Cos'è la Fuffa

La fuffa non è più sinonimo, ormai da molto tempo, della lanugine che si forma nei tessuti, o dell’accumulo di peli o di polvere (sotto forma di batuffoli).

La fuffa, nel nostro ambito lavorativo, è più vicina al concetto di truffa, o quantomeno alla totale mancanza di utilità (come la definisce Nonciclopedia).

Abbiamo il dovere di combatterla per evitare che i potenziali clienti si convincano che Internet sia un luogo affollato da clown e venditori di false pozioni miracolose, un posto dove NON esistono professionisti in grado di aumentare il fatturato di una azienda, ma solo furbetti abili a sfilare soldi dalle tasche di poveri sprovveduti.

Insomma, tollerare troppo la fuffa e i fuffaroli rischia col tempo di inquinare il settore dove operiamo, impoverendolo e svuotandolo di valore.

Ecco quelle che sono, a mio modesto parere, le 2 principali leggi della fuffa.

1. La fuffa prospera nei settori dove si misura poco (e si parla molto)

O se preferisci: la fuffa non attecchisce dove ci sono professionisti che misurano tutto, che fanno continui test, che guardano al ROI e ad aumentare le conversioni, e non ai like e a tante altre inutili vanity metric.

E’ invece facile trovare i fuffaroli in campi dove è possibile riempirsi la bocca di roboanti termini da “milanese imbruttito”: consiglio di andare sullo storico Generatore di Stronzate per la Web Economy per capire di cosa sto parlando.

La fuffa è parente delle chiacchiere da bar, degli stereotipi, dei luoghi comuni, delle frasi fatte. La fuffa odia invece i numeri, i fogli Excel, l’analisi scientifica, gli A/B test.

2. La fuffa ti colpisce se cerchi formule magiche

Ci sono persone che amano la fuffa. Che la vanno a cercare col lanternino.

Perché fondamentalmente la fuffa è tranquillizzante. Ti dice quello che vuoi sentirti dire. Non ti impegna. Non ti chiede di fare fatica.

La fuffa ti fa credere che con la pUDenza della menDe puoi ottenere tutto. Ovviamente senza alzarti dal divano, ma solo comperando qualche magico libro, corso o infoprodotto. Che magari nemmeno leggerai, perché basta averlo acquistato per sentirti realizzato, per farti credere di aver imboccato un percorso che ti porterà verso i soldi, il successo la crescita personale e professionale, la prosperità.

E invece hai solo arricchito un fuffarolo, e dopo qualche settimana/mese verrai attratto verso qualche altra boccetta di snake oil, l’olio di serpente che anziché guarire tutti i tuoi mali, guarisce solo il conto in banca di qualche furbetto.

Cta Consulenze

Conclusione

Chiudo con il bigino della fuffa in 10 punti, da stampare e tenere in evidenza:

  1. La fuffa non ha età o sesso: i fuffaroli possono essere giovani o vecchi, uomini o donne.
  2. La fuffa è presente negli ambiti del web marketing che hanno da sempre calamitato i cialtroni (come i Social o le PR), ma attecchisce anche in quelli più “scientifici” (come la SEO).
  3. La fuffa è indipendente dal percorso scolastico, anche se molti fuffaroli amano vantarsi del loro titolo di studio mettendo sempre il “Dottore” davanti a nome e cognome. Ad alcuni di questi piace farsi chiamare “Guru”, “Evangelist” o altri termini altisonanti.
  4. Un modo semplicissimo per individuare un fuffarolo è andare a scavare nel suo passato lavorativo. Non ha mai fatto nulla nella vita, ma si atteggia da guru? Allora è fuffa. E’ molto difficile trovare suoi riferimenti online, non ha un profilo su LinkedIn, ma sprizza saccenza e spocchia da tutti i pori? Allora è fuffa.
  5. Spiego meglio il punto appena sopra. Vedi un corso o un evento su come creare e monetizzare un blog, fatto da qualcuno che non ha un blog, e non ha mai guadagnato nulla con la pubblicità online o le affiliazioni? Allora è fuffa. Vedi un corso o un evento sul personal branding, fatto da qualcuno che a malapena è conosciuto dai suoi familiari stretti? Allora è fuffa.
  6. Se senti qualcuno che in ogni frase da 10 parole ne mette 2-3 in inglese, e ha sul biglietto da visita una qualifica incomprensibile, è assai probabile che sia un fuffarolo.
  7. Se vedi in azione un esperto in supercazzule, voli pindarici o digressioni filosofiche, è quasi certo che sia un fuffarolo.
  8. Se per un dato argomento ti dicono che vale tutto, ma anche il contrario di tutto, chi te lo dice è un fuffarolo.
  9. Se ti dicono che basta fare un piccolissimo sforzo per ottenere un enorme risultato, ovviamente PAGANDO, sei al 100% in presenza di fuffa.
  10. E soprattutto: se al primo posto vengono parole come engagement, listening o conversazioni, mentre fatturato, ROI e conversioni non vengono mai menzionati, SCAPPA! Sei in presenza di fuffa allo stato puro!

Il segreto per tenere alla larga la fuffa e i fuffaroli è quello di ascoltare tutti ma non credere a nessuno, di scansare i guru onnipresenti e seguire quelli più riservati, e soprattutto di testare tutto e non prendere nulla per oro colato.

Nemmeno se te lo dice l’influencer del momento, nemmeno se lo leggi su questo blog.

Max Valle

Da oltre 30 anni, offro consulenza e servizi digitali ad aziende e professionisti che desiderano far crescere il proprio business. Attraverso l’acquisizione di nuovi clienti in modo etico ed efficace, e l’utilizzo delle più recenti tecnologie web, aiuto i miei clienti a raggiungere i loro obiettivi nel pieno rispetto delle normative vigenti.

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