโarticolo 594, poi abrogato. Questo stabiliva che: โChiunque offende lโonore o il decoro di una persona presente รจ punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a euro 516โ.
Lโabrogazione รจ avvenuta nel 2016, perchรฉ considerato un reato minore, punibile solo con una sanzione pecuniaria e il risarcimento danni alla parte lesa.
Quando si verificano i presupposti di diffamazione su Facebook?
La diffamazione su Facebook puรฒ avvenire con la pubblicazione di post e immagini su gruppi chiusi e pagine aziendali. Oppure, attraverso la scrittura di commenti, post e altri contenuti su pagine e spazi web non appartenenti alla parte lesa.
Affinchรฉ si verifichi il reato di diffamazione รจ necessario che:
- Il contenuto del post lesivo permetta di individuare il destinatario con precisione, anche senza citazione del nome
- I post diffamatori vengano fatti a piรน persone e diffusi in maniera incontrollata
- Il contenuto deve essere scritto in modo da far percepire chiaramente la volontร di recare offesa allโindividuo, nellโonore e nella reputazione
- Il soggetto offeso non deve essere presente al momento della scrittura del post diffamatorio
Facebook รจ uno strumento accessibile da chiunque, un post pubblicato รจ reso visibile a tantissime persone.
Per poter stabilire se una frase equivale o meno a un reato di diffamazione su Facebook, cosรฌ come la sua portata, bisogna analizzare attentamente forma e contenuto.
Inoltre, per confermare lโintenzione lesiva, ogni messaggio deve essere contestualizzato e deve tener conto anche delle circostanze familiari e professionali.
Aggravante: Facebook come mezzo di pubblicitร
Oltre allโapplicazione dellโart. 595 in caso di pubblicazione di post e commenti diffamatori su Facebook, la giurisprudenza riconosce anche lโaggravante del comma 3, relativo allโutilizzo del โmezzo stampa o altri mezzi di pubblicitร โ.
Facebook e gli altri social network sono strumenti di comunicazione tra persone, che hanno lo scopo primario di favorire la socializzazione.
Tuttavia, non puรฒ escludersi anche la loro funzione di diffusione di informazioni e messaggi pubblicitari.
Pertanto tutti i social, incluso Facebook, rientrano tra i โqualsiasi altro mezzo di pubblicitร โ citati dalla norma di riferimento.
Offendere in privato su Facebook รจ reato?
Se qualcuno offende in privato su Facebook, si puรฒ parlare di reato di diffamazione aggravata? Ti รจ capitato di ricevere frasi lesive e poco piacevoli, tramite messaggi privati, da una o piรน persone?
In questo caso si parla di ingiuria, che oggi si configura come illecito civile e non piรน come reato penale.
Quello che puoi fare รจ avviare una causa per risarcimento danni alla persona. Dovrai stampare le chat da presentare come prove dellโaccaduto.
Se la persona che ti ha offeso verrร condannata, dovrร pagare lโindennizzo da te richiesto e una sanzione pecuniaria compresa tra 100 โฌ e 8.000 โฌ.
Diffamazione su Facebook: risarcimento
Non รจ possibile stabilire autonomamente un minimo e un massimo di risarcimento per diffamazione su Facebook. Questo perchรฉ bisogna valutare diversi aspetti come lโimportanza della brand reputation e della reputazione personale del soggetto leso e il danno arrecato. ร il giudice che valuta lโimporto in base alle prove e ai dati acquisiti.
LโOsservatorio sulla Giustizia Civile di Milano ha preso in analisi i parametri usati dalla giurisprudenza per la liquidazione del danno di diffamazione a mezzo stampa e con altri mezzi di comunicazione.
Ha poi approvato dei criteri orientativi per quantificare i danni in base al livello dโintensitร della lesione provocata, te li riassumo di seguito:
- Tenue gravitร : da 1.000 โฌ a 10.000 โฌ
- Modesta gravitร : da 11.000 โฌ a 20.000 โฌ
- Media gravitร : da 21.000 โฌ a 30.000 โฌ
- Elevata gravitร : da 31.000 โฌ a 50.000 โฌ
Pena per diffamazione su Facebook
Chi diffama su Facebook e su altri social rischia fino a un anno di reclusione e una sanzione pecuniaria di entitร variabile. Inoltre, รจ prevista lโaggravante con reclusione fino a 3 anni.
Lโazione penale non esclude quella civile. Per cui, a tutto questo, si puรฒ aggiungere la richiesta di risarcimento danno citata nel paragrafo precedente.
Se il diffamatore viene condannato dovrร pagare le spese del suo legale e quelle della parte civile, e il risarcimento danni richiesto dalla parte offesa.
Come fare la denuncia
Se sei vittima di diffamazione su Facebook o su altri social network, come prima cosa puoi segnalare e bloccare la persona tramite gli strumenti della piattaforma.
Tutti i social mettono a disposizione delle azioni a tutela dellโutente, anche in caso di furto dโidentitร . Puoi utilizzarle per un primo intervento contro la persona che sta ledendo la tua reputazione online.
Ti consiglio di raccogliere le prove della diffamazione: puoi fare screenshot di post pubblicati nei gruppi e nelle pagine, sul tuo profilo personale e nelle chat private. Questo perchรฉ, una volta bloccato, il diffamatore potrebbe provare a cancellare tutte le prove evidente del reato commesso.
Dopo aver raccolto le prove, potrai poi sporgere denuncia alla Polizia Postale o ad altre autoritร , come i Carabinieri o direttamente alla Procura della Repubblica del Tribunale, entro e non oltre tre mesi da quando avrai preso visione dei post diffamatori.
Nel modulo di querela per diffamazione su Facebook dovrai indicare le tue generalitร ed esporre i fatti.
Inserire i nickname usati dal diffamatore e i vari ID Facebook, eventuali commenti ricevuti da altri utenti per evidenziare lโimpatto lesivo sulla propria reputazione, e una stima del numero di persone che si pensa possa aver letto tali contenuti. Infine, dovrai allegare gli screenshot delle pagine web e delle conversazioni.