aggiornamenti di stato di facebook

Le persone usano gli aggiornamenti di stato di Facebook per condividere ciò che passa loro nella mente, per dire agli altri quello che stanno facendo, e per raccogliere feedback dagli amici. I modi diversi con cui le persone usano gli aggiornamenti di stato creano modelli interessanti. In questo studio, abbiamo preso in considerazione l’uso delle parole all’interno di determinate “categorie di parole” negli aggiornamenti di stato. Questo ci ha portato a scoprire come le persone utilizzano gli aggiornamenti di stato in modo diverso, e come i loro amici interagiscono con i diversi aggiornamenti di stato.

Le Categorie di Parole

Le categorie di parole che abbiamo usato sono quelle del dizionario LIWC. Esso prevede 68 categorie di parole di tipologie differenti, corrispondenti al significato psicologico e al costrutto linguistico, insieme ad una lista di parole appartenenti ad ogni singola categoria. Le parole sono categorizzate in base alla loro ruolo nel discorso (pronomi, articoli, verbi al tempo passato, etc.), il loro contenuto emotivo (emozioni positive, emozioni negative, tristezza, rabbia, etc.), o l’argomento correlato (scuola, lavoro, religione, etc.).

Dopo aver eliminato i dati sensibili dagli update, abbiamo lasciato che i nostri computer calcolassero la percentuale di parole negli aggiornamenti di stato appartenenti a ciascuna categoria di parole (quindi nessun essere umano ha mai letto i tuoi update). In sintesi, sono stati analizzati circa un milione di aggiornamenti di stato, tutti scritti in US English. Per fare un esempio di come le parole sono state conteggiate, il 22% delle parole negli aggiornamenti di stato rientrano nella categoria “preposizioni” (“to”, “for”, “since” e “in”), l’11% in quella dei “verbi al tempo passato” (“has” and “missed”), e l’11% nella categoria “inclusioni” (“in” e “this”). Poche altre categorie hanno percentuali superiori allo zero.

Esempio del contenuto di uno status update

Età e Popolarità

Le immagini qui sotto mostrano le correlazioni fra l’uso delle parole di una determinata categoria e l’età / numero di amici dell’utente. Le categorie di parole sono ordinate in base alla correlazione, con le categorie di parole più positive correlate all’età / numero di amici in alto, e quelle più negative correlate all’età / numero di amici in basso.

Categorie di parole, età e numero di amici

L’immagine a sinistra conferma i tipici stereotipi delle persone più giovani e di quelle più anziane. I giovani esprimono più spesso emozioni negative (inclusa la rabbia) e imprecano di più. Usano più pronomi in riferimeto a se stessi (“io”, “mio”, etc.) e parlano più spesso della scuola. Le persone più anziane scrivono aggiornamenti più lunghi, usano più preposizioni e articoli, e parlano più spesso di altre persone, inclusi i loro familiari.

L’uso della parola da parte delle persone più “popolari” è diverso da quello delle persone con meno amici. Le persone con più amici tendono a usare più spesso il pronome “you” e gli altri pronomi in seconda persona. Scrivono update più lunghi, e usano più spesso parole che hanno a che fare con la musica o lo sport. Le persone più “popolari” parlano anche meno spesso della loro famiglia, in generale sono meno emotivi, utilizzano meno i verbi al passato e al presente e i termini legati al concetto di tempo.

Il Timing è Tutto

Non dovrebbere sorprendere il fatto che le persone scrivono cose diverse in diversi momenti della giornata. L’immagine qui sotto mostra come le persone usano più (o meno) parole di ogni singola categoria rispetto alla media complessiva. Generalmente, le persone tendono a parlare di ciò che fanno (o che vorrebbero fare) in un determinato momento della giornata.

Per esempio, le parole legate a “dormire” aumentano nella notte con un picco al mattino presto, quando le persone dovrebbero effettivamente dormire. I termini legati al lavoro o alla scuola aumentano in mattinata (quando si è in viaggio verso il lavoro / la scuola). Le parole riguardanti la socialità o il tempo libero sono poco presenti al mattino (quando le persone sono a scuola o al lavoro), ma aumentano col passare della giornata.

Uso delle parole in base alle ore del giorno

E’ interessante notare che il contenuto emotivo degli aggiornamenti di stato varia a dipendenza del momento della giornata. Le parole emotivamente positive sono più presenti in mattinata, quando l’uso di quelle negative è minore. L’uso delle parole negative aumenta col trascorrere della giornata, mentre quelle positive diminuiscono.

Uso di termini emotivi in base alle ore del giorno

Cosa Piace ai nostri Amici

Quando scriviamo un aggiornamento di stato, non riguarda solo noi; riguarda anche i nostri amici, e il come loro interagiscono con i nostri update. Come reagiscono i nostri amici ai diversi aggiornamenti di stato? Per rispondere a questa domanda, guardiamo alla correlazione fra la percentuale di parole che rientrano in una determinata categoria, e il numero di “Like” e commenti che l’aggiornamento di stato riceve.

Qui sotto ci sono le categorie di parole, ordinate per correlazione. Ancora una volta, le categorie positivamente correlate con like/commenti sono in alto, mentre quelle negativamente correlate con like/commenti sono in basso.

Categorie di parole, like e commenti

Non sorprende che gli status update con parole emotive di tipo positivo abbiano ricevuto più Like, e quelli con parole emotive di tipo negativo ne abbiano ricevuti meno. Un po’ meno intuitivo è il fatto che gli aggiornamenti di stato emotivamente positivi abbiano ricevuto meno commenti (forse perché non c’è nulla in più da dire), mentre quelli emotivamente negativi ne hanno ricevuti di più (forse a motivo di “consolazione”).

Le persone preferiscono inoltre mettere un Like a un commento di tema religioso piuttosto che commentarlo (forse non è un argomento nel quale desiderano impegnarsi troppo). Gli aggiornamenti di stato che utilizzano più pronomi ricevono entrambi i tipi di feedback, così come gli status update più lunghi. C’è una categoria di parole che è correlata negativamente ai Like e ai commenti: dormire.

“Chi si assomiglia si piglia”

La parola “omofilia” significa letteralmente “amore dei propri simili”. E’ l’idea che le persone tendono ad associarsi con altre simili a loro. L’omofilia era evidente in una parte della nostra analisi, dove abbiamo preso in considerazione la correlazione fra quando un utente usa certi termini nel suo status update, e quanto termini simili sono usati negli aggiornamenti di stato dei suoi amici. L’immagine qui sotto mostra una chiara linea diagonale, il che significa che esiste una correlazione positiva fra quanto si usano le parole facenti parte di un determinato gruppo, e quanto lo fanno i tuoi amici.

Correlazione fra termini usati dagli utenti

Questa è una versione della correlazione di tutti i gruppi di parole. Non tutti i gruppi di parole sono stati classificati, ma la linea diagonale è ancora più visibile.

Correlazione fra termini usati dagli utenti, usando tutti i gruppi di parole

Liberamente tradotto da: What’s on your mind?, di Lisa Zhang.

Max Valle

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