pubblicità va cambiata

Sul fatto che la pubblicità (soprattutto quella online) sia in una evoluzione perpetua, non ci sono dubbi: a più riprese, sulle colonne di questo blog, ho parlato parlato di banner morti e di scivolamento lento e inesorabile verso logiche a me avverse, come quelle di un certo tipo di buzz o di infiltration marketing. Ma qualcosa bisogna pur fare, perchè la pubblicità ha avuto un pesantissimo crollo di consensi nel decennio 1997-2008, come dimostra questo sondaggio condotto da Astra Ricerche (e contenuto nel primo capitolo di Invertising, di Paolo Iabichino).

Il crollo del consenso nei confronti della pubblicità, confrontando il 1997 col 2008

Invertising significa invertire il senso di marcia della pubblicità. Significa sostituire commercial con content, communication con conversation, push con pull, monologue con dialogue, consumer con user, impactful con useful, execution con experience, presence con relevance, contact con connect, promotion con education, global con social, aesthetics con ethics, ability con responsibility, shopping con sharing, persuasion con permission.

Tutto fantastico, ma evitiamo di sostituire da un giorno all’altro banner con buzz, per carità! 😀

Max Valle

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