L’operatore site di Google restituisce le pagine del tuo sito che sono state indicizzate dal motore di ricerca. Si usa scrivendo site:URLdelsito (senza spazi prima o dopo i due punti); per esempio, per ottenere le pagine indicizzate del TagliaBlog bisogna scrivere site:tagliaerbe-staging.bmavqlqcwx-pxr4kxl853gn.p.runcloud.link Non era però ben chiaro l’ordine con il quale Google ordinava, e quindi mostrava, questi risultati. In base al PageRank della pagina? in base al numero di link? in base alle visite ricevute? Matt Cutts ha chiarito il mistero qualche giorno fa.
“Per classificare la pagine usiamo diversi fattori. Utilizziamo qualcosa di simile al PageRank, anche se l’ordinamento non avviene precisamente in base al PageRank. Guardiamo anche alla lunghezza dell’URL, alla presenza dell’URL nella root piuttosto che in una directory interna, e agli URL che tendono ad attrarre più link”. La cosa sembra essere perfettamente confermata facendo site:tagliaerbe-staging.bmavqlqcwx-pxr4kxl853gn.p.runcloud.link: gli URL con PageRank più alto, posizionati nel menu del blog, nonchè quelli più corti degli altri, sono tutti posizionati nei primi 10 risultati.
Ad occhio sembrano più o meno gli stessi parametri utilizzati da Google per scegliere i sitelink, con qualche spunto tratto dal brevetto denominato “Reasonable Surfer” (soprattutto riguardo alla posizione dei link nella pagina e la probabilità che l’utente li segua) e con la conferma del “vantaggio” degli URL corti (rispetto a quelli più lunghi). Che ne dici?