Nell’immaginario collettivo, il motore di ricerca è uno strumento che si mette a metà fra la domanda che pone l’utente e il sito che risponde a tale quesito: in altre parole, il lavoro di Google dovrebbe essere quello di veicolare l’utente verso la pagina che soddisfa nel miglior modo possibile il suo intento di ricerca (magari sperando che prima possa cliccare su un annuncio pubblicitario… ma questo è un altro discorso 🙂 ).
E invece non è sempre così, anzi: è sempre meno così.
Fra featured snippet e direct answer, Google tende ormai a rispondere direttamente sulle sue pagine: l’utente digita una query, e la risposta compare direttamente in SERP.
Secondo un recente studio di SEMrush, Google risponde con un featured snippet al 41,59% delle query di tipo question, con una crescita del 480%.
Secondo un altro studio di Ahrefs effettuato su circa 112 milioni di query, il 12,29% di queste mostra un featured snippet.
Secondo uno studio di Visme, le SERP con featured snippet ricevono il 18,5% dei click in meno rispetto alle altre.
Secondo Rank Ranger, il 12,55% dei primi 10 risultati di Google.com include una direct answer.
Ma il dato più scioccante è probabilmente questo:
se nelle query via desktop la percentuale di “ricerche senza click” si è attestata attorno al 34%, in quelle via mobile è cresciuta nel corso del tempo fino ad arrivare a superare il 61%!
In pratica, più di 3 utenti su 5 fanno una ricerca su Google ma poi NON cliccano alcun risultato. Probabilmente perché, in gran parte, sono già soddisfatti dalla risposta che vedono sul piccolo schermo.
Come SEO e marketer, cosa possiamo fare? Il primo suggerimento che mi viene in mente, è quello di pensare a title e soprattutto a description accattivanti, con all’interno call to action che spingano al click.
E se abbiamo in mente un progetto nuovo, evitiamo di infilarci in settori dove Google si è mangiato (quasi) tutta la torta (come ad esempio quello dei testi di canzoni):
Se hai qualche altra buona idea, postala nei commenti. 🙂