Non vorrei deviarti anche oggi sull’ossessione che nutre Google nei confronti della velocitร , ma stavolta a parlarne รจ Urs Hรถlzle, uno dei primissimi dipendenti di Big G e uno di quelli piรน coinvolti nello sviluppo dell’infrastruttura del colosso di Mountain View. Nel pezzo di Hรถlzle trapela il suo chiodo fisso verso la velocitร , pietra angolare – se non addirittura “Vangelo” – nell’ambito della filosofia di Google.
Hรถlzle afferma che “Fast is better than slow” รจ uno dei primi mantra di Google, insieme a “Speed isnโt just a feature, itโs THE feature”. E per chi nutrisse ancora dei dubbi, ecco che snocciola 2 casi – simili a quelli giร citati qui – che hanno ottenuto importanti benefici dal miglioramento della velocitร del sito:
โข Quando Edmunds – noto brand nel campo dell’automotive – ha ridotto i tempi di caricamento delle pagine di Insideline.com da 9 a 1,4 secondi, ha aumentato le revenue pubblicitarie del 3% e il numero di pagine visualizzate per sessione del 17%
โข Quanto Shopzilla ha ridotto i tempi di caricamento delle pagine da 7 a 2 secondi, ha aumentato le revenue del 12% e il numero di pagine visualizzate per sessione del 25% (riducendo, inoltre, i costi hardware del 50%) Ed altri 2 di come cattive performance possano invece creare seri problemi:
โข Un ritardo di soli 400ms nel fornire la risposta ad una query, fa calare il volume delle ricerche di Google dello 0,44%
โข Quattro utenti su cinque abbandonano la visione di un video, se questo si blocca durante il caricamento In altre parole, con l’aumento della velocitร aumenta l’engagement dell’utente, e con l’aumento dell’engagement aumentano click e conversioni: pensa che di recente Google ha ottimizzato addirittura i font per aumentare le sue performance. Ma se nonostante tutti gli sforzi – inclusa magari l’adozione del Page Speed Service – hai un sito che rimane lento? Beh, consolati, visto che sei comunque in ottima compagnia: mediamente, infatti, una pagina web richiede ben 4,9 secondi per essere caricata…
