Da mesi Google ci va ripetendo che la velocità di un sito è un parametro importante, che condiziona la user experience, riduce i costi operativi e (in alcuni casi) potrebbe anche influire sul posizionamento. In questi giorni di tranquillità estiva stavo pensando se e come ottimizzare anche questo blog, visto che mi sono prodigato da tempo a dare consigli circa la “velocizzazione” di WordPress ma alla fine, lo ammetto, ho predicato bene ma razzolato piuttosto maluccio.
Nella ricerca di un “motivo scatenante” per partire con le ottimizzazioni, sono incappato in due articoletti sul Blog of Metrics di Mozilla che spostano il discorso in un ambito non legato propriamente al posizionamento del sito, ovvero a quello delle conversioni. Forse non saranno post così interessanti per chi ha un piccolo sito personale o un blog, ma se gestisci un ecommerce, o se lavori abitualmente con le landing page, ti si rizzeranno le orecchie:
• una riduzione del tempo di caricamento della pagina di 1 secondo ha portato ad un incremento delle conversioni del +2,7% ma soprattutto
• una riduzione del tempo di caricamento della pagina di 2,2 secondi ha portato ad un incremento delle conversioni del +15,4% Interessante vero?
Ora bisogna solamente capire se per ottenere questi risultati sia necessario iniziare a togliere widget, mettere plugin “cachosi”, dimagrire le immagini, modificare il tema, cambiare hosting, oppure tutte queste cose insieme… tu come procederesti?