pagerank è morto

Sono anni che il sottoscritto parla di agonia del PageRank di Google (anzi, diciamocelo pure, che ne augura la morte 🙂 ). Pensavo potessere essere scalfito dal PageRank di Yahoo! e di Izea, o anche da quello “real-time” di OneRiot. E invece il Google PageRank è rimasto lì, continuando costantemente a far parlare di sé, e ogni 3-4 mesi – quando si aggiorna la barretta verde – crea le sue belle dissertazioni ridondanti. Ma forse ora siamo finalmente giunti ad una svolta.

“PageRank is overhyped”

Questa affermazione è stata fatta al Search Marketing Expo di Santa Clara nientepopodimenoche da Peter Norvig, che in Google ha il ruolo di Director of Research. Possiamo quindi parlare di una affermazione assolutamente ufficiale e credibile, non di voci di corridoio o gossip. Ecco l’esatto contesto in cui è stata detta (qui la versione in inglese): “Una cosa che penso sia ancora sopravvalutata è il PageRank. La gente pensa che basta fare un calcolo sul “web graph” e quindi ordinare le pagine. E’ vero, questo calcolo è importante, ma è solo una delle tante componenti. Noi non abbiamo mai pensato in questo modo.

Non abbiamo mai pensato che fosse un fattore così importante. Ha un nome orecchiabile e riconoscibile, ma abbiamo sempre guardato a tutti i dati disponibili… C’è questa confusione in quanto c’è una componente che è chiamata PageRank, ma anche l’intero algoritmo di Google viene chiamato così. Ed è un errore. Dobbiamo migliorare un po’ il branding.” Su quest’ultimo punto approfondisce la cosa WebProNews, parlando addirittura di un”re-branding” del PageRank: “So probably we need some other term for that… We’ll get some marketing guys on it.” (pare abbia detto Norvig).

Congetturiamo…

Forse è un po’ prematuro dare per morto e sepolto il PageRank. Pero’ mi preme ricordare quanto dice Matt Cutts, che ancora di recente riafferma la storia dei famosi “200 fattori* che ci permettono di estrarre il risultato più rilevante, più utile e più accurato”. Se poi guardiamo la cosa in “ottica social”, notiamo che i risultati delle ricerche sono sempre più personalizzati, o che (volendo) è anche possibile ordinarli tramite SearchWiki (servizio ora cessato e sostituito dalle “stelline”). E al PageRank, quale ruolo rimane? di mero indicatore della quantità/qualità dei link che ha preso una pagina web?

*curiosamente, nella versione inglese della pagina ufficiale di Google dedicata alla Tecnology Overview si parla dei 200 fattori (“We use more than 200 signals, including our patented PageRank™ algorithm, to examine the entire link structure of the web and determine which pages are most important”), mentre nella pagina italiana non se ne fa menzione (“Google utilizza PageRank™ per esaminare l’intera struttura di link del Web e determinare quali pagine sono più importanti”).

Max Valle

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