Se pensi che per farti scegliere come professionista della SEO devi posizionarti su Google per termini come “consulente SEO“, “SEO specialist”, “esperto SEO”… beh, allora leggi questo post fino alla fine. 🙂
L’acquisto impulsivo e l’acquisto ponderato
Se ti è capitato di lavorare con le affiliazioni, avrai notato che ci sono alcuni prodotti che si vendono molto meglio e soprattutto molto più facilmente di altri. Tipicamente i prodotti che si vendono bene hanno almeno un paio di queste caratteristiche:
- Sono già noti: un prodotto conosciuto non ha bisogno di “spiegazioni” per essere acquistato.
- Sono presenti in un ecommerce famoso: di certo comprerai con più tranquillità su Amazon che su un sito mai sentito prima.
- Hanno un prezzo piuttosto basso: nessuno compra oggetti sopra i 1.000 euro dopo aver cliccato su un link… sotto i 100-200 euro è assai più probabile.
Fino a qui abbiamo parlato di prodotti fisici e non di servizi immateriali (come può essere una consulenza SEO). Ma emergono comunque 2 cose importanti:
- Online compri impulsivamente solo cose piuttosto economiche e semplici. Cose che già conosci, che non necessitano di un percorso di valutazione complesso: tipicamente oggetti di piccole-medie dimensioni che possono essere spedite e consegnate facilmente con un corriere.
- La notorietà del brand, e/o dell’ecommerce che lo vende, fluidificano di molto la propensione all’acquisto. Ormai c’è gente che compra solo su Amazon (o su eBay). Se non trova il prodotto in quel sito, non lo compra. Ci sono persone che addirittura preferiscono spendere qualcosa in più, ma affidarsi sempre e solo allo stesso ecommerce.
Proviamo ora a calare questi concetti nel campo dei servizi. La consulenza (SEO o, più in generale, web marketing) non è una cosa “clicca e compra”. E’ praticamente impossibile pacchettizzare questo genere di prestazioni. E di certo un contratto SEO non ha un valore di 100-200 euro. Viste queste premesse, è chiaro che l’acquisto di una consulenza richiede grande ponderazione (da parte del cliente).
E soprattutto FIDUCIA: nessuno è così pazzo da affidare il posizionamento del proprio sito al primo che passa. Guardandola dal lato di chi offre il servizio: se annusi che chi ti chiede un preventivo ha cercato su Google “consulente SEO” e poi ha mandato una email a tutti i primi 10 risultati cercando di spuntare il prezzo più basso, è meglio declinare gentilmente l’opportunità (che opportunità non è, stanne certo).
Come mi cercano i clienti?
Veniamo al punto. Se i clienti non cercano i consulenti SEO su Google, come fanno a rivolgersi a loro? Come trovano il consulente, se non passano dai motori di ricerca? Ti porto la mia esperienza: almeno il 90% delle richieste di preventivo mi arriva dal blog (o dal sito). Qualcun altro mi contatta tramite chat (Skype o Facebook Messenger). In tutti i casi, si tratta di persone che nel corso del tempo mi hanno “conosciuto virtualmente” (solitamente per quello che pubblico da svariati anni su questo blog), o perché qualcun altro ha fatto loro il mio nome.
Questo mi consente di trattare con prospect che già sanno (almeno in buona parte) cosa penso, come me mi pongo, come lavoro. È difficile che si rivolga a me qualcuno che non mi ha mai sentito nominare prima. Stesso dicasi per altri colleghi con cui mi capita di parlare ogni tanto: pensa che molti di questi non hanno nemmeno un sito/blog ufficiale, eppure sono oberati di lavoro (grazie al passaparola). Ecco perché dovresti capire che è totalmente inutile cercare di posizionarsi su Google per “consulente SEO”, “SEO specialist” o “esperto SEO”… a meno di non volersi divertire in inutili esercizi di stile. 😉