Indipendentemente da quale sia l’attività di cui ti occupi, oggi è ormai chiaro che aprire un blog aziendale sia un’ottima idea per la produttività della tua azienda e la promozione del tuo business.
Le ragioni a sostegno di quanto affermo (e che ti elenco qui di seguito) sono molteplici, ma convergono tutte verso uno unico, fondamentale obiettivo: creare una potente strategia che dia visibilità alla tua azienda o marchio (branding) e che attragga traffico qualificato da convertire in clienti (lead generation).
Vediamole più nel dettaglio.
1. Il blog è il cuore pulsante della tua strategia di comunicazione
So che anche quando ti ho parlato dell’Inbound Marketing ho espresso concetti come visibilità e traffico qualificato. Il motivo è semplice: di tutti gli elementi del marketing mix che compongono una strategia Inbound, il blog è il protagonista assoluto, un vero e proprio hub da cui veicolare tutti i contenuti (testo, immagini, video ecc.) che la tua audience considera rilevanti.
Secondo un interessante elenco di statistiche marketing pubblicato da HubSpot, infatti, la creazione di contenuti per il blog rappresenta la priorità assoluta nella comunicazione aziendale per il 60% dei marketers.
2. Far conoscere il proprio marchio e diffondere il messaggio aziendale
Come strumento di comunicazione aziendale, il blog presenta l’enorme vantaggio di essere una piattaforma che “si possiede” (a differenza, ad esempio, dei social network) e che si può quindi progettare e personalizzare secondo le proprie regole. È, insomma, una sorta di cornice che si può modellare a proprio piacimento e in base a specifici obiettivi.
3. Acquisire autorevolezza nel proprio settore di riferimento
Avendo ben a mente la nicchia a cui ci si rivolge e il posizionamento di mercato, aumentano in maniera consistente le possibilità di poter guadagnare la fiducia dei propri lettori e diventare una voce importante, se non un vero e proprio punto di riferimento, per uno specifico settore.
4. Costruire una community con cui interagire attivamente
Il blog è una stupenda opportunità per creare un punto di contatto tra la tua azienda e i tuoi (potenziali) clienti: ti permette di consolidare le relazioni con quelli già esistenti e di instaurarne di nuove con quelli che lo saranno in futuro.
In questo senso il blog si avvicina molto ai social media. In effetti i due strumenti si integrano molto bene tra di loro portando traffico qualificato in entrambe le direzioni.
5. Promuovere i propri prodotti e/o servizi
È ovviamente un altro degli aspetti principali su cui si fonda l’esistenza stessa di un blog.
L’errore in cui, secondo me, è importante cercare di non cadere è di considerare il blog come una semplice vetrina in cui “esporre i propri articoli” e sbandierare ai quattro venti la migliore offerta del giorno.
Piuttosto, il punto di partenza dovrebbe essere sempre l’utente/consumatore e quali benefici può trarre dal tuo prodotto o servizio. Pubblicare con frequenza contenuti di valore per i propri lettori dovrebbe essere sempre la priorità.
6. Ottimizzare il proprio posizionamento online (e sul mercato!)
Dopo aver provato a parlare di come monitorare il posizionamento generale del proprio sito, torno di nuovo sull’argomento perché il blog è un ottimo strumento per scalare le classifiche dei motori di ricerca, dal momento che permette la creazione di contenuti digitali efficaci, e ottimizzati per la SEO (on-page e off-page). Fa quello che gli algoritmi di Google amano, insomma.
Senza dimenticare che un blog ti permette di misurare ed analizzare tutto ciò che fai (numero di visite ricevute, interazione con i social, conversioni generate ecc.).
Queste sono le ragioni principali per cui è di vitale importanza che ogni azienda possieda un proprio blog.
Ma perché si trasformi in un fattore di successo (affinché, cioè, porti risultati tangibili) è necessario che sia gestito in maniera sistematica e programmata: i contenuti devono essere pubblicati con regolarità, la gestione dei commenti dev’essere tempestiva, l’interazione con la propria community puntuale e professionale.
Ma quali sono gli aspetti strategici che non possono mai mancare in un blog?
Contenuti di valore e rilevanti per la nicchia di riferimento
Come accennato all’inizio del post, questo è il principio stesso su cui si basa tutta la strategia inbound. Pubblicare contenuti che siano di interesse per la propria audience significa attrarla con qualcosa che lei reputa utile e significativa: che sia la soluzione ad un suo problema specifico, la risposta ad un suo bisogno o semplicemente un argomento di suo interesse, quel contenuto sarà un valore aggiunto e quel valore durerà nel tempo.
Programmazione regolare dei contenuti
Un ottimo metodo per assicurarsi una pubblicazione regolare dei post è affidarsi ad un piano editoriale. Oltre a dare un’organizzazione al blog stesso, è utilissimo per trovare il giusto equilibrio tra la qualità e la quantità degli articoli.
SEO e parole chiave
Ricordandosi sempre che si scrive per le persone e non per i motori di ricerca (e che gli algoritmi di Google sono diventati così sofisticati da penalizzare chi fa altrimenti), aggiungere delle parole chiave all’interno dei contenuti – partendo da un’accurata attività di keyword research – è un’ottima abitudine per aiutare il posizionamento del proprio sito (e quindi la visibilità dell’azienda).
Importante anche l’aggiunta di link per reindirizzare i visitatori verso altre pagine del proprio sito (link interni) o verso altri siti autorevoli che offrono contenuti che possono essere di loro interesse (link esterni).
Aggiunta di contenuti visivi
Utilizzare dei contenuti visivi oltre che di testo, aumenta notevolmente l’engagement dei lettori.
La spiegazione risiede nella modalità di funzionamento del cervello umano e di come elabora le informazioni: non si limita a leggerle, le scansiona.
Un contenuto visuale, quindi, viene assimilato in maniera molto più rapida ed efficace rispetto ad un contenuto scritto.
1. Immagini
HubSpot, ri-citando BuzzSumo, indica un vero e proprio rapporto tra contenuto di testo e presenza di immagini: gli articoli con un’immagine ogni 75-100 parole hanno il doppio delle possibilità di essere condivisi sui social rispetto ad articoli con un numero inferiore di immagini.
2. Infografiche
Le infografiche sono contenuti visivi molto performanti perché veicolano una quantità importante di informazioni in maniera “accattivante” dal punto di vista estetico.
Hanno anche un buon riscontro sui social: infatti ricevono un numero di Like e condivisioni 3 volte maggiore rispetto a qualunque altro tipo di contenuto (punto 22 dell’elenco).
3. Video
Anche in questo caso i numeri parlano più delle parole. Il punto 6 dell’articolo di HubSpot ci viene detto che nel 2017, i contenuti video rappresenteranno il 74% di tutto il traffico internet.
Promozione degli articoli e inviti all’azione
La possibilità di condividere i post, soprattutto attraverso i canali social, è un aspetto essenziale per il buon funzionamento del blog e per aumentare il traffico verso il proprio sito e la propria visibilità sul Web.
Anche inserire – almeno – un’invito a compiere un’azione (la cosiddetta Call To Action) negli articoli può essere fondamentale per il raggiungimento di un obiettivo prefissato (iscrizione alla newsletter, essere contattati da potenziali clienti, ecc).
Diventare “Mobile-Friendly”
Aspetto, questo, a cui ancora si tende a non dare la dovuta importanza. Se in Italia la maggioranza di chi naviga in internet (parliamo di 36,4 milioni di persone secondo i dati Audiweb più recenti) ormai lo fa da un telefono cellulare piuttosto che da un PC, è essenziale avere un sito responsivo cioè che possa essere visibile da qualunque dispositivo (PC, tablet o smartphone) da cui ci si colleghi, evitando così di perdersi fette di mercato rilevanti. Interessanti anche i dati relativi all’ottimizzazione mobile dei contenuti video:
Grazie per l’attenzione!
Se non hai mai avuto un blog aziendale, ma ritieni che una forte presenza online potrebbe giovare alla tua attività avrei piacere di sapere cosa ne pensi, magari lasciando un commento qui sotto.
Autore: Nicole Tirabassi di tnvirtualassistant.com, per il Max Valle.