Da sempre, su questo blog, ho puntato tutto sui contenuti, e da sempre ospito volentieri contenuti altrui (ovviamente solo se aderenti a determinate linee guida). E’ quello che in gergo tecnico si chiama guest blogging (o guest posting), e che in un’epoca dove il Content Marketing sta prendendo sempre più piede (qualcuno dice addirittura che sia un investimento migliore del Link Building…) ecco che divulgare i propri contenuti attraverso siti/blog molto noti e di valore è divenuta una strategia portante all’interno del “marketing mix”.

La cosa non deve essere sfuggita a Matt Cutts, che nelle ultime settimane ha pubblicato su YouTube ben 2 video riguardanti proprio la pratica del guest blogging. In entrambi i casi, il tema è quello del fare guest blogging per ottenere link. Nel primo video, Cutts parla di qualità del guest poster: se sul tuo blog ospiti un contenuto di qualità, scritto da una persona nota e famosa nel settore (probabilmente, fra le righe, Cutts fa riferimento all’Authorship), la cosa è certamente positiva, è un “great win”. Se però ospiti articoli duplicati altrove, di bassa qualità, scritti solo per ottenere link, ecco che a Google la cosa non sta bene: “We’re less likely to want to count those links” – “Siamo meno propensi a contare quel tipo di link” – dice Cutts. La cosa viene ribadita anche nel secondo video: se accetti guest post con dentro link che puntano a siti spammosi o di bassa qualità, fai molta attenzione, perché potresti ottenerne un risultato negativo, anche a livello di reputazione. In estrema sintesi: a Google il guest blogging può andar bene, purché sia una pratica basata primariamente sulla diffusione di contenuti unici di grande qualità, e non un sistema per fare puramente link building… e ospitare pessimi post con dentro pessimi link, nell’epoca del Penguin, non è proprio una tecnica da consigliare 😉

Cutts ribadisce in buona sostanza i concetti espressi, riassumibili in questi 3 punti:

• i contenuti di un guest post devono essere di grande qualità, e attinenti al sito che lo ospita

• un guest post non deve contenere un sacco di ancore con parole chiave troppo mirate

• il guest blogging va fatto con moderazione; non dovrebbe essere un lavoro (ovvero una tecnica di link building) a tempo pieno UPDATE n.2.

Questi i 4 punti sottolineati:

• non fare del guest blogging la tua unica strategia di link building (occhio ai rischi!)

• non mandare migliaia di email offrendo guest post a destra e a manca • non usare lo stesso articolo su 2 diversi siti

• non fare article spinning


Max Valle

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