Se vuoi uscire da una penalizzazione di Google o semplicemente prevenirne una, รจ fondamentale imparare ad analizzare i backlink per identificare e gestire quelli potenzialmente tossici.
Occorre una verifica completa del profilo di backlink, per individuare quelli di bassa qualitร che possono danneggiare i tuoi posizionamenti e il tuo traffico organico.
Nonostante ci sono numerosi servizi di analisi dei backlink, il piรน delle volte questi risultano molto costosi (come ad esempio Link Detox) e mai efficaci come una verifica manuale fatta da un esperto.
Del resto individuare i backlink di bassa qualitร puรฒ risultare un compito impegnativo, ma seguendo i suggerimenti che sto per condividere, imparerete un criterio di analisi per identificare tutti i backlink di bassa qualitร che puntano al vostro sito.
Una volta che saprai determinare i backlink sospetti, il processo di recupero dalla penalizzazione diventa molto piรน semplice.
Come recuperare facilmente tutti i backlink
In questa fase devi recuperare da molteplici fonti tutti i backlink che puntano al tuo sito, cercando di assicurarti di non mancarne nessuno.
A tal fine accedi a Google Search Console, vai nella sezione โTraffico di ricerca > Link che rimandano al tuo sitoโ ed esporta tutti i backlink del tuo sito, cliccando prima su Altro e poi su โScarica piรน link di esempioโ.
Il secondo passaggio consiste nell’utilizzare un tool di link intelligence, come Ahrefs o Majestic (il primo lo ritengo nettamente superiore), ed esportare tutti i backlink del nostro dominio.
A questo punto se il tuo sito presenta solo pochi backlink, svolgere un controllo manuale non sarebbe un problema.
Se, invece, hai migliaia di backlink, dovrai trovare un criterio per ordinarli in base alla loro importanza.
Di conseguenza per identificare quali backlink sono buoni o cattivi, dovrai raccogliere piรน informazioni e parametri SEO per velocizzare le tue analisi.
Come ottenere velocemente dati sui backlink
Per determinare il valore dei backlink รจ possibile utilizzare URL Profiler. Con questo tool puoi importare entrambi i report scaricati in CSV da GSC e Ahrefs e ottenere piรน informazioni che ti aiuteranno a identificare quali link sono degni di conservare e quali invece vanno rimossi.
Ecco come importare in URL Profiler tutti i report per poi analizzarli:
- nel campo URL List fai clic col tasto destro;
- scegli l’opzione โImport from CSV and merge data;
- seleziona il file di GSC che hai scaricato precedentemente.
Lo strumento riconoscerร automaticamente i backlink.
Dovrai ripetere il processo indicato per importare i tuoi link da tutte le fonti e in seguito potrai passare al passaggio successivo, dove identifichiamo i backlink di bassa qualitร .
Come identificare i backlink di bassa qualitร
La Link Pruning รจ l’attivitร di analisi dei backlink volta a comprendere quelli potenzialmente dannosi.
Quando si svolge questa analisi, di solito, รจ necessario controllare i backlink manualmente uno per uno.
Tuttavia, se il sito da analizzare presenta una grossa quantitร di link in ingresso, dovrai filtrarli e ordinarli in base al loro valore per risparmiare tempo e controllare solo quelli con metriche SEO molto scadenti.
Vediamo come mettere in pratica questa analisi in 4 step.
Step 1: Verificare l’effettiva presenza dei backlink
I dati forniti da GSC cosรฌ come quelli forniti dagli strumenti di link intelligence difficilmente risultano aggiornati.
Quindi prima di cominciare le analisi, รจ importante accertarsi che il backlink verso il nostro sito sia effettivamente presente.
A tal fine in URL Profiler, nel campo โDomain to Checkโ, possiamo inserire il nostro nome dominio prima di far partire l’analisi:
Una volta compilato questo campo dovremo poi cliccare su Run Profiler e, terminata l’analisi, avremo un report preciso, dove nella colonna โLink Statusโ sarร indicata la presenza o meno del backlink.
Naturalmente tutte le URL con status โNot Foundโ dovranno essere rimosse dalle successive analisi poichรฉ non presentano piรน il backlink verso il nostro sito.
Step 2: Controlla i backlink da domini non indicizzati
Se un sito non risulta indicizzato su Google, significa: o che รจ stato penalizzato e bannato dai risultati di ricerca, oppure si tratta di un sito molto nuovo che Google non ha ancora sottoposto a scansione.
In entrambi i casi, questi non sono il tipo di siti da cui รจ ideale ricevere un backlink e quindi sarร necessario controllarli manualmente per valutare la rimozione.
Per trovare tutti i backlink che puntano al tuo sito provenienti da domini non indicizzati, possiamo automatizzare questo processo utilizzando l’opzione โGoogle Indexationโ a livello di dominio di URL Profiler:
Selezionata l’opzione possiamo passare al passaggio successivo.
Step 3: Ordina i backlink per Domain Authority e Trust Flow
Successivamente dobbiamo controllare tutti i backlink provenienti da domini con parametri di autoritร bassi.
In questo caso, utilizziamo due metriche molto famose: la Domain Authority di Moz e il Trust Flow di Majestic SEO.
Per automatizzare questo processo, selezioniamo a livello di dominio i parametri Majestic e Moz su URL Profiler:
Fatto questo, potrai eseguire il quarto passaggio.
Step 4: Individua i backlink provenienti da siti che non hanno traffico organico
Ricevere un backlink da un dominio che ha molto traffico organico รจ sicuramente meglio che ricevere un dominio che non presenta traffico.
Un sito che non genera traffico organico, probabilmente รจ un sito di bassa qualitร e ricevere un backlink da un sito del genere potrebbe comportare una penalizzazione algoritmica o manuale.
Per individuare i backlink provenienti da domini senza traffico, selezioniamo a livello di dominio il parametro โSEMrush Rankโ:
Step 5: Formattazione condizionale
A questo punto, dopo aver settato tutti i parametri indicati, possiamo cliccare su โRun Profilerโ e URL Profiler ci fornirร un report completo, dove per ogni backlink analizzato abbiamo i seguenti parametri:
- se รจ indicizzato o meno su Google;
- la Domain Authority di Moz;
- il Trust Flow di Majestic;
- il traffico organico stimato da SEMrush.
In realtร il report presenta tutta una serie di altri dati, ma ti consiglio, per semplificare la lettura, di rimuovere le colonne in piรน e lasciare solo quelle relative ai parametri indicati.
A questo punto, con una semplice regola di formattazione condizionale, possiamo evidenziare in rosso tutti i domini con segnali di sofferenza :
- non indicizzati;
- con Domain Authority minore di 20;
- con Trust Flow minore di 10;
- con SEMrush OT uguale a zero.
Se 3 parametri su 4 sono evidenziati in rosso, probabilmente siamo davanti a backlink di scarsa qualitร e possiamo cominciare da questi la nostra verifica manuale per valutare quali backlink rimuovere.
Conclusione
Questo appena illustrato รจ un metodo di analisi semplice, che chiunque con un po’ di pratica puรฒ svolgere.
Ora che sai come individuare i backlink di scarsa qualitร , dovrai valutare se chiedere la rimozione ai proprietari dei siti oppure procedere direttamente, sconfessandoli con il disavow tool di Google.
Naturalmente la differenza in termini qualitativi la farร l’analisi manuale, ma almeno ora hai un criterio con cui cominciare la tua Link Pruning.
Ti consiglio di prestare sempre molta attenzione a tutti i backlink che riceve il tuo sito e di assicurarti di rimuovere o sconfessare quelli negativi, prima che sia troppo tardi.
Mantenere un profilo di backlink pulito รจ essenziale per avere successo in una campagna SEO.
Autore: Valentino Mea, per Max Valle. Valentino รจ un consulente SEO esperto in Link Building, Audit e Recupero da Penalizzazioni. Sul suo sito professionale Valentinomea.it, oltre ad offrire i suoi servizi di consulenza, condivide la sua esperienza nel Search Marketing con articoli didattici e tutorial adatti a tutti i livelli.