Colgo l’occasione del guest post qui sul mitico Tagliablog per parlarvi di “gratis”, e condividere con voi alcune riflessioni che riguardano l’utilizzo di questo termine, e del relativo modello di business, in ambito “(web)commerciale”. Ne abbiamo parlato abbondantemente su Web Marketing Forum cercando di fare chiarezza sui differenti livelli di applicazione del “gratis” con un occhio di riguardo all’online (ovviamente 🙂 ).
Ho sintetizzato le diverse applicazioni del gratis in 3 principali macrocategorie:
1. L’omaggio legato all’acquisto
Questo è il caso in cui il gratis è meno gratis, in quanto per usufruire di un oggetto/servizio gratuito è “Obbligatorio” spendere del denaro o comporta comunque uno sforzo “immediato” di altro tipo (es. lasciare la mail). In questo caso credo si parli erroneamente di gratis. Potremmo fare centinaia di esempi partendo dal classico 3×2 del supermercato (1 è gratis) ai premi delle raccolte punti per chi consuma parecchio carburante.
Si tratta di omaggi, e cioè oggetti o servizi che ci offrono come se fossero gratis ma che comunque sono condizionati ad un sforzo (spesso, ma non sempre) immediato. Nel caso del 3×2 lo sforzo sta nell’acquisto di 2 per aver il terzo in omaggio. Non è possibile ottenere solo l’omaggio senza averne acquistati prima altri 2 uguali 🙂 . Non dimentichiamo di certo, specie in questo periodo, gli impianti a gas GRATIS sulle auto ecologiche.
2. Il Gratis Promozionale
Si tratta di quello più vicino al principio di reciprocità descritto da Robert Cialdini nel suo fantastico libro “Le armi della persuasione” (ve lo consiglio caldamente). In poche parole viene ceduto un prodotto/servizio gratis al fine di poterci guadagnare in seguito offrendo servizi aggiuntivi o prodotti con maggiori benefici. Ad esempio ciò che avviene per i campioni gratuiti. In questo caso per ricevere l’oggetto gratuito non viene richiesto alcuno sforzo/costo immediato.
E’ il caso dei software in versione demo/trial/shareware e chi più ne ha più ne metta. In questo caso viene concesso l’suo di un software con funzioni limitate o per un periodo di tempo limitato al fine di vendere una licenza a pagamento in seguito. Accade lo stesso per alcuni (non tutti) ebook. Si cede gratis la prima parte dell’ebook e si mette in vendita la restante.
3. Il Gratis senza pretesa diretta
Questo tipo di gratis è quello che ritengo il migliore o almeno il più “gratis” degli altri . In questo caso è possibile usufruire di un prodotto senza che venga mai chiesto nulla in cambio. Il prodotto potrebbe anche dimostrarsi di gran valore per chi ne usufruisce. Il classico esempio ne è l’opensource in tutte le sue forme, wikipedia, il modello di google e tanti altri… Questo tipo di gratis produce benefici indiretti per chi lo eroga (guadagni pubblicitari, donazioni, visibilità, autorevolezza, “brand”, consulenza, etc ….) e benefici diretti per chi ne usufruisce.
Questo è il modello di gratis che offre maggior valore diretto senza alcuna pretesa. Quanti di noi non hanno mai usato wordpress per il proprio blog o joomla per il proprio sito? Quanti di noi non hanno mai tratto utili informazioni da wikipedia? Chi di noi non utilizza i motori di ricerca? Se ci pensate Google stesso utilizza il gratis nel proprio modello di business. Non fa altro che offrire gratis agli utenti un servizio rapido ed efficace (search) e ne guadagna tramite gli inserzionisti adwords.
Mi pare che il modello, almeno fino ad oggi, funzioni abbastanza bene … che ne dite 🙂 ? L’asso nella manica di Google quindi non è adwords ma il motore di ricerca stesso. E’ la qualità delle ricerche Gratuite che condiziona la popolarità del motore di ricerca ed “indirettamente” i suoi introiti.
Anche il Tagliablog offre valore Gratis
Il benefico diretto per i lettore è la lettura di post utilissimi e fantastici consigli da mettere subito in pratica senza che venga mai richiesto nulla in cambio. Il beneficio del Tagliablog immagino si possa sintetizzare in un paio di parole: autorevolezza e popolarità. Che ne dite? Vale la pena … il Gratis?
Autore: Alessandro Sportelli (di Web Marketing Forum) per il Max Valle.