La pubblicità online tramite i cari vecchi banner (statici, video o rich media) non è (ancora) morta, anzi: nel primo trimestre del 2010, negli USA, la crescita della display advertising è stata a due cifre, registrando un bel +15% rispetto al Q1 2009.
E vuoi sapere su quale sito sono stati erogati ben 176 miliardi di ad impression nei primi 3 mesi del 2010, ovvero il 16,2% dell’intero market share?
Ebbene si, il nome del portalone è Facebook. Non è Google, che si trova solo al 6° posto di questa classifica, bensì il più noto dei social network, che vede crescere la sua quota in modo considerevole nel corso degli ultimi 12 mesi:
4 considerazioni:
• la press release di comScore parla di banner venduti con un “average cost per thousand impressions (CPM) equal to $2.48”. Un po’ altino (anzi, esagerato) rispetto a quanto si vede da noi.
• è vero che il totale delle impression (in MM) è passato da 944.446 a 1.089.732 nel Q1 2010, ma l’unico attore che sembra averne beneficiato è Facebook: tutti gli altri colossi sono in netto calo, solo alcuni (Microsoft e Yahoo!) tengono botta registrando un crescita piatta / una lieve flessione.
• i dati esposti si riferiscono esclusivamente ai banner mostrati all’interno del proprio sito / proprio network. Come spiega anche il WSJ, il fatturato pubblicitario totale di Facebook risulta quindi molto inferiore rispetto (ad esempio) a quello di Yahoo!, proprio perché FB ha solo il proprio sito sul quale esporre pubblicità.
• in questo post stiamo parlando esclusivamente di display, e non di search.
Ecco il motivo per cui il nome di Google non si trova, come era lecito aspettarsi, ai vertici delle classifiche. Attenzione però: c’è chi sostiene – e i numeri lo proverebbero – che da qualche mese sia iniziato il “travaso” dei budget dalla search verso Facebook. Come numero di utenti e tempo speso sul sito, FB ha già superato BigG … ora sta arrivando il momento di dividersi la torta pubblicitaria?