I dati comScore del 2010 e di inizio Maggio sono stati ribaditi poche ore fa da eMarketer: la display advertising di Facebook, negli USA, crescerà quest’anno di un altro 80.9%, arrivando a toccare quota 2,19 miliardi di dollari.
Guardando i numeri da un altro punto di vista, notiamo però che la curva di Facebook è in costante flessione: dal +164.1% del 2009 si arriverà ad un +31.3% il prossimo anno, segno che la crescita a tripla cifra di FB evolverà verso qualcosa di più stabile e meno “euforico”.
Se invece ci spostiamo su Google possiamo osservare che toccherà il punto più basso quest’anno (comunque ad un +34.4%) per poi rimbalzare (ad un +58.3%) nel 2012, anno nel quale il popolare motore di ricerca si avvicinerà a Yahoo! (che invece perde costantemente quote) insidiandogli il secondo gradino del podio:
Il fatto che Google creda nella display advertising è confermato anche dalla recente acquisizione di Admeld – società che Helps Publishers Boost Revenues and Sell Ads Smarter – per la bella cifra di 400 milioni di dollari, nonché da dichiarazioni passate dell’azienda che parlavano di un futuro smart and sexy per la display.
E le mosse di Facebook, invece, in quale direzione vanno? Il re dei social vanta una “persistenza” degli utenti sul sito e genera un numero di pagine tale da permettergli di esporre/vendere enormi quantitativi di banner, e io credo che il prossimo passo potrebbe essere quello di lanciare un proprio simil-AdSense e iniziare quindi l'”invasione” dei siti web di terze parti: banner meno contestuali ma più ritagliati sul profilo e i gusti del cliente, che Facebook conosce (in molti casi) a menadito.
Comunque sia, indipendentemente dai dati di Facebook o di Google, la cara vecchia display advertising (che include rich media, sponsorship e video) non è affatto morta:
nel suo futuro c’è addirittura chi pronostica il sorpasso nei confronti della search…