“Fra i due litiganti il terzo gode” recita un vecchio proverbio. E a quanto pare l’antico detto vale anche se i litiganti sono i due principali motori di ricerca, e il terzo un notissimo servizio di micro-blogging.
Twitter finisce in Google (e anche in Bing)
Ebbene si, bisogna ammettere quando non si azzecca una previsione. A inizio 2009 avevo dato (quasi) per certa l’acquisizione di Twitter da parte di Google.
La ritenevo una operazione ovvia, scontata per un motore di ricerca che vede le proprie quote di mercato erose, in prospettiva, dai social e dalla real-time search. Ma col passare dei mesi si è delineato uno scenario diverso: Twitter ha calamitato sempre più traffico e utenti, e quindi valore.
E’ divenuto, forse, troppo costoso per Google. E probabilmente ha capito che poteva fare da se. O meglio, ha capito che poteva vendere i propri risultati non solo a Google, ma pure al suo rivale Bing (che nel frattempo si è “fuso” con Yahoo!).
Ecco dunque che il 21 Ottobre viene annunciato, quasi in contemporanea, un accordo siglato sia con Google che con Bing, in base al quale i cinguettii di Twitter finiranno integrati nei 2 motori (per inciso, la cosa è fattibile da tempo, in modo un pò “rustico”, utilizzando vari tool). Aggiungo una “stranezza”: si vocifera circa il lancio di un real-time search engine pure da parte di Yahoo!, anche se francamente non ne comprendo l’utilità (non si era detto, anche in modo ultra-ufficiale, che Yahoo! sarebbe confluito in Bing???). Ma non finisce qui.
Google Social Search
Cinque giorni dopo quell’annuncio, ecco che Google introduce il concetto di Social Search. In pratica, il proprio account di Google Profile può diventare il “ponte” tramite il quale è possibile integrare nelle SERP del motore di ricerca i risultati provenienti dal proprio network sociale. Puoi capirne di più guardando questo video di Maureen Heymans
oppure questo di Matt Cutts,
mentre per attivare la feature (per ora, ancora “sperimentale”) puoi fare riferimento a questa pagina dei Google Labs.
Cosa ci aspetta?
Il percorso verso la Universal Search continua, incessante. I motori hanno sempre di più “tutto dentro” (come dice anche Lupi), e con l’integrazione di questi nuovi elementi la bilancia inizia a far pendere le SERP verso un lato più “sociale”, su risultati sempre più personalizzati e sempre meno “generalisti” (vaglielo poi a spiegare a certi utenti (o magari certi clienti…), che la SERP che vedi tu è ben diversa da quella che vedono loro…).
Chiudo con una provocazione: i vecchi motori (ricordo, in special modo, Altavista) morirono anche perchè, nella foga di inglobare qualsiasi tipo di informazione utile, si trasformarono in pachidermici portali.
I nuovi motori rischiano di fare la stessa fine? Oppure oggi non si può proprio più fare a meno di avere blog, forum, notizie, mappe, immagini, video e pure Twitter e tutti gli altri social all’interno della stessa SERP? 🙂